La cena dei cretini (Le diner des cons)

Di F.Veber, con T.Lhermitte, J.Villeret, F.Huster. 1998

Ogni mercoledì sera un gruppo di amici a dir poco snob si ritrova con uno o più invitati che a loro insaputa sono l'anima della festa: sono infatti persone perlopiù sempliciotte, dei "cretini" secondo il giudizio del gruppo, attirati allo scopo di passare la serata a sbeffeggiarli.
Pierre Brochant, un editore alla moda, pensa di aver trovato il cretino assoluto, ma un attacco di lombalgia lo inchioda a casa, dove viene presto raggiunto proprio dal prescelto, che con la sua goffaggine gli renderà la serata un calvario... a giusta vendetta di tutti i cretini del mondo.

In origine una pièce per teatro, la cena dei cretini è un film con due grandi assi nella manica: è breve (non se ne può più di film di tre ore e mezza, sceneggiati con i piedi), e fa davvero ridere, come è giusto visto la sua discendenza dal teatro di Boulevard.

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Già dopo pochi minuti abbiamo l'impressione che i giudicanti non siano meno cretini dei giudicati, con l'aggravante di un'arroganza che rende ancora più indigesta la loro indubbia stupidità.
Il personaggio più simpatico, e forse più riuscito, è proprio l'unico che si nega completamente al giochino dell'invito a cena, ovvero Le Blanc, lo scrittore cui l'editore aveva carpito la sposa alcuni anni prima, e che ora può crogiolarsi nella sua lentissima, sapida e intelligente vendetta.
Quanto agli sciocchi veri e propri, Veber ci mostra come sia vero che sono pericolosi, e che non  si riposino mai!

Commenti

  1. Bel film, tratto da una deliziosa commedia
    ho avuto la fortuna tanti anni fa di vederla rappresentata dalla coppia Zuzzurro&Gaspare (Zuzzurro era Pignon, Gaspare era Brochant)

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    Risposte
    1. Bello! Vero che il teatro a teatro è sempre più interessante!!

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