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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

Il magico potere del riordino

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Di Kondo Marie, 2014 Poiché il libro conta quasi duecento pagine, ve lo riassumo brevemente: le nostre case, sempre più piccole, sono sempre in disordine perché accumuliamo troppa roba che non ci serve e soprattutto che non amiamo. Dobbiamo tenere solo cio' che è davvero essenziale e finalmente ci sarà spazio intorno a noi. Parola d'ordine: BUTTARE! L'idea di base è interessante e naturalmente giusta.  Nonostante sia una notevole accumulatrice ho sempre buttato tanta roba inutile senza troppi sentimentalismi ed evito di comprare cosette insignificanti, che è anche un grande esercizio di risparmio (la maglietta di misto cotone del supermercato costa comunque almeno 15 o 20 euro... per farci un anno sempre malvestita te ne servono almeno cinque; preferisco magari comprare in saldo una camicia classica di una manifattura italiana, magari a 50 o anche 100, che uso per dieci anni perché non passa di moda e dopo centinaia di lavaggi non si è spostata di mezzo centimet

Erin Brockovich - Forte come la verità

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Di S.Soderbergh, con J.Roberts, A.Finney, A.Eckhart. 2000 Madre single di tre figli, Erin scopre che una grossa compagnia di gas ed elettricità sta inquinando suolo e acque di un paesino della California, i cui abitanti hanno cominciato a sviluppare tumori e altre patologie derivanti dall'esposizione cronica a cromo esavalente.  Storia vera, naturalmente un po' romanzata ma con parsimonia, che è giustamente valsa l'Oscar a Julia Roberts: anche i più scettici, che spesso la snobbano per i suoi ruoli ripetitivi, sono stati convinti dalla sua performance. L'argomento è importante, e la consapevolezza dei problemi derivanti da esposizioni ambientali è ancora embrionale sulla scala di una popolazione. Ho l'impressione che al di fuori dell'ambito europeo sia ancora meno sviluppata, perciò grossi processi combattuti da gente come la vera Erin Brockovich sono essenziali per tutti noi. La sua trasposizione filmica, cosi' popolare, è un bel tassello nella d

The Specialist

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Di L.Llosa, con S.Stallone, S.Stone, J.Woods, R.Steiger. 1994 Un militare esperto di esplosivi denuncia un suo superiore sadico; non si sa bene come, si ritrovano entrambi fuori dall'esercito, e il "buono" fa il bombarolo a pagamento. Viene ingaggiato da una bella donna che vuole vendicare l'omicidio della sua famiglia, e tra i cattivi ritrova il vecchio maestro. Silvester Stallone è stato lo specialista di tutta una teoria di film B che di per sé hanno una loro ragione d'essere e una loro vena ironica.  In questo la storia non è particolarmente interessante; ciononostante il successo al botteghino è stato importante, forse a causa delle belle gambe di Sharon Stone, un pochino sovraesposte,  Meno esposte le sue motivazioni, quantomai fumose e pasticciate. Monta tutto un teatro complesso e abbastanza privo di senso per far uccidere un tizio che dovrebbe avere almeno vent'anni più di lei e invece ne ha solo due di più, per esempio. Insomma, sarà

Wanted - Scegli il tuo destino

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Di T.Bekmambetov, con A.Jolie, M.Freeman, J.McAvoy. 2009 Un contabile con grossi problemi di ansia all'improvviso scopre di far parte di un ristretto gruppo di eletti con percezioni sensoriali iperevolute. Grazie a tali capacità potrà vendicare il padre, membro di una confraternita di sicari capitanati da Morgan Freeman. A fargli da tutrice sarà Angelina Jolie, sotto lo pseudonimo di Fox. Il resto della trama non potrei spoilerarvelo, perché devo ammettere che il film è talmente brutto da avermi condotto a interrompere la visione e cancellarlo dall'hard disk. Di per sé l'aspetto fantastico-incredibile non mi dava fastidio, né l'incoerenza della storia, o l'enormità degli inseguimenti, che potevano anche essere divertenti. Gli effetti speciali non sono male, come le riprese distorte, ma non ho sopportato le disprosodie di ritmo: in realtà, nonostante tutto, per la maggior parte del tempo non succede proprio niente e il tutto riposa solo sulla ripetizione

