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Visualizzazione dei post con l'etichetta sale cinematografiche

Coco

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Pixar, di Unkrich e Molina, 2017 Visto in sala 2 al Reposi: poltrone comode, sala piuttosto piccola e pulita. Preceduto da un lunghissimo e noioso (insulso, direi) corto Disney sul Natale di Olaf. Dimenticabile. Miguel vorrebbe divenire musicista ma la sua famiglia, un matriarcato messicano votato alla calzoleria, si oppone fieramente a causa di una vecchia bega: la sua trisavola fu abbandonata dal marito per la musica e si ritrovo' sola a dover crescere una figlia e a mandare avanti la baracca. Convintosi di esser discendente del famoso Ernesto de la Cruz, nel giorno dei Morti ruba la chitarra di questi e si ritrova nel mondo dei defunti... Raramente sono stata delusa de un film Pixar, ma questa volta devo dire che si sono superati, riproducendo il miracolo di riuscita di Inside-out. L'altro lato della medaglia è che, come Inside-Out, questo non è un film per bambini. Vi si affrontano con estrema intelligenza, coraggio e raffinatezza i temi della morte, dell'...

Assassinio sull'Orient Express

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Di e con K.Branagh, J.Depp, J.Dench, M.Pfeiffer, D.Ridley, P.Cruz, W.Dafoe, D.Jacobi. 2017 Visto a Clermont Ferrand alla sala de Le Paris, piuttosto piccola ma comoda e pulita. Il cinema serve popcorn ma niente gauffres, il che sarebbe stato gradito visto il freddo ma è comprensibile per necessità di igiene delle sale. Per fortuna c'è la possibilità della versione originale.  Hercule Poirot deve rientrare in Inghilterra, ove i suoi servigi intellettuali sono richiesti urgentemente, e parte da Istanbul con l'Orient Express, su cui viene prontamente commesso un delitto. Un malfattore mafioseggiante viene barbaramente crivellato di pugnalate ed Hercule, che sperava di godersi tre giorni di riposo e letture Dickensiane, si trova suo malgrado a dover smascherare l'assassino. Non ricordavo la trama del libro e non ho mai visto la famosa trasposizione di Sidney Lumet, quindi avevo una mente abbastanza aperta rispetto alla situazione e devo dire di essere soddisfat...

TAG BEST MOVIE

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Grazie mille al paio di uova fritte e al loro cuoco Marco per avermi nominata! Ho postato la foto del meme; Ringrazio Messer Neogrigio , ideatore dello stesso; Indico 5 film visti al cinema quest'anno (dopo); Indico altri blog che seguo: per favore, metteteci tutti quelli della colonna sulla sinistra del vostro schermo, senno' che la tengo a fare la colonna "dove curiosare"? No, non è per occupare spazio, sono link attivi! I FILM: Quest'anno sono andata al cinema un po' più dell'anno scorso ma sempre e purtroppo molto meno di quanto non avrei voluto. Sono andata a vedere -American Sniper (Antibes) -Asterix et les domains des dieux (Nizza Lingostier) -Age of Ultron (the Avengers II, sempre al Lingostier) -Inside Out (Antibes? Lingo? non mi ricordo!!) -Irrational Man (Antibes) -Spectre (Cagnes) -Episode VII, il risveglio della forza (Cagnes) Per scendere a 5 basta togliere gli ultimi due... proprio due delusioni. Invece in ordine di gra...

Il giovane favoloso

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Di M.Martone con E.Germano, M.Riondino, I.Ragonese, M.Popolizio. 2014 Vita -infelicissima- di Giacomo Leopardi. Prima a Recanati, in una prigione dorata con libri preziosi in luogo di sbarre e il padre a far da serratura, poi a Firenze e a Napoli, a farsi conoscere dal vasto mondo e da questo rinnegare, poiché portatore di un messaggio troppo pessimista per l'epoca. Se Leopardi fosse nato oggi, si sarebbe vestito rigorosamente di nero e si sarebbe fatto crescere dei lunghi capelli, lisci e neri, tagliati come un manga. Magari avrebbe anche usato della gioielleria con teschi e ossicina, e ascoltato i Vampire Weekend. Insomma, un emo perfetto. Per nostra fortuna (visto che, volente o nolente, ci è toccato studiarlo), il suo incredibile intelletto e le circostanze della nascita ne fecero un erudito che consegnò alla posterità opere di altissimo valore poetico.  Martone ci consegna un ritratto molto simile a quello che mi immaginavo quando ero sui banchi del liceo, un poeta in...

