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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

Hiatari Ryoko - Let the sunshine in (Questa allegra gioventù)

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Kasumi si trasferisce al liceo e per non viaggiare tutti i giorni va a stare dalla zia, una giovane vedova che lei immagina raminga e solitaria. Scopre invece che la zietta ha messo su una piccola pensione un po' in stile Maison Ikkoku, solo piena di liceali, maschi. C'è Shin, belloccio pieno di sé, Ariyama il gigante gentile, Maokto l'otaku, e c'è Yusaku, il ragazzo della porta accanto che tutte vorrebbero conoscere (o aver conosciuto a 16 anni). Peccato che Kasumi sia già fidanzata con il meraviglioso e perfettissimo Katsuhiko. Una delle prime opere di Mitsuru Adachi, ha un tratto piuttosto acerbo e una notevole ingenuità, ma anche una freschezza incredibile. Grazie a questa fondamentale qualità strappa più di una risata e garantisce una leggerezza difficile da ritrovare in tanti manga di pubblicazione più recente.  I personaggi sono allegri e spontanei, i compagni di liceo delle favole. Purtroppo, data anche la brevità della storia, che i conclude in soli

La passione

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Di C.Mazzacurati, 2010. Con S.Orlando, G.Battiston, K.Smutniak, C.Crescentini, S.Sandrelli e C.Guzzanti Regista in crisi creativa combina un guaio allagando un affresco del Cinquecento e si ritrova costretto a dirigere una rappresentazione di paese della Passione di Gesù, al modo antico. Nel paesino toscano in cui è bloccato è alle prese con ex galeotti, assessori traditori, meteorologi primedonne e bariste polacche. La partenza è un po' scontata, e la trama sembra un pretesto. Suppongo che l'ambizione dell'attore fosse la rappresentazione della disillusione italiana ai tempi della crisi, con le particolarità che conosciamo nel nostro paese. Queste ennesime rivisitazioni sono senza dubbio i punti più deboli del film, che riguadagna terreno nelle prove d'attore. Molto bene come sempre Orlando, ma il mio preferito è stato Battiston, per una volta non in un ruolo comico. la Smutniak è brava, oltre che molto bella. La sensazione finale è stata di un prodotto buon

Les infants du marais (I ragazzi del Marais)

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Di J.Becker, con J.Villeret, J.Gamblin, E.Cantona, M.Serrault. 115' Un reduce della prima guerra mondiale si trasferisce in un minuscolo borgo presso una palude sulla Loira. E' Garris, un'anima libera che neppure la trincea ha piegato, e si affeziona agli abitanti del luogo, in primo luogo al vicino Riton, padre di tre figli che, nonostante si sia risposato, piange ancora la prima moglie Pamela e annega le sue lacrime nel vino. Ci sono poi Amedée, infermiere a riposo melomane, Pepè che è diventato industriale ma è rimasto analfabeta e rimpiange la vita libera nella palude, e qualche altro personaggio minore ma sempre divertente. Prima di tutto mi corre l'obbligo di una riflessione di traduzione. Ho messo il titolo originale con quello italiano fra parentesi perché trovando quest'ultimo sulla guida tivù ho pensato che si trattasse di un filmetto post-sessantottino su un gruppo di artistoidi gay parigini. No, chi ha tradotto evidentemente pensava che tutti i

The Grand Budapest Hotel

Di W.Anderson, 2014. R.Fiennes, M.Abraham, A.Brody, W.Dafoe, J.Goodman, E.Norton, B.Murray, J.Law, T.Swinton, H.Keitel, S.Ronan e T.Revolori. 99' Per quanto riguarda la sala cinematografica, la Uno del cinema Ambrosio è davvero perfetta. Ottimo audio, poltrone confortevolissime, inclinata ad anfiteatro, utenza generalmente beneducata. Il personale non è tanto simpatico, ma se ne può fare a meno considerato il resto (leggi: schermo grande/grandissimo). La trama: C'è un vecchio albergo che conserva ancora tracce di un'antica maestà nel cuore dell'Europa dell'Est. Il Grand Budapest era un tempo teatro di sfarzi e gioia di vivere, nella pausa tra le due guerre, quando il suo concierge era M. Gustave H. Un giorno una delle sue vecchie amiche giunse al mondo dei più e Gustave ricevette in eredità un curioso quadro rinascimentale, "Ragazzo con mela", che mise in moto una serie di peripezie in cui lo confortò l'affetto del suo garzoncello, il profugo