Host Club (recensione seguita da "breve" analisi dei topoi dello shojo)

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Di Bisco Hatori, Planet Menga 18 voll per la versione manga e 26 apisodi per l'anime da esso tratto. 2003  Haruhi, da poco trasferita all'Ouran, si infila in un'aula a caso per studiare e rompe un prezioso vaso. Malauguratamente per lei, si trovava nella sede dell'Host Club del liceo, che la obbliga ad arruolarsi come "cicisbeo", vestendo panni maschili, nel club stesso. Fa subito furore, anche per quelle piccole differenze legate alla sua condizione sociale, essendo lei una borsista relativamente povera in una scuola per pargoli facoltosi, ivi preparati a diventare i dirigenti di domani.  Al club la nostra incontra dei personaggi nati per incarnare ognuno un "tipo" di uomo bello-impossibile in salsa manga: due gemelli particolarmente affezionati (Kaouru e Hikaru), l'avido calcolatore (Kyoya), il ragazzino dolcissimo con lato oscuro (Honey) e il tenebroso (Mori), nonché il principe dell'esuberanza (Tamaki). Insomma, come avete capi

Scream

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Di W.Craven,con N.Campbell, C.Cox, D.Barrymore, S.Ulrich, H.Winkler. 1996 Nella borghesissima, tranquilla provincia americana un assassino mascherato come l'Urlo di Munch fa strage di diciassettenni più o meno perbene. La giovane Sydney si trova nell'occhio del ciclone proprio ad un anno dall'omicidio efferato di sua madre, e comincia a sospettare del suo ragazzo, Billy. Nel frattempo, oltre alla polizia, sulle tracce del maniaco si mette anche Gale Weathers, giornalista in cerca di scoop. Insieme paradigma e parodia dell'horror-slasher anni Novanta, Scream è giustamente entrato a far parte della storia dei film di genere. Ha tutto per essere un buon horror: ritmo, suspence, trama abbastanza solida nella sua incredibilità, buoni attori ben calati nel ruolo e soprattutto una splendida atmosfera. Prima delle Casalinghe disperate, e di tutto l'analogo filone da loro inaugurato, ha reinserito con un affondo lynchano il delitto e una certa sottile crudeltà n

FBI: Protezione testimoni (the whole nine yards)

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Di J.Lynn, con B.Willis, M.Perry, R.Arquette. 2000 Un tranquillo dentista della provincia canadese, che tutti chiamano "Oz", è sposato con una strega, figlia di un'arcistrega. Nel villino accanto al loro si trasferisce un noto killer, Jimmy the Tulip, liberato per aver consegnato alle forze dell'ordine i suoi mandanti. Per recuperare la taglia sulla testa del Tulipano, la moglie di Oz lo costringe a trattare con i pericolosi boss di Chicago, che di Jimmy tengono in ostaggio la moglie... Commedia spassosa e senza pretese, si giova di un cast di tutto rispetto capitanato da un Bruce Willis molto divertente, che rispolvera il suo passato d'attore d'azione con molto umorismo. E' ancora belloccio, il vecchio Bruce, e soprattutto è capace di recitare bene senza prendersi sul serio, distribuendo strizzatine d'occhio riguardo a suoi precedenti e più famosi lavori. Mi è piaciuto molto anche Matthew Perry, che in fondo fa un po' sempre lo stesso ruo

La cena dei cretini (Le diner des cons)

