M et Mme Adelman

Di N.Bedos, con N.Bedos e D.Tillier, D.Podalydès. 2016

45 anni di vita in comune di uno scrittore assurto all'Olimpo dell'Académie Française e della donna che fu sua moglie, editrice, corretrice di bozze, musa. Si incontrano in una discoteca polverosa, si amano senza sosta ma anche senza pietà, si riproducono, si lasciano, si riprendono, fino a che lui muore in modo insolito e solletica l'attenzione di un giornalista che vorrebbe scriverne la biografia.

Opera prima di Bedos, che fa di tutto per questo film: regista, protagonista, sceneggiatore (insieme a Tillier), compositore della colonna sonora e anche promotore (lasciando intendere, a scopo meramente commerciale, una liaison con l'attrice protagonista, come nelle produzioni Hollywoodiane. Solo che ai francesi -giustamente- non interessa). La struttura, solida, nasce in realtà da alcune improvvisazioni che gli sceneggiatori conducevano tra loro, per distendersi ed esorcizzare gli stress della vita quotidiana.

In effetti, per quanto i circoli letterari altoborghesi e (psuedo)ebraici non siano parte del tran tran della maggior parte degli spettatori, la prima sensazione che davero convince in questo film è la quotidianità surreale degli eventi, trasmessa attraverso la curiosa innocenza e ferocia dei protagonisti. Soprattutto lui, innocente e feroce, bisogna dire, e incredibilmente fragile. Lei è molto più umana, resiliente, ma assai meno innocente, meno bambina.

Un bell'inizio, filmato con cura per le inquadrature e per il dettaglio, con ottimi attori : fa sperare per il futuro.

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