Noah

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D. Aronofsky. Con R.Crowe, E. Watson, J.Connelly, A.Hopkins, 2013. 145' Dopo l'assassinio di Abele, i discendenti di Caino hanno colonizzato la terra in maniera brutale; la discendenza di Set, il terzo fratello, è ridotta ad uno sparutissimo manipolo che abita sterili montagne e vive rispettando la Creazione. Noé, ultimo dei loro capifamiglia ha una visione: piogge mai viste scuoteranno il mondo e compito suo sarà preservare le specie animali, custodendo in un'Arca una coppia di ciascuna. Nel preparare il tutto, con l'aiuto dei Vigilanti (angeli caduti coperti di terra e pietra), assiste più volte alla barbarie efferata dei Cainidi e, schifato, interpreta gli eventi come la prova che Dio vuole riportare l'Eden al suo stato originario, ante homo. Così non solo nega una moglie ai suoi due figli minori, ma quando la moglie del maggiore concepisce crede sia suo compito sacrificare le creature all'Altissimo. Il cigno nero mi era piaciuto molto e quindi, non...

The Grand Budapest Hotel

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Di W.Anderson, 2014. R.Fiennes, M.Abraham, A.Brody, W.Dafoe, J.Goodman, E.Norton, B.Murray, J.Law, T.Swinton, H.Keitel, S.Ronan e T.Revolori. 99' Per quanto riguarda la sala cinematografica, la Uno del cinema Ambrosio è davvero perfetta. Ottimo audio, poltrone confortevolissime, inclinata ad anfiteatro, utenza generalmente beneducata. Il personale non è tanto simpatico, ma se ne può fare a meno considerato il resto (leggi: schermo grande/grandissimo). La trama: C'è un vecchio albergo che conserva ancora tracce di un'antica maestà nel cuore dell'Europa dell'Est. Il Grand Budapest era un tempo teatro di sfarzi e gioia di vivere, nella pausa tra le due guerre, quando il suo concierge era M. Gustave H. Un giorno una delle sue vecchie amiche giunse al mondo dei più e Gustave ricevette in eredità un curioso quadro rinascimentale, "Ragazzo con mela", che mise in moto una serie di peripezie in cui lo confortò l'affetto del suo garzoncello, il profugo ...

Dallas Buyers Club

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2013, di JM Vallée, con M. McConaughey, J.Leto, JGarner. 117' Ron si ammala di AIDS a causa di precedenti rapporti non protetti con una tossicodipendente. Siamo nella prima metà degli anni Ottanta e la malattia è ancora fortemente caratterizzata dal biasimo sociale in generale e apparentemente legata alle comunità gay in particolare. Per un bovaro del Texas omofobo e decisamente rozzo è particolarmente difficile dover spiegare agli amici di aver contratto l'infezione, rivelando così una prima scomoda, orribile verità: essere malati terminali è sempre disastroso, ma esserlo in un ambiente socioculturale infimo riesce ad essere ancora peggio. Ron non si arrende e, dopo aver provato l'AZT a dosi da cavallo e senza nessuna supervisione medica, comincia a sottoporsi ad un embrione di cocktail a base di vitamine, peptide T e didanosina, con discreto successo; comincia inoltre a distribuire i farmaci, che recupera in Centroamerica e in Asia agli affetti della zona di Dallas...

Sole a catinelle

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Di e con Checco Zalone, 2013. Visto all'Ideal di Torino, sala 2. Checco, un rozzo rappresentante di una ditta produttrice di aspirapolvere, promette al figlio che se eccellerà in ogni materia lo porterà a fare una bellissima vacanza. Purtroppo per lui, che è in bolletta, il figlio è il primo della classe (e il cocco della maestra, educato e saggio), così gli tocca portarselo in giro per il Molise finché per caso non riceve l'invito di fermarsi col bambino in una villa di ricchissimi industriali, il cui rampollo le maniere brusche di Checco hanno riportato alla parola da una ostinata forma di "mutismo selettivo". Normalmente non vado al cinema a vedere questo genere di film che, al massimo, guardo in tv in qualche tardivo passaggio, ma sabato sera avevo voglia di cinema e francamente il paesaggio mi sembrava sul deprimente, così ho scelto di farmi quattro risate disimpegnate. E ho fatto bene! Certo la comicità impiegata è un po' rustica a voler essere gen...

