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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

London River

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Di R.Bouchareb, 2009. Con B.Blethyn e S.Kouyaté. 87' Luglio 2005. Dopo l'attentato a Londra, nella capitale arrivano Elisabeth e Ousmane, una da Guernsey e l'altro dalla Francia, a cercare i rispettivi figli, smarriti. Con sorpresa scoprono che i ragazzi vivevano insieme e la figlia di Elisabeth aveva cominciato un corso di arabo per avvicinarsi al ragazzo. La semplice Elisabeth, confusa da una società multiculturale che non conosce e non capisce, ha parecchie difficoltà a riconoscere la presenza e il viaggio, analogo al suo di Ousmane, ma questi la conquista con la sua profonda intelligenza e spiritualità. Bel film, estremamente poetico e malinconico, su una strage già quasi dimenticata, sempre rimasta (come quella di Madrid) molto all'ombra delle due torri. Ma soprattutto riflessione sulla differenza di culture, e sull'accettazione della perdita, sull'impossibile eppure quotidiano ritorno alla normalità dopo che il caso ci sconvolge la vita. Orso d&

Tentazioni d'amore

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Di E.Norton, con E.Norton, B.Stiller, J.Elfman, A.Bancroft, E.Wallach, M.Forman, R.Rifkin, L.Edelstein. Brian, Anna e Jake sono grandi amici da ragazzini, finché lei non deve partire. Cresciuti, i due ragazzi hanno entrambi deciso di dedicarsi alla fede. Uno prete cattolico, l'altro rabbino. Quando Anna torna, bellissima e divertente come se la sono immaginata per anni, sconvolge i due uomini (in missione per conto di Dio, si potrebbe dire). Divertente, elegante, educata e molto ben recitata, questa commedia romantica è un po' fuori dai soliti triti schemi (che pure adoro, ma a volte sono fin troppo ripetitivi). Le sue due grandi forze sono l'ottima sceneggiatura, spiritosa e con un bel battutario, e gli attori. Ben Stiller si comporta decisamente meglio che non in tanti film demenziali non sempre riuscitissimi, ma è soprattutto Norton che dimostra di essere sempre credibile in qualunque abito. Inoltre è così bello che, anche vestito da prete, non si può non trovar

The Tree of Life

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Di T. Malick, con B.Pitt, J.Chastain, S.Penn. 2011, 138' La famiglia è un piccolo universo in evoluzione (qualunque cosa "evoluzione" voglia dire), e Malick ci racconta la storia del secondo intervallata con quella di un'esemplare di nucleo americano. Mamma dolce, papà burbero (non cattivo, solo frustrato) e tre figli, di cui il secondogenito destinato a prematura scomparsa -non è spoiler, dal momento che ciò accade nei primi 4 minuti di visione. La trama della parte microcosmica è semplice, piana. Come del resto il dipanarsi della storia dell'Universo. Questo sembra dirci il regista, tutto procede nella Grazia (sotto le forme di quella luce polverosa che Malick usa con superba maestria) e attraverso la Natura, che a volte è un po' brutale ma a suo modo in fondo efficace nel dirigere gli eventi. Amare vuol dire forse riuscire a vedere con occhio consapevole queste due forze, riconoscere in quali diversi aspetti ci hanno plasmati e cercare di operare

Buon Compleanno, cinque sono già una bella età...

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Questa è La Torta più bella del mondo. Almeno, lo è stata per me e per mio marito, e per le nostre famiglie. Adesso non posso più mangiare zuccheri semplici, per un'intolleranza, ma niente mi vieta di offrire una fetta di torta al mio blog che compie 5 anni. Millefoglie, crema chantilly e frutti di bosco. Grazie a tutti voi che siete passati di qui e magari avete lasciato un saluto, spero di vedervi ancora presto!

