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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

2 single a nozze

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Di D.Dobkin, 2005. Con V.Vaughn, O.Wilson, C.Walken, R.McAdams, B.Cooper, J.Seymour. 119' Due amici sono soliti imbucarsi alle feste di matrimonio, per abbordare ragazze giovani, disponibili e rese più disinibite dall'alcool. Ad uno dei tanti ricevimenti incontrano due sorelle, Gloria e Claire, di cui si innamorano rapidamente, ma Gloria è fidanzata... Si trasferiscono per qualche giorno a casa loro, fingendosi lontani parenti, finché la verità non viene a galla. La trama è esilissima, esattamente come l'ho riassunta, ma sorprendentemente il film fa davvero ridere. Ci sono situazioni ripetitive e un po' scontate e battutacce da osteria, ma si ride lo stesso e c'è un ritmo abbastanza buono. Anche la colonna sonora fa la sua figura, pur senza toccare alte vette. Tutto sommato starebbe abbastanza bene nel tipo della recente serie della vergogna: è pieno di limiti e un po' scurrile, ma è carino! Buono il cast, soprattutto i due ragazzi e C.Walken, mentre

I film "segreti" della vergogna

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Un paio d'anni fa, su imput di Sailor Fede , avevo compilato una vergognosissima lista di canzoni che una blogger snob e perbene non dovrebbe neanche ammettere di conoscere, mentre le trovo irresistibili e movement-inducing (ovvero atte a scatenare incoercibili ballicchiamenti sulla sedia, secondo la definizione d'origine). Tanto per non lasciare nulla di credibile all'immagine di cineasta absolutely radical-chic , questa volta per incitamento del Cannibale , ripetiamo pure l'esperimento terribilis declinato sui film della vergogna. Quelli che sono stati denigrati dalla critica ma che guardiamo quasi di nascosto ogni volta che ripassano in TV. C'è pure l'aspetto sportivo... 10. Flashdance . Occupa solo la decima posizione perché, anche solo per valore storico (leggasi, vecchiaia) e per la sua meravigliosa colonna sonora, tutto sommato non mi provoca vergogna eccessiva. Nella stessa categoria potrei mettere Top Gun e Ufficiale e Gentiluomo , ma essen

Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto

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Di L.Wertmuller, con M.Melato, G.Giannini. 1974, 125' La ricca e altezzosa Raffaella Pavoni Lanzetti  naufraga tristemente su un isolotto sperduto nel Mediterraneo, in compagnia del rozzo e rivendicatore Gennarino Carunchio. Lei è un concentrato di boria e arroganza, lui è uno zotico frustrato e violento. Dopo qualche schermaglia, i due si abbandonano ad uno stato di "assoluto naturale", ovvero una relazione semibarbarica in cui lei, ridotta in schiavitù, è in effetti tutta felice del suo signore, che l'ha conquistata con le sue doti di sopravvivenza (nella fattispecie, impalare un coniglio dopo averlo scuoiato). Quando una nave passa loro accanto si pone il dubbio: tornare alla civiltà e vedere se il sentimento da cui sono stati travolti resiste agli agi e alle divisioni delle classi sociali? Lei preferirebbe di no, lui pretende di sì. Quando il film è uscito, senz'altro avrà avuto un impatto più diretto su un pubblico molto sensibilizzato dai primi

London Boulevard

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di W.Monahan, con C.Farrel e K.Knightley. 2010 Storia di due assediati. Harry Mitchel è appena uscito di prigione e vorrebbe restare pulito, ma i fantasmi del suo passato lo perseguitano sotto la forma, molto corporea, di Gant, un boss che lo vuole in organico. Charlotte è un'attrice cui i paparazzi non danno tregua, e vive coll'amico e manager (D.Thewlis) finché non assume Mitchel per farle da bodyguard. Vorrebbero fuggire insieme in America, ma il destino si accanisce contro di loro. Film bersagliato da molta critica, secondo me ha tanti difetti ma non è da disprezzare. Intanto per una buona prova degli attori, in particolare C. Farrel e D. Thewlis, ma anche per le riuscite atmosfere noir e questa pesante cappa di disperazione che aleggia sovrana sui due protagonisti. Benjamin Malaussène la definirebbe una copronuvola che si addensa inesorabilmente sulla testa dei piccioncini. Poi c'è la fotografia, un po' sovraesposta e volutamente bruciata, che ci re