Il grande Gatsby

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Nick si trasferisce a New York, culla dei ruggenti anni Venti, a dimenticare le sue aspirazioni frustrate da scrittore malriuscito, e si trova vicino di casa di Jay Gatsby, uomo ricchissimo di cui nessuno sembra sapere nulla, a partire dall'origine del suo sterminato patrimonio. Al centro delle mire dell'enigmatico milionario c'è Daisy, cugina di Nick e sua primo e unico amore: per lei ha costruito il suo impero, per lei sarebbe disposto a rinunciarvi. Peccato che, invece di aspettarlo alla fine della guerra, Daisy si sia velocemente consolata con Tom Buchanan, ricco e tronfio erede di una blasonata famiglia WASP (che più di così si muore), che la tradisce con una specie di prostituta dai capelli tinti di rosso. Non ho mai visto il film del '73 con Robert Redford, e il mio rapporto col romanzo non è stato idillico: in realtà in generale tra Fitzgerald e me non è mai scoccata la scintilla della passione, tanto che non ricordavo minimamente il finale del libro, ma mant...

Anna Karenina - Arlecchino, sala 1

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Sala vecchia, con poltrone reltivamente scomode e antiquate. Mantiene però un bello schermo medio-grande che fa dimenticare lo squallore del linoleum consumato dei pavimenti. La storia è nota: Anna è una donna proba e buona che, in un viaggio a Mosca per far riappacificare la coppia di cognati, si innamora del giovane e ricco militare Vronskij. Travolta dalla passione, abbandona marito e figlio per lui, ma l'amore tra i due ha un esito infausto. Fa da contraltare ai protagonisti la coppia Kitty-Levin, rispettivamente sorella e fratello dei cognati che avevano dato il la alla vicenda (Stiva e Dolly). Dopo un serie di riduzioni cinematografiche più o meno insoddisfacenti, il film di Joe Wright è il primo che interpreta veramente bene il romanzo russo, con grande acume e rispetto, ma anche originalità. I personaggi sono disegnati assai finemente nella loro complessità: -Anna: non è l'adultera-tipo, annoiata e depravata (tipo Emma Bovary). Si lascia travolgere da una passio...

Cineplex Massaua - La sedicesima Luna

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Eravamo già stati in questo cinema decentrato per vedere il terz'ultimo Harry Potter , e la sala due, che ci ha ospitato oggi, non è molto diversa da quella testata in precedenza: piuttosto piccola, con poltrone confortevoli e audio avvolgente. Il livello di igiene è scarso, ma fortuna ha voluto che ci fossero assegnati i posti migliori della sala da una simpaticissima signora all'ingresso. Il film è esattamente quello che ci si può aspettare dal trailer, uno Young Adult senza pretese esistenziali ma ben fatto. La trama mi ha sorpreso, poiché si discosta in più punti dal libro, cercando di alleggerire le oltre 600 pagine di racconto per poterle sintetizzare nelle due ore e un quarto di visione; sebbene necessario, mi è dispiaciuto perdere alcuni dei personaggi più simpatici (come la Custode, Marian) e vederne altri molto sminuiti (l'amico Link) e il finale mi convince solo parzialmente.  Mi aspettavo di più dalla colonna sonora -nel trailer si sentono Florence & Th...

Lincoln

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Al Centrale di Torino, in via Carlo Alberto, si può vedere ogni tanto un bel film in lingua originale. Ci eravamo già state per vedere Il Cigno Nero -che ci era assai piaciuto- e abbiamo deciso di tornare per l'ultimo Spielberg, candidato a dodici statuette dorate (12!), nonostante la sala a forma di budello e lo schermo medio-piccolo. Lincoln è stata una grande sorpresa: è il massimo, e unico, complimento che gli farò. Per il resto lo considero una macchia sul curriculum di Spielberg, che ci ha regalato dei capolavori assoluti, da E.T. a Schindler's List, passando da A.I., Minority Report e, perché no, anche Indiana Jones. Il film di ieri sera invece è verboso, prolisso, lunghissimo, noioso e marrone.  Il biopic sul presidente forse più amato degli Stati Uniti si concentra sulla votazione del tredicesimo emendamento che eliminerebbe la schiavitù (e inginocchierebbe l'economia del Sud), proprio mentre l'Esercito Confederato si rifiuta di cedere le armi all'Un...

