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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

White House Down (Sotto Assedio)

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Di R.Emmerich, con J.Foxx, C.Tatum, M.Gyllenhaall. 2013 Mentre visita la Casa Bianca con la figlia, dopo aver elemosinato un posto nel corpo di difesa del Presidente, John Cale si ritrova nel pieno di un attacco terroristico ordito dalle stesse persone deputate alla tutela del presidente. Ci sono film che si fanno amare per la loro sottigliezza, altri no, e direi che questo rientra nel secondo tipo. Trattasi di B-movie fracassone, patriottico all'inverosimile e dalla trama assai scontata nato per impegnare un venerdì sera altrimenti privo di altri film, ma con la calura estiva e con un bel gelato in mano è non di meno godibile.  Channing Tatum è completamente inespressivo, potrebbe battere gente come Robert Pattinson senza problemi: ha il solo ruolo di essere belloccio e ben piazzato, e saggiamente non cerca di strafare. Foxx e la Gyllenhaal sorprendono un po' di più, in quanto ottimi attori prestati al film di cassetta. D'altro canto, perché non permettere anche a

L'Imperatrice Caterina (The scarlett empress)

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Di J von Sternberg, con M.Dietrich, L.Dresser. 1934 Sofia Federica era una bambina bella, buona e anche un po' ingenua cresciuta in Germania per divenire la sposa di un re. Mai avrebbe pensato di divenire Piccola Madre di tutti i Russi, e ancora prima, d'impalmare un folle inetto, unico a non riconoscere le sue doti di avvenenza ed intelligenza. Poco importa, perché la ragazza, di acume non comune, tento' dapprima di adattarsi alle stranezze della corte degli Tsar, e quando ne ebbe l'occasione prese il potere con un colpo di stato ben riuscito, grazie al doppio appoggio chiesa-esercito (soprattutto esercito!). Caterina di Russia occupa un posto di rilievo nel mio cuore sin dagli anni del liceo. Una donna incredibile, piena di risorse, di enormi velleità e di fascino straripante, capace di imprimere la sua impronta nella storia, nel bene e nel male, come pochissimi alti: Cesare, Elisabetta I, Napoleone... stiamo parlando di questo tipo di calibro.  Una tiranna i

Ali

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Di M.Mann, con W.Smith, J.Voigt, J.Foxx. 2002 Dieci anni di vita di Cassius Clay, o -come preferiva farsi chiamare dopo la conversione all'Islam, Mohamed Ali.Le sue idiosincrasie, le fissazioni, le donne, l'attività a favore dell'integrazione e il mancato sostegno alla guerra in Vietnam, che gli causo' non pochi problemi con le alte sfere e l'estromissione dal ring per cinque anni. Spesso acclamato come capolavoro, Ali è il vero apice della carrierra di Mann e forse la sua opera più emblematica. Non mi è piaciuto alla follia, ma è perfetto per fare un'analisi del cineasta. Mann sa filmare, e questo è un fatto: i momenti introspettivi sono il suo cavallo di battaglia. Il problema risiede nel ritmo lento, ponderoso e in quella connotazione didascalica che non manca mai in tutti i suoi prodotti. Il risultato del connubio tra inappuntabilità formale e stiracchiamento della trama, è spesso un film lungo, per non dire interminabile, come in questo caso. Nel