La pecora nera

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Di e con A. Celestini, 2010. G.Tirabassi, M.Sansa. 93' Nicola è un bambino problematico nato in una famiglia ancora più problematica. L'unica figura che si occupi di lui è la nonna, povera e ignorante ma buona, mentre padre e fratelli se ne prendono gioco o lo espongono a violenze di ogni genere. La desolazione culmina con la madre, rinchiusa in un manicomio gestito da suore finché non muore dopo una lobotomia. Proprio l'istituto diventa la sua casa, ormai l'unica che riesca in qualche modo a contenere tutto ciò che si agita nella sua mente. Chiaramente indipendente e povero di mezzi, è un piccolo film che fa riflettere con la sua spiacevolezza. In tutta la narrazione c'è qualcosa di profondamente sgradevole, che è poi lo sguardo del malato: tutto è ritratto dall'ottica di Nicola e segue perciò interpretazioni, schemi e ritmi che non ci sono propri, risultando profondamente disturbanti. In alcuni punti si creano degli anticlimax, con percezione di noia

Neon Genesis Evangelion

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Da un po' di tempo ripensavo a questo ultraclassico dell'animazione giapponese e per questo l'ho inserito nella mia lista natalizia. Da Natale ho perciò ripreso la visione integrale della serie, ma stavolta con mio marito! Che cosa incredibile, il tempo che passa, quando l'ho visto la prima volta avevo sostanzialmente l'età dei protagonisti e adesso ne ho il doppio. A parte questa inutile introduzione, passo ai dati e alla trama. Serie in 26 episodi, 1995-96, Hideaki Anno. Una serie di creature potenti e spaventose, detti Angeli, attacca la terra, o quello che ne è rimasto quindici anni dopo il Second Impact. Per cercare di arrestarne l'avanzata, la Nerv gli manda contro dei ragazzini a bordo di robottoni giganti, gli Evangelion (Eva, per gli amici). Questo è il poco che ci viene detto nei primi episodi, ma in Evangelion niente è quello che sembra! Uno dei principali motivi per cui questa serie è stata capace di suscitare un entusiasmo ai limiti del

Il quadrato della Vendetta - Commissario Van In

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Di Pieter Aspe Il commissario Pieter Van In è quarantenne, sovrappeso, ubriacone, fumatore incallito e spendaccione. Mi dimenticavo fedifrago, peccato tanto meno comprensibile e perdonabile se si pensa che sua compagna è Hannelore Martens, sostituto procuratore venticinquenne, bellissima, intelligente e sportiva.  La quarta di copertina recita che Van In è il Maigret fiammingo, ma a me sembra parente più prossimo di Salvo Montalbano. Parla anche dialetto fiammingo, ma purtroppo le sfumature linguistiche sono ahimè al di là delle mie possibilità: il Nederlandese dovrà aspettare ancora molto prima che lo inserisca nel mio curriculum. L'Italia conosce da relativamente poco l'autore, ex precettore, fotografo, custode di una basilica, lavoratore stagionale per la polizia marittima e ancora un altro mucchio di cose: mi sembra che abbiamo trovato un bravo autore, prolifi co e con un gran senso dell'ironia -che non fa mai male. La costruzione è interessante e la pro

Chi ha incastrato Roger Rabbit?

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R.Zemeckis, 1988, con B.Hoskins, R.Rabbit, J.Rabbit. 103' Dal libro: Who censored Roger Rabbit?   Qualcuno ha barbaramente ucciso Marvin Acme, il propietario di Cartoonia, che aveva una relazione illecita con la bella fatalona Jessica Rabbit. Primo sospetto è naturalmente il marito tradito, il Roger Rabbit del titolo, apparentemente incurante del rischio di morte nella Salamoia assassina del terribile giudice Morton, e invece tutto sconvolto dal tradimento della consorte. Film superlativo.Prese quattro Oscar, tra cui uno "speciale" per la creazione delle animazioni, assolutamente suberbe, capolavoro di fluidità e incredibilmente ben inserite nel filmato tradizionale. Inoltre c'è la trama: un noir in piena regola, o meglio ancora, un hard boiled con tutti i topoi del caso, dalla bambolona al detective malinconico al cattivo-supercattivo. Mi ricordo ancora che da bambina pensavo la Salamoia fosse veramente un concentrato di derivati benzenici ultratossici.