Breaking Dawn - Sala 2 al Lux

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Il Lux è uno dei cinema storici di Torino, costruito durante il Ventennio (ne porta tutte le stigmate architettoniche) e restituito ai fasti della passata grandeur da un recente restauro, in occasione dell'anniversario dell'Unità d'Italia. La sala 2 è media, come medio è lo schermo, e ieri era assolutamente VUOTA salvo che per noi. Mai abbiamo avuto un'intera camera di riproduzione ad uso privato -mi sentivo come The Aviator , finché non sono arrivate tre bambine a film iniziato, e se ne sono andate prima della fine. Il film mi ha sorpreso molto: ero pronta a lanciare tutti i miei strali sull'ennesimo scarabocchio cinematografico targato Summit, ma mi sono dovuta ricredere. Non è certo un capolavoro, ma è più che discreto. Il regista sembra saper fare il suo lavoro, la sceneggiatrice ha operato scelte intelligenti e gli attori, incredibilmente, recitano. Persino Pattinson. il ridicolo involontario a cui ci avevano abituato è pressoché assente. La coppia più strana d...

The artist

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Curiosamente, sulla Costa Azzurra trovare una sala da cinema decorosa è un'impresa non da poco. Ci siamo riusciti a prezzo di un biglietto particolarmente salato e di un multisala Pathè spersonalizzante in cui i biglietti sono venduti da orride e silenti macchinette con touchscreen . Lo si trova ai bordi di Nizza, in un quartiere desolato anzichenò, nel gruppo commerciale Lingostière. Il film: è possibile girare un film muto in bianco e nero nel 2011 e farlo apprezzare al pubblico? Presentarlo al Festival di Cannes, sì; magari anche fargli vincere un premio intellettuale in una categoria defilata, senz'altro. Ma creare un'opera d'arte che arrivi al cuore dello spettatore? Ebbene, devo dirvi un sì senza riserve, con un plauso al regista Hazanavicious e ai suoi due attori preferiti, Dujardin (miracoloso, una palma qui da Miglior Attore) e la Bejo (così amata che l'ha sposata), senza dimenticare i cammei americani (M.Mc Dowell) e il maggiordomo perfetto J. Cromwell. Ge...

We want sex - Nazionale sala Due

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Uno dei più famosi cinema d'essay di Torino, sito in seno al Conservatorio, ci ha ospitato ieri sera in una sala ampia con un bello schermo, penalizzata dalla disposizione delle poltrone, non sfalsate e un po' troppo laterali. Il film è grazioso e illumina un pezzo di storia europea a noi perlopiù ignota, troppo remota per l'osservazione diretta, troppo recente per la trattazione accademica. In un'epoca di gonne ristrette e salari ancora più striminziti, un gruppo di operaie Ford osano ciò che nessuno si aspettava da loro: cominciano a scioperare per giusta causa ("se una donna arriva a scioperare, il motivo è valido") e, irrise e minacciate dagli stessi colleghi maschi oltre che dai sindacati e dai padroni dello stabilimento, proseguono fino a pretendere la parità retributiva, che in tante cariche più e meno prestigiose è tutt'oggi un miraggio anche nei paesi del sedicente primo mondo. Alla guida del gruppo, Rita, coraggiosamente bruttina e fortunata mogl...

Eclipse - Greenwich Village

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A sorpresa, ci troviamo nella piccola sala 2, comoda ma non certo spettacolare, scalzati dal grande schermo della 1 a solo una settimana dall'uscita del film per una programmazione non acuta. Peccato. Come promesso, dopo New Moon, siamo andati a vedere anche il terzo capitolo, per essere felicemente sorpresi: non brilla né per originalità né per costruzione, ma è abbastanza gradevole. Il nostro amato vampiro deve aver scoperto i miracolosi inibitori di pompa protonica, che avranno attenuato la sua gastrite erosiva abbastanza da strappargli qualche sorriso, anche se in un paio di scene la faccia sofferente-costipata ritorna a tradimento.... quando qualcuno si presenta in pronto soccorso con quella stessa espressione, di solito ha una peritonite. La protagonista è più sfacciatamente e consapevolmente banderuola rispetto alla versione del libro: oscilla tra un Jacob al limite della maleducazione e un Edward che sfodera la pazienza di Giobbe per non morderla. No, non per sete del suo ...

