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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

La mia africa

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Karen è bella e ricca, ma le serve un titolo nobiliare; a questa necessità provvede il Barone Blixen, che la impalma per la sua ricca dote e la trascina sull’altipiano keniota a coltivare caffè. In questi possedimenti dapprima inospitali, che accolgono una tribù Kikuyu, Karen fronteggia da sola le difficoltà di interagire con una cultura estremamente differente, di intraprendere coltivazioni inappropriate ai terreni di altitudine elevata, di ribellarsi al ruolo statico della donna nelle colonie inglesi e tedesche degli anni trenta. Da sola, sì, perché suo marito si fa vedere a casa solo per trasmetterle qualche malattia venerea e per la maggior parte del tempo si occupa di cacciare o andare in campagna militare o trovare altri modi “virili” di scansare le durezze della vita quotidiana. Le tengono talora compagnia Denis Finch Hutton e il suo amico Berkeley, due veri amanti della letteratura, della musica e dell’Africa. In particolare Denis si scava un posto nel suo cuore, lui fiero come

Amadeus

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L'ultrapremiato film di Forman si presenta con i colori e il disegno di un dipinto fiammingo, carico di tinte soprassature e linee voluttuose. Tratto da una pièce di Shaffer, narra gli ultimi 7-10 anni della vita di W.A. Mozart da un punto di vista rivoluzionario per il 1984, ovvero con gli occhi di Salieri, il suo massimo antagonista. Ripercorriamo insieme a lui, ormai vecchio e folle, gli anni della creazione operistica, delle sinfonie maggiori, della miseria e dell'alcool, e scrutiamo quasi di nascosto il tragico rapporto con un padre padrone, la paura della morte, la fossa comune. Salieri non era musicista malvagio, piuttosto colto e raffinato, noto inoltre per la sua vita proba; deve essere però durissimo, al limite dell'annientamento, vivere con la lucida coscienza dei limiti del proprio talento quando si ha la capacità di riconoscere il Genio che ci vive accanto. Scrivere al tempo di Mozart sarebbe stato abbastanza per azzerare qualunque dote non altrettanto eccezion

I pilastri della Terra

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Con molta diffidenza, ad un anno dall'acquisto e stanca di avere questo mattone di mille pagine sul tavolino dei libri "In Attesa Di Esser Letti", ho cominciato il mallopposo best-seller di Ken Follett, il libro che tutti sembrano aver letto e io pensavo fosse ambientato nella preistoria. Tanto per manifestare la mia profonda conoscenza dell'autore, ammetto anche di aver controllato sulla copertina che il cognome andasse scritto con due T. Ricrediamoci: centro della vicenda è la costruzione di una meravigliosa cattedrale gotica nell'immaginario paesello di Kingsbridge, una isola di bellezza e cultura in un medioevo dominato dalla violenza del forte e dalla totale assenza del concetto di diritto. Ci sono i buoni, i cattivi, quelli che si situano nel mezzo, ma per tutti vale un'unica legge: se subisci un sopruso, o ti vendica direttamente Dio o nessuno ti difenderà; la legge cambia al mutare del regnante in carica e la convenienza annulla la giustizia. In questa

Il porto di Nizza

C'é un quartiere di Nizza che tutti i nizzardi doc amano appassionatamente: il Porto. E' un luogo ammantato di un fascino particolare, internazionale nel senso più vero della parola, abitato da non troppi turisti (considerato lo standard della regione) ma piuttosto da persone interessate a ricreare una città a misura d'uomo, giunte da tutte le coste del Mediterraneo; ne risulta una curiosa mistura di case dalle linee austere e dai colori sgargianti, piena -come direbbe Corto Maltese- di ladri e di belle donne . Proprio nel cuore del Porto abbiamo scoperto di recente un piccolo adorabile locale, con due spoglie stanze al coperto e qualche tavolino disposto sul marciapiede, in un improvvisato dehor, dove è possibile per pochi euro mangiare sur le pouce: un pasto rapido, economico e tipico del luogo. Il cavallo di battaglia di Chez Pipo -così si chiama- è la socca , una specie di farinata più pepata e meno unta, ma vanno assaggiati anche i crostini con la tapenade (patè di oli