La casa di sabbia e nebbia

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di V.Perelman, 2003. Con B.Kingsley e J.Connelly Kathy, ex tossicodipendente e alcolista, perde la casa lasciatale dal padre per un disguido legale. La rileva un colonnello iraniano in difficoltà economiche, comprandola per pochi soldi all'asta della Contea. Quando la ragazza cerca di riavere l'immobile il colonnello la osteggia con ogni mezzo, cercando di nascondere ai suoi familiari le origini della casa. I tono predominanti del film sono di desolazione, che tocca ugualmente la sfrattata e la famiglia di immigrati: tutti sono sovrastati da una legge bieca e meschina, che non si cura della dignità del singolo o di far emergere un qualche concetto di giustizia. Poco importa la provenienza, il regista condivide con noi una visione per la quale l'autorità del paese democratico per eccellenza e di una dittatura religiosa sono ugualmente poco empatici nei confronti delle persone dovrebbero tutelare -cosa che naturalmente si traduce puntualmente in tragedia.  Da un pu

I cani di Riga

 Wallander è di nuovo alle prese col tran tran quotidiano in Scania. Qualche crimine di basso profilo, un procuratore che non si è innamorato di lui, una ex moglie di cui non può fare a meno di essere geloso, una figlia problematica, un collega morto a cui voleva molto bene. Non gli mancava niente, insomma, per perfezionare il grigiore delle sue giornate se non un canotto arenato in una spiaggia con dentro due bei giovani molto ben vestiti. Morti. Quando si appura che i due sono lettoni, da Riga viene mandato il maggiore Liepa per aiutarlo, ma appena fatto ritorno in patria il militare va incontro a prematura fine e al nostro commissario dei freddi desolati tocca andare a scavare nella politica instabile della regione Baltica per vendicare la memoria dell'amico. Con una struttura un po' più "gialla" del predecessore Assassino senza volto, questa seconda indagine di Wallander si caratterizza comunque per essere molto più incentrato sulla storia personale del pro

Death and Rebirth - The End of the Evangelion

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H.Anno, 1997 Necessariamente, qualunque riassunto è un coacervo di SPOILER, quindi siete avvisati. Death fa un rapido sunto di quello che accade nella serie originale, con Rebirth inizia il vero e proprio finale alternativo. Anche l'ultimo angelo è stato sconfitto, abbiamo scoperto tutti che nel Terminal Dogma c'è Lilith, nostra progenitrice. Adam, congelato in forma di embrione al momento del Second Impact, è nelle mani di Gendo Ikari (letteralmente). A questo punto la Seele scende metaforicamente dai suoi scranni per portare avanti il progetto di perfezionamento dell'uomo. Che significa poi eliminare tutti i Lilim per depurare il paradiso di Adam dai discendenti dell'angelo sbagliato. Asuka scopre finalmente la sua strabiliante voglia di vivere e si accorge della presenza di sua madre nello 02, ma cade vittima della Lancia di Longinus; naturalmente Shinji cosa famentre lei si danna? Piangiucchia in un angolo e mugugna sul fatto che nessuno gli vuole bene. Poi

The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca

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Con F.Whitaker, O.Winfrey, J.Cusack, R.Williams, A.Rickman, V.Redgrave, C.Gooding Jr. 2013 Cecil è solo un bambino quando il padroncino della piantagione dove è nato violenta sua madre e uccide suo padre in rapida successione. Come forma di compensazione (ehm!), diventa "negro di casa" e impara a servire a tavola. Poi di albergo in ristorante viene scelto giovanissimo come maggiordomo alla Casa Bianca. La sua osservazione quieta della condizione della popolazione di colore prosegue da questo punto di vista privilegiato, almeno finché il figlio maggiore Louis non comincia una serie di ripetuti arresti per azioni pacifiche sulla scia di Martin Luther King. A quel punto rimanere freddi e impassibili diviene più difficile, ma Cecil prosegue nel suo lavoro indefesso. Louis entra nelle Black Panthers, il figlio minore si arruola per combattere in Vietnam. Arriverà mai il giorno, anche per Cecil, di dire basta ai compromessi che la sua condizione nella Casa ha preteso? I

