Il richiamo del cuculo - The cuckoo's calling
Di Robert Galbraith (JK Rowling)
Lula landry, novella Nefertiti meticcia dell'alta moda londinese, fa un volo dalla finestra di casa sua. Si è gettata o è stata spinta? Tre mesi dopo la frettolosa indagine ufficiale, che chiuse il caso come suicidio, il fratellastro della bellissima si rivolge ad uno scapilagliato detective, Cormoran Strike, e alla sua nuova assistente, Robin.
Ottimo giallo di fattura ultra-classica, che avrebbe meritato di scalere le classifiche molto prima che fosse resa nota l'identità dell'autrice. Però apparentemente oggi va per la maggiore un poliziesco più cruento, sadico, e ai limiti dello splatter, elementi impossibili da ritrovare nella misurata prosa di lady JKR.

Lo stile di scrittura, anch'esso quasi demodé, è sempre squisito, raffinato e retro. Proprio questo "tradì" l'autrice, scoperta grazie all'aiuto di un software da qualche editore che faticava ad attribuire la paternità del racconto ad un esordiente brufoloso.
Non vedo l'ora di leggere il seguito.
Questo libro non l'ho ancora letto ma mi è piaciuto molto anche Il seggio vacante (anche perché mi sono letta tutta Harry Potter, ovviamente). Qualcuno non ha amato il cambio di registro della Row ma personalmente io l'ho trovato parecchio più interessante di diversi volumi di HP (senza nulla togliere al maghetto e alla scuola di magia più famosa del mondo) ^^
RispondiEliminaIo ho profondamente amato HP, anche se il quarto volume non era all'apice della sua produzione, e devo dire che il seggio vacante mi è piaciuto meno della saga che considero come un unico grande libro (suddiviso in tomi per comodità e per merchandising). Però anche i libri "adulti" mi piacciono molto, perché JKR scrive davvero benissimo e sa ideare delle trame favolose.
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