Sleuth

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Il marito tradito di una donna capricciosa invita nel suo splendido maniero il giovane amante di lei, per proporgli uno strano scambio: a patto di liberarlo per sempre dalla moglie fedifraga e interessata, gli concederà di rubare alcuni gioielli di grande valore presenti in casa. In realtà l’offerta nasconde il desiderio di vilipendere e umiliare il ragazzo, attore spiantato ma sfacciatamente sicuro di sé. Il confronto si trasforma in una prova di resistenza tra due aspiranti maschi alfa, il vecchio scrittore socialmente inserito e benestante e il ragazzo dalle grandi potenzialità malgestite. Adattato da una piéce di Shaffer dalla blasonata penna di H. Pinter, Sleuth riesce a non annoiare nonostante i soli due attori costantemente sulla scena, impegnati nel loro scontro all’ultima battuta e all’ultimo sangue, per una donna che non vedremo mai. Micheal Caine e Jude Law sono entrambi caratteristi squisiti, benché il secondo sia notevolmente imbruttito da una capigliatura che oserei defin

Nel paese delle creature selvagge

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Max è un bambino irritabile, cresciuto da una madre semidisperata e da una sorella indifferente. Dopo una lite familiare, scappa per approdare ad una strana terra abitata da grandi esseri pelosi, pupazzi simili ad enormi ornitorinchi e incroci di animali a quattro e due zampe. Raccontando un cumulo di bugie, si fa proclamare re di questa terra oscura, dove ci si morde per gioco, si distruggono villaggi in raptus di collera, non si segue la strada della razionalità ma solo dell’istinto più crudo. Stringe presto amicizia col più impulsivo dei mostri, suo perfetto alter ego, Carol, che coltiva il sogno di fondare una città dove tutti siano davvero uniti, ma è intralciato dal suo carattere difficile e volatile. La grande particolarità di questo film è di mostrarci un’infanzia che si vede poco, ma è incredibilmente vera sul piano onirico. Come ci hanno insegnato Sant’Agostino e W. Golding, i bambini non sono angioletti candidi e Dave Eggers, promettente giovane scrittore, ce ne dipinge l’i

Neverland

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James Barrie è un autore che gli adulti superbamente spesso ignorano, nonostante l’imperituro merito di aver trasformato i giardini di Kensington nel domicilio terrestre di Peter Pan. In questo film poetico e malinconico lo scrittore è ritratto proprio nel periodo antecedente la creazione dell’Eterno Bambino, quando conobbe al parco la vedova Sylvia Llewelyn Davies e i suoi spendidi quattro figli, in particolare il più piccolo e arguto, ancora scossi dalla morte del padre. La profonda tristezza di Peter, fanciullo per sempre, capace di adoperare la magia e amico delle fate, ma condannato a dimenticare le persone che lo hanno amato, si intravvede in questa bella rappresentazione di James e dei suoi disastri familiari. Perché, come giustamente sottolinea il cadetto dei Davies, James e Peter Pan sono la stessa persona. Ottimo lavoro di Forster, con due splendidi attori (K. Winslet e J. Depp) e caratteristi di prim'ordine (J. Christie, D. Hoffman), lascia il segno.

Hyperversum

Vi piacciono i giochi di ruolo, i libri fantasy , i manga delle CLAMP ( Rayearth , per citerne uno)? Allora questo libro sarà un gradevolissimo passatempo. Sei amici si ritrovano a giocare con la consolle di Hyper Universum , un sistema che permette di ricreare in 3-D la realtà virtuale scelta dai partecipanti. A causa di un guasto, però, i sei capitombolano in carne e ossa, con le loro poche conoscenze, nel vero Medioevo, fatto di cotte di maglia e intrighi politici, all'alba di una fondamentale battaglia della storia europea. Qualcuno avrà difficoltà di adattamento, altri meno: c'è persino chi tesserà delle storie d'amore... Il finale esplicita la possibilità di un sequel, che in effetti è già in libreria ormai da un po', accanto-del resto- al terzo libro della serie. La Randall, pseudonimo dell'italianissima Cecilia Randazzo, pur mantenendosi a debita distanza dal genio di autori quali Pullman o JKR, si produce in una prosa piana e decorosa, risparmiandoci l'