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Visualizzazione dei post da aprile, 2009

Leoni per Agnelli

Film diretto e interpretato da un ormai maturo ma sempre affascinante Robert Redford. Nella stessa mattinata seguiamo tre diversi avvenimenti: un senatore (Tom Cruise) concede udienza ad una matura giornalista (Meryl Streep) per riconquistarsi il favore dell'opinione pubblica, stanca dell'inconcludente missione in Iran; un professore universitario cerca di risvegliare uno studente promettente dal torpore culturale in cui lo vede sprofondare giorno dopo giorno raccontandogli la scelta di entrare nell'esercito di due suoi ex-allievi; la squadra di questi ultimi fa incursione in Afghanistan. La giornalista deve confrontarsi con un'amara realtà: il senatore da ella stessa sostenuto anni prima sta ora sfruttando gli insuccessi militari per prepararsi alla prossima candidatura, sapendo di poter contare sul potere di una stampa ormai asservita alla legge di mercato. Notizia e Fatto sembrano aver perso la consueta relazione consequenziale... nemmeno il fallimento dell'incur

Blade Runner

Un classico che non avevo mai visto ha incrociato la mia strada proprio pochi giorni fa. Si tratta senza dubbio di un film rimarchevole, con molti pregi e altrettanti difetti. In un futuro prossimo gli umani hanno dato vita ad intelligenze artificiali più forti e scaltri dei loro creatori, dotati di sentimenti e poco longevi: quest'ultimo tratto genetico, dettato dalla prudenza, dovrebbe mettere al sicuro gli uomini dall'ira che inesorabilmente sorgerà nelle creature progettate a scopo di sfruttamento. Quando sei androidi abbandonano i loro ranghi, la polizia centrale, onnipresente come un Grande Fratello, ripesca Decker,un cacciatore a riposo, perché li "pensioni". Gli AI si aprono un varco sanguinoso fino al loro creatore, da cui sperano di poter ottenere una speranza di vita normale: sono stanchi di vivere nel terrore, di non poter disporre di sé, di avere ricordi fasulli innestati nella mente, di non aspirare se non a pochissimi anni di esistenza. Durante la sua m

L'ombra del vento

Esordio di Zafòn, ambientato nella Barcellona degli anni Cinquanta, con un bambino ingenuo ma sveglio, un padre buono e malinconico, un posto perduto nelle nebbie del mistero. Compiuti i dieci anni Daniel viene accompagnato dal papà nel Cimitero dei Libri Dimenticati, dove adotta un romanzo bellissimo, L'ombra del vento , che uno strano signore vuole disperatamente bruciare. Qualche anno dopo, con il cuore infranto da una donna capricciosa e cieca, Daniel si trova a dover risolvere l'intrigo che ha dato vita al libro, insieme all'amico Fermìn, ex spia del governo e anello mancante tra l'uomo e il pesce martello (poiché nel suo scheletro si trova un'incredibile quantità di cartilagine, quasi tutta concentrata sul naso e sulle orecchie), e a Beatriz, sorella del suo migliore amico. Davvero un bel thriller, che vi lascerà con il fiato sospeso fino all'ultima pagina, ma si concede i suoi momenti di relax con qualche battuta gustosa che strappa un'allegra risata.