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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

V Giornata: Il titolo tarocco che più ti ha sorpreso

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Titoli tarocchi propriamente detti non me ne ricordo. Su cosa dilungarmi dunque? Su due "fiction" RAI che mi sorpresero perché piuttosto interessanti. La prima risale a molti anni or sono, e non era una produzione solo RAI, motivo per cui adesso è praticamente impossibile da ritrovare ad un prezzo abbordabile. Sto parlando della miniserie Carlo Magno , biografia giusto un pelo romanzata di una delle figure storiche da me più amate, che dipingeva dei personaggi secondari di tutto rispetto ed era sorprendentemente ben recitata. C'era pure Remo Girone nei panni di Re Desiderio. Mannaggia, dove si compra??? La figlia del Capitano è la seconda. Premetto che il libro non mi aveva fatto impazzire, lo trovavo piuttosto blando e melenso, perciò una fiction (insisto su fiction, ché l'epoca degli "sceneggiati" era molto diversa e piena di prodotti qualitativamente perfetti) da prima serata casalinga mi insospettiva assai, specialmente con degli attori n

Quarta giornata: la tua bevanda preferita quando leggi o guardi qualcosa.

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Premetto che quando leggo, normalmente non mangio né bevo. Talora mi accompagno con un sottofondo musicale. In rarissime occasioni, spesso per decomprimere uno stress più o meno latente, mangio schifezze inconfessabili quali patatine e biscottini rigorosamente salati. Quando bevo, lo faccio soprattutto per rilassarmi e riscaldarmi, dunque non ci sono poi molte bevande adatte all'uopo. La cioccolata calda e la vodka non sono contemplabili perché piene di zuccheri semplici (che non posso mangiare...). Rimangono dunque tè e tisane. Il mio amore per il tè (che scrivo all'italiana, senza H da nessuna parte e con l'accento grave) ha radici piuttosto antiche e data dal mio primo viaggio in Inghilterra. Prima di allora pensavo che fosse un intruglio di colore indefinibile prodotto da un sacchettino lipton messo a cuocere in un pentolino con una fetta di limone, atto a distendere l'addome in caso di crampi e dissenteria. Poi, ho conosciuto la Luce (relativamente al tè),

L'opera di cui hai scoperto l'esistenza del libro originale solo dopo aver amato prodotti derivati

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Tra i film della Disney, direi La Sirenetta. Solo dopo aver quasi consumato il VHS scopersi in un vecchio libro di fiabe di mio padre la storia originale, fino allora a me ignota.  Ahimé quante lacrime mi costo' uscire dalla melassa americana per entrare nelle gelide acque nordiche... e li' comincio' il mio amore per i miti settentrionali, sempre un po' oscuri e malinconici. Poi c'è tutta una teoria di anime che trasmettevano durante la mia infanzia e mi fecero scoprire parecchi titoli della letteratura europea per ragazzi su cui ancora non avevo messo le mani: parlo del Meisaku , ovvero il progetto World Masterpiece Theather, la riduzione anime di alta (anche altissima) qualità, basata su classici immortali come La piccola Principessa, Robin Hood e il giardino segreto. Mary e il giardino dei misteri, in particolare, mi piacque assai e la scoperta dell'opera di Burnett gli fu posteriore. Ancora oggi è un mio libro amatissimo, scritto con gusto

La scena che ti ha traumatizzato da piccolo

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Certo, la morte della mamma di Bambi è una pietra miliare dello shock e della tristezza infantili. Pero' se penso a ciò che mi ha tenuto sveglia la notte, altre immagini mi tornano alla memoria (dalla notte dei tempi!). 1. La morte di Lady Oscar. Avevo cinque anni quando vivi la prima volta la fine dell'anime, e non mi aspettavo minimamente che un finale del genere fosse possibile. La protagonista di un cartone animato, morire cosi', trafitta da innumerevoli colpi esplosi da un plotone senza volto! Naturalmente qualunque persona sopra i dieci anni che segua lo svolgimento della storia si accorge che il finale non può essere diverso, per esigenze un po' storiche e un po' mediche (la tisi la consuma, ed è impazzita dopo la morte di André). Io pero' ero assai naive, e la morte violenta dell'eroina bella buona bionda e fortissima mi sorprese con la sua evidenza e opportunità narrativa. 2. La caverna del ragno di It. It è un film che parla giusta

Il tuo finto finale triste preferito

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I finti finali tristi non sono normalmente in cima alla mia lista degli espedienti letterari preferiti, in quanto palese esempio di ruffianeria. Cio' detto, per ogni cosa esistono eccezioni. Evidentemente, questo post è ad alto rischio di SPOILER. Siete avvertiti. Una grande casa come la Disney ha usato, e talvolta abusato, questo plot-twist per anni, ma solo in alcuni casi è veramente riuscita nell'impresa (La Sirenetta, La Bella e la Bestia): adesso l'effetto sorpresa è praticamente azzerato e quando il finale triste si profila all'orizzonte siamo ormai praticamente già in attesa della "sorpresa". In questo senso avevo molto apprezzato Pocahontas per il suo vero finale triste. A volte la vita va cosi', e basta. Il mio finto finale triste del cuore è quello di Harry Potter. Il fatto stesso che lui debba obbligarsi scientemente ad andare incontro alla morte è piuttosto angosciante ed è un percorso che in realtà comincia sottilmente già dai pri

30 giorni di... REVOLUTION!

Buongiorno, Venticinque lettori!! Sono ormai mesi che minaccio di scomparire costantemente, ma ancora resisto all'idea di chiudere la baracca rosa dalle fronde di ciliegio.  In questo caldo inusistato, in un'atmosfera che sembra gelatina di brodo marino più che semplice aria salmastra, mentre combatto come Buffy l'Ammazzavampiri le zanzare più pervicaci a memoria mia, mi accingo a cominciare una nuova, esilarante, surreale lista di post sollecitati da Acalia. Potete trovare tutta la spiegazione dettagliata qui , sul suo coloratissimo blog. Per riassumere, ecco le domande di quest'anno -ce ne sono parecchie difficilotte, sono già un po' in difficoltà. Giorno 01 - Il tuo finto finale triste preferito Giorno 02 - La scena che ti ha traumatizzato da piccolo Giorno 03 - L'opera di cui hai scoperto l'esistenza del libro originale dopo aver amato prodotti derivati Giorno 04 - La tua bevanda preferita quando leggi o guardi qualcosa Giorno