Jacques il fatalista e il suo padrone

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Jacques e il suo padrone sono in viaggio e si tengono compagnia chiacchierando, il che non è un problema poiché il servo è l'uomo più loquace del suo tempo. Facendo il verso al Tristram Shandy, partiamo da una ferita di ginocchio che porterà Jacques a tessere i suoi amori e anche a sviluppare la sua peculiare filosofia, del "è tutto scritto lassù".  Da un lato Diderot costruisce un divertente protoromanzo in cui si fa beffe degli schemi compositivi dell'epoca e mette alla berlina gli intrighi amorosi, i militari di carriera, i poeti pretenziosi e soprattutto gli ipocriti papaveri della chiesa. All'interno di una struttura molto flessibile, in cui lo scrittore dialoga con il lettore in un approccio molto moderno che mi ha ricordato Calvino, la storia di Jacques è continuamente frammentata da imprevisti "a cassetto" dentro cui si inseriscono narrazioni brevi in forma di novella. Sono tali gli stralci più famosi del romanzo, dalle vicende della contessa

pubblicità: altri blog

Gratis et amore dei, approfitto di una petizione di Cannibal Kid, che oggi festeggia il sesto blog-compleanno e faccio un po' di pubblicità ad altri blog che seguo con particolare assiduità. Prima di tutti Pensieri Cannibali, che ha "promosso" questo post. Trovate un esempio delle sue irriverenti recensioni qui . Non siamo sempre in perfetto accordo (spesso, comunque), ma mi fa sganasciare dalle risate. Prevalentemente anime e manga è l'altro blog di cui apprezzo lo humor, l'utilità (è un ottimo consiglio per gli acquisti molto adatto ai miei gusti) e la quantità di roba da leggere. Acalia infatti è molto regolare nell'aggiornamento e non mi lascia digiuna. Vorrei segnalare il sito Medisauri, in cui il Dott. V.A. racconta storie spassosissmie non solo sullas toria della medicina, ma anche della farmacia. Roba che "comprate il mio specifico" è quasi moderato nella sua sfacciataggine. Infine un blog divertentissimo di un fumettista italiano,

Assassino senza volto

Primo libro delle inchieste del commissario Wallander, scritto dal più noto (e probabilmente più grande) scrittore di gialli scandinavo, almeno a giudizio della dottoressa E.B. che mi ha caldamente raccomandato queste opere e che qui ringrazio. I due anziani coniugi Lovgren sono barbaramente assassinati una notte di un gelido inverno nella periferia rurale della Scania. Perché mai, e chi può aver commesso un delitto così efferato per nessuna evidente ragione? La popolazione locale, molto esposta ad ondate subentranti di immigrati più o meno clandestini, esplode in un accesso xenofobo, che culmina nell'uccisione di un rifugiato somalo assolutamente estraneo ai fatti. Così una partenza che sembra una sceneggiatura di un film di M.Haneke diventa una profonda riflessione sui coefficienti di assorbimento di stranieri in fuga da ogni dove, concentrati in campi ove il profugo di guerra e il malandrino certificato d'oltremare godono di una spiacevole coabitazione coatta. Bisogna f

Io non sono qui

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Di T. Haynes, con C.Blanchett, C.Bale, R.Gere, C.Gainsbourg, J.Moore, H.Ledger, M.Williams. 2007 Sei episodi si intersecano, sono tutte le sfaccettature del "personaggio" Bob Dylan, dal bambino nero Woody che racconta l'infanzia artificiosamente misteriosa e l'ispirazione folk dei primi periodi, a Billy The Kid, a Jude Quinn, alter ego di Dylan al momento di suo massimo splendore rock, ma anche nel peggio della contestazione dei vecchi fan. Stare dietro alla narrazione è complesso se non impossibile, soprattutto se -come me- non si ha che una conoscenza a dir poco sommaria della vita e delle opere del cantautore controverso, oggi ritenuto tra i più grandi poeti americani (e non solo) recenti. Un'introduzione che spieghi cosa si sta vedendo è utile, se non necessaria. Nonostante la difficile comprensione, la poesia surreale di cui ogni sequenza è permeata rende il film estremamente interessante, come una curiosa foto d'epoca. La fotografia a tratti s