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Di F.Veber, con T.Lhermitte, J.Villeret, F.Huster. 1998 Ogni mercoledì sera un gruppo di amici a dir poco snob si ritrova con uno o più invitati che a loro insaputa sono l'anima della festa: sono infatti persone perlopiù sempliciotte, dei "cretini" secondo il giudizio del gruppo, attirati allo scopo di passare la serata a sbeffeggiarli. Pierre Brochant, un editore alla moda, pensa di aver trovato il cretino assoluto, ma un attacco di lombalgia lo inchioda a casa, dove viene presto raggiunto proprio dal prescelto, che con la sua goffaggine gli renderà la serata un calvario... a giusta vendetta di tutti i cretini del mondo. In origine una pièce per teatro, la cena dei cretini è un film con due grandi assi nella manica: è breve (non se ne può più di film di tre ore e mezza, sceneggiati con i piedi), e fa davvero ridere, come è giusto visto la sua discendenza dal teatro di Boulevard. Già dopo pochi minuti abbiamo l'impressione che i giudicanti non sian

Cartouche

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Di de Broca, con J.P.Belmondo, C.Cardinale, J.Rochefort. 1962 Louis-Dominique Bourguignon, detto Cartouche, diventa capo dei banditi della Corte dei Miracoli. Lo accompagnano la Talpa e la Dolcezza, i sue due tirapiedi, e la bellissima Venus. Nonostante i successi, l'amore che il popolo gli porta, e la passione di Venus, Cartouche non sembra sazio di piaceri e comincia a corteggiare la moglie di un dignitario, rischiando di cacciarsi in seri guai. Ben prima del Sessantotto, de Broca idealizza la figura del malandrino romantico che non riconosce nessuna legge salvo la sua propria personalissima morale. L'inizio del film è divertente, pieno di ritmo e di gioia di vivere, e il protagonista ci sembra sbarazzino e un po' impudente, ma con grande fascino. Col passare del tempo, pero', risultano sempre più evidenti la sua incapacità di trovare la felicità, la sua profonda dannazione, la costante insoddisfazione verso la vita. Il brigante cosi' amante è in realtà r

Dream wife (La sposa sognata)

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Di S.Sheldon, con C.Grant e D.Kerr. 1953 Clem sta per sposare Effie. Entrambi lavorano agli affari esteri, ma lei ha una carica più alta ed è costantemente assorbita dal lavoro; Clem inizia cosi' a sognare di una donna magari meno emancipata ma più attenta ai suoi bisogni, una figura che sia "felice di fare la sposa e la madre", che sappia cucinare prima che votare. Dream Wife in sé è abbastanza prevedibile e sotto un'apparenza quasi femminista nasconde in fondo ancora una concezione per cui una donna troppo emancipata sia un problema della nostra società. Bisogna pero' considerare che si era ancora nel '53, e certo le mogli che occupavano una posizione politica di prestigio, superiore a quella del fidanzato o del marito, non dovevano essere frequenti, ed erano sicuramente viste con una certa diffidenza e dipinte con qualche condiscendenza. A salvare il film e la serata, i due assi di Sheldon: una grande leggerezza, a sottolineare che si tratta

Le diable par la queue (Non tirate il diavolo per la coda)

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Di P.De Broca, con Y.Montand, J.Rochefort, M.Schell. 1969 I decaduti conti De Coustines hanno trasformato il loro maniero in un albergo lussuoso, in cui sbarca uno smagliante Yves Montand (Maricorne) in versione malandrino: egli è a capo di un terzetto che si trascina l'enorme refurtiva di un grosso colpo in banca. I castellani vorrebbero trattenere il maltolto, e Maricorne sembra trovare dei vantaggi nel restare con loro...  Commedia simpatica, piena di brio, priva di noia, ha qualcosa di sessantottino non solo nelle minigonne della giovane di casa De Coustines, ma anche nella visione scanzonata dell'illegalità e della figura del fuorilegge. E' un divertissement, senza critica sociale per una volta, votato semplicemente al buonumore senza altri livelli di lettura. Mi piace molto Montand, un uomo niente affatto bello ma pieno di charme e di presenza scenica, che dà corpo alla girandola di equivoci che sostengono l'intreccio. Inoltre ho trovato molto interes