Emotivi Anonimi

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Di J.Améris, con B.Poelvoorde, I.Carré. 2010 Jean René dirige una piccola fabbrica di cioccolato sull'orlo della bancarotta, Angelique è una cioccolataia strepitosa ma in incognito. Emotivi al limite della patologia, si incontrano quando lei ottiene un lavoro da lui e gli cambia la vita (e gli salva l'azienda). La trama è semplicissima, persino deboluccia, e le sorprese non sono di casa. Però c'è una curiosa tenerezza che aleggia per il film, che si salva dal tedio con una bella dose di ironia francese. I personaggi sono fastidiosi, pieni come sono di tic e insicurezze, ma si redimono grazie alla profonda consapevolezza e autocritica dei loro limiti, grazie alle quali permettono ai personaggi di contorno di portar loro soccorso. Ci sono anche un paio di numeri musicali non spettacolari ma godibili. Peccato invece il discorso sul cioccolato come piacere che ci porta ad aprirci agli altri sia stato trascurato, forse per tema di scivolare nell'effetto Ch

Capitan America

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Negli ultimi anni stanno scorrendo davanti ai nostri occhi tutte le teorie possibili di supereroi, Marvel e non. Dopo aver recuperato dall'oblio persino la Lanterna Verde (con esiti peraltro pietosi), sono riusciti a riesumare pure Capitan America. Ragazzo mingherlino, più volte riformato alla leva militare nonostante i tempi di magra in cui penso arruolassero anche i monocoli e gli zoppi, riesce a farsi potenziare nel fisico e nella mente da uno scienziato tedesco che prima è stato costretto a lavorare per il Reich e poi ha cercato asilo negli States. Nato così per programmazione tecnica e per il bene maggiore della Democrazia, Capitan America trova la sua nemesi in un mostro teutonico dal viso rosso sangue, deturpato dal prototipo ancora imperfetto della pozione che ha reso lui così forte e bello (?). il pezzo peggiore è il cappellino con le orecchie,  ma per pietà ve lo risparmio  Noioso, e un po' anonimo. Peccato, perché il personaggio è relativamente insolito:

Frozen - Il regno di Ghiaccio

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Buona Befana! Per festeggiare, recensione di film d'animazione Disney. 108'. Elsa ed Anna sono sorelle e si adorano. Purtroppo il potere magico di Elsa le allontana, poiché la maggiore potrebbe involontariamente ferire Anna col ghiaccio che spigiona dalle sue mani. Quando deve salire al trono, Elsa ha una "piccola" crisi di nervi e scatena l'inverno (non l'inferno) su tutta la Scandinavia. Ad Anna, neo-fidanzata di Hans, non resta che cercarla con l'aiuto di Kristoff e la sua renna Sven. L'animazione è superlativa, diciamolo subito per toglierci il dente. Dal punto di vista tecnico il film è ineccepibile, ma il risultato è ancora troppo freddo, e non sto parlando delle vagonate di neve sullo schermo.  Ci sono parecchi spunti interessanti, che più o meno girano tutti intorno al concetto di principessa tosta e indipendente, che si completa nell'amore senza però farne il suo unico scopo. E carino anche il messaggio XXI secolo "non fi

Breaking Dawn - parte II

B.Condon, con T.Lautner, R.pattinson, K.Stewart. 2012. 117' Penso di essere stata tra le ultime interessate a vedere il film, perciò non mi preoccupa più di tanto il fatto di mettere qualche spoiler -ammesso che rivelare il finale in questo caso possa fregiarsi di tale epiteto. Bella si sveglia vampira ed è tutta felice. Praticamente lo racconta pure al papà. In più è relativamente contenta anche del genero, il lupo mannaro che fino a tre giorni prima faceva il filo a lei. La figlia avuta da Edward cresce a vista d'occhio, ma credendo che Reneesme sia una Bambina immortale i Volturi vengono in massa per distruggerla e sfrutterebbero volentieri l'occsione per decimare tutto il clan dei Cullen. Mi duole dirlo, perché ho letto i libri con gran divertimento, ma purtroppo non ci riescono. Credo che il numero di Razzie Award vinti sia un record, peraltro del tutto meritato. Uno dei film peggiori che io abbia mai visto, mi ha lasciato davvero basita. Che il cast non si