Everyone worth knowing

Bette lavora in banca e si annoia disperatamente; inoltre la sua migliore amica sta per sposare l’uomo più gradasso, presuntuoso e insulso del pianeta, contro ogni buon senso. Dimessasi, viene presto assunta da un’impresa di PR che organizza eventi per socialites pseudo-eleganti e si trova circondata di arrampicatori sociali, cocainomani, anoressiche, volgarissime starlets e adorabili buttafuori di locali sopravvalutati. A differenza che nel precedente Il diavolo veste Prada , il capo della protagonista è una donna simpatica e affascinante, non un’isterica anaffettiva, ma le situazioni tendono a ripetersi un po’ e il moralismo si spreca come lo champagne nelle pagine del libro. In particolare, la scena di ribellione alla irrealtà disperante di questa vita da party-girl somiglia troppo al momento in cui Andy abbandona Miranda, senza però vantare la stessa grinta e capacità di sorprendere il lettore e la datrice di lavoro piantata in asso; inoltre se nel primo libro l’intento di rottur...