riso selvaggio con crema di asparagi e guanciale

Lunedì scorso mi sono diplomata. Adesso sono Neurologo.
Un neurologo a spasso, per ľesattezza.
In attesa di cominciare la questua per un impiego, mi godo un paio di giorni di casalingaggio disperato. Ergo, vi beccate la ricetta.
Perchè la Tosca sa pure cucinare (Puccini non ve ľaveva detto, ma adesso vi informo io).

Quando la signora del mercato vi frega e, in luogo dei meravigliosi asparagi esposti, dal sottobanco vi rifila praticamente delle spighe spampinate e senza punta, che fare?


Non imprecare. Già vi hanno beffato miseramente, non è il caso di aggiungere cadute di stile alla vostra onta.

Prendetevi un'ora circa per questo piatto.
Lavate con cura il riso integrale (un selvaggio o un venere) e mettetelo a sobbollire con 270 ml di acqua ogni 100 g di riso. Aggiungete il sale e dimenticatevelo: deve stare lì tranquillo finché non beve tutta ľacqua,  a fuoco basso. Nel frattempo mondate e lavate i vostri asparagi (sempre mantenendo un decoro degno di Floria) e bolliteli per 10 min circa, poi frullateli insieme a qualche cucchiaio della loro acqua di cottura.
In un tegamino antiaderente mettete un trito di scalogno e le listelle di guanciale (o pancetta/capocollo/prosciutto crudo) a dorare con un cucchiaio di olio evo.
A questo punto tutto è cotto, si passa alla mescola: in una bella padella mettete un mestolo abbondante a testa di crema di asparagi, un cucchiaio a testa di panna e il riso. Mescolate bene perchè tutto sia ben caldo e impiattate.
In cima al monticello disponete con arte (vissi ďarte, ďamoree e anche di buona tavola) il guanciale rosolato con lo scalogno. Grattate abbondante ricotta salata e buon appetito!

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