Il Gattopardo

Il Principe di Salina comincia a sentire il peso degli anni: le sue terre sembrano non appartenergli più, così sconosciute –molto meglio le conosce e le sfrutta il suo amministratore Don Calogero-, il vecchio re Ferdinando è sostituito, per tramite garibaldino, dal nuovo re Vittorio Emanuele II, le nuove generazioni così piene di fascino e di prorompente vitalità sono distanti e irraggiungibili. Eppure, egli è ancora un meraviglioso leone, o meglio un Gattopardo, e sa bene l’immobilismo che affligge la sua Sicilia e tutt’Italia. Ci adatteremo ad ogni nuova struttura, perché sotto il grande cambiamento superficiale nulla cambi in realtà. Si distinguono perciò due grandi drammi in quest’opera superba, dipinta da Tomasi di Lampedusa con sguardo cristallino e profondissimo gusto linguistico. C’è la tragedia privata di Don Fabrizio, il Principone, arreso e ammaliato di fronte al nuovo che avanza, questa borghesia onnipresente e onnipotente che si insinua ormai, con la forza del denaro e del...