Les aventures extraordinaires d'Adèle Blanc-Sec

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Luc Besson è tornato, e speravamo portasse con sé un sesto elemento. Invece questo adattamento del famoso fumetto di Tardi è un po' scialbo e privo di mordente. Adèle è una giornalista che, disubbidendo al suo editore, si reca in Egitto alla ricerca dei resti di un medico di corte; trovata la mummia la porta con sé a Parigi, dove un eminente studioso che si dedca ad attività paranormali ridà vita a varie creature diversamente conservate, tra cui uno pterodattilo. Il vero scopo della ragazza è restituire la salute a sua sorella gemella, reduce da un orribile e sciocco incidente. I suoi piani sono però ostacolati da un cattivo poco convincente, per le cui macchinazioni il professore perde la vita, lasciando Adèle in compagnia di un esercito di mummie gentili e disinteressate, dotate peraltro di un certo sense of humour . Di questa riduzione spoglia salvo l'ultima mezz'ora, allietata dall'ironia di una dozzina di allegri ragazzi morti e bendati, e la fotografia un po' ...

Pathé Lingotto- Mine Vaganti

Torniamo al Pathè, regno del plastificato impersonale, in occasione di una promozione. Per tutti i cinefili che vivono a Torino, prendere nota: il giovedì sera lo spacciatore del blockbuster mette un film a 3,50 Euro. La sala destinata all'ultimo parto di Ozpetek è la Cinque; ha uno schermo grande e una forma confortevole, ad anfiteatro, ma un audio non eccezionale. Dato il pubblico target, l'abbiamo anche trovata in uno stato di decoro accettabile, invece che piena di popcorn e rifiuti di origine varia, costume recentemente diffusosi, ahimè, a macchia d'olio nell'area urbana (non conosco quella suburbana, preferisco non parlarne). Il film porta l'inconfondibile cifra stilistica dell'autore, con il suo impianto corale già visto in Saturno Contro e ne Le Fate Ignoranti (a tutt'oggi il suo capolavoro, a mio vedere) e le tematiche dell'amore, in particolare quello omosessuale, il superamento dei pregiudizi, la vita familiare. Due fratelli pugliesi, eredi ...

avatar - Ideal

Sala 1 del cinema, per oltre 700 posti; bella stanza con una grande pendenza, strutturata come un anfiteatro. Schermo grande, acustica avvolgente. Le poltrone sono moderatamente confortevoli, ma non molto morbide. Avete a disposizione poggiabicchieri e poggiaborse, ma i più bassi non toccheranno terra con i piedi. Pulizia nei limiti del ragionevole; in caso di film superaffollati come questo peggiora sensibilmente progredendo verso sera. Il film è bellissimo. Merita tutti i -molti- superlativi con cui di solito se ne parla. La trama è semplice ma solida: i terrestri vogliono invadere un altro pianeta, interessati ad un metallo prezioso, e cercano di conquistarsi la fiducia degli indigeni infiltrando tra loro dei corpi simili a quelli autoctoni, ma guidati dalla mente di alcuni umani. Uno di questi è il nostro protagonista, ex-marine paraplegico, che da spia diventa presto difensore del popolo e della filosofia ecologista del mondo di Pandora. L'aspetto caratterizzante del film però...

Ideal - La principessa e il ranocchio

Sala quattro, di forma "a budello", con schermo non all'altezza delle altre presenti in questo centralissimo multisala. Molto sporca, inoltre... la proiezione di film per infanzia non dovrebbe produrre questi effetti antiigienici. Le grandi speranze del film si sono sbriciolate su una trama banale, vecchia di secoli e poco arguta. Il padre della protagonista è la trasposizione a fumetti di Obama, la cui politica del Yes, we can è sbandierata senza sosta per oltre un'ora e mezza, senza soluzione di continuità e frammista al continuo incitamento a lavorare di più. Non che il messaggio sia fuori luogo, anzi io lo sostengo con tutte le mie forze, ma la piccola propaganda non ha mai costruito grandi opere d'arte. Sono molto delusa anche dal disegno, sciatto e pieno di topoi grafici ormai abusati. Da salvare: la lucciola innamorata della stella Evangéline -unica vera nota di poesia della pellicola- e una colonna sonora non brillante ma almeno passabile.