The Host

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di B. Joon-ho, con S.Kang-ho e B.Hee-bong. 2006 Uno scienziato americano fa svuotare nelle fogne litri e litri di formaldeide scaduta. Come risultato, qualche anno dopo, un enorme anfibio  sbuca dalle acque del fiume Han e comincia a fare strage degli astanti. Una delle vittime, Hyun-seo, sopravvive alla cattura e cerca di contattare la famiglia via cellulare, ma i suoi sono ormai prigionieri della macchina di sicurezza delle milizie autoctone (coaudiuvate dalle americane). Tutti coloro che hanno avuto contatti col mostro sono infatti sospetti latori di un misterioso virus, che nessuno riesce ad isolare... Ce la faranno il papà, il nonno e i due zii della coraggiosa Hyun-seo a salvarla? Prima di tutto bisogna dire che questo è un bellissimo film di genere, con tanto ritmo, suspence, una bella trama, ottimi effetti speciali, sequenze filmate con gusto e mestiere (a volte anche poesia) e ottimi attori. Non per nulla è stato insignito di moltissimi premi e inserito nelle top-ten i

Tutta colpa dell'amore

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Di A. Tennant, 2002. Con R.Witherspoon, P.Dempsey. 109' Bionda piuttosto oca deve sposarsi col miglior partito di New York, figlio del Sindaco. Per poterlo fare, torna in Alabama, dove (ciò che il futuro marito ancora non sa) c'è suo marito, che deve ancora convincere della necessità del divorzio. Il resto è talmente scontato che neanche lo scrivo. Ci sono le commedie sentimentali meravigliose (A piedi nudi nel parco), quelle che hanno fatto la storia (Pretty Woman), quelle graziose (Come farsi lasciare in 10 giorni), quelle passabili (27 volte in bianco) e i disastri. Questa fa parte dei disastri, senza appello. Non solo non è credibile ed è melensa, che sono prerequisiti della maggior parte delle commedie appartenenti al genere, ma manca di brio, è noiosa, indigesta e così artificiale da sembrare ridicola perfino a me. La vita nel Sud è dipinta con accenti più che macchiettistici e non ci restituisce un mondo ingenuo, retrò e ancorato alle tradizioni, ma solo un quad

Pretty Woman

1990, di G.Marshall. Con R.Gere, J.Roberts Edward fa il produci-soldi, con successo, ma senz'anima, Vivian passeggia su Hollywood Boulevard. Si incontrano, si accordano, poi si amano e vanno persino a vedere insieme Traviata. Il sogno americano per eccellenza, declinato in stile Cinderella. Pretty Woman ha fatto la storia del cinema, pur essendo esso stesso pieno di citazioni alla commedia romantica della generazione precedente (prima di tutto A piedi nudi nel parco , con Gere che se ne va in girula scalzo per prati). Nel suo genere, è un piccolo capolavoro, dai personaggi alla colonna sonora davvero variegata e curata, dai Roxette al pezzo di piano improvvisato dallo stesso Gere, al brano di Prince che la giovanissima Roberts canta nella vasca da bagno tra mille bolle blu. I miei preferiti sono, come spesso accade, i personaggi di contorno, con un plauso particolare al ragazzo dell'ascensore, la cui mimica facciale è perfetta, e soprattutto al mio favorito in assoluto

Pearl Harbor

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2001, M.Bay. Con B.Affleck, J.Hartnett, K.Beckinsale, A.Baldwin Due amici, un'infermiera, gli aerei da combattimento. Il triangolo no, non l'avevo considerato, ma ben presto Rafe che ama Evelyn finisce in mare su un aereo della RAF (su cui del resto non sarebbe proprio dovuto essere, per decreto USA dell'epoca), e Danny la consola fino a quando l'amico non torna redivivo e i due sono interrotti nelle loro schermaglie da una banda di cosi che li attaccano. Sono i giapponesi. Ops. Questo post è uno strascico dei guilty pleasure. All'epoca del post ho fatto un po' fatica a mettere insieme la mia decina, poi l'hanno ripassato in TV e in effetti.... Gli effetti tecnici, le strizzate d'occhio a Top Gun (come l'amico Goose) e la colonna sonora, per quanto pomposa, sono gli aspetti migliori. Poi comincia la semitragedia, con attori che non si impegnano -anche se saprebbero farlo-, un regista sostanzialmente assente e, più terribile di tutto il resto