Giorno XXIX: il luogo che avresti sempre voluto visitare
La
base spaziale di Proteggi la mia terra.
Quante volte mi sono immaginata quegli
spazi, così verdi (per forza, con Mokuren che ci canta dentro), con le serre,
le stanze private, quelle comuni, e persino la cella d'isolamento a prova di
esper.
Mi sono chiesta più volte se tutto quel po' po' di spazio fosse su un
solo livello o su più piani; mi sono arrovellata sulla sua scala reale (si fa
per dire), dal momento che gli scienziati alieni sono alti quanto un dito, sulle fonti energetiche che permettevano di azionare porte, schermi e macchinari, e persino sull'altare nascosto e casualmente ritrovato.
Trovo che la Hiwatari sia stata molto accorta nel dipingere questa ambientazione, concenrandosi sulla vita quotidiana senza entrare in inutili dettagli scientifici che magari non avrebbe saputo risolvere.
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