Il ladro dalle mille facce

CLAMP, 1990. Due volumi (Starcomics e JPop)

Akira è un ometto perfetto, pulito, preciso e fa tutto in casa: pulisce, cucina per le (due!) mamme e, su loro richiesta, ruba in giro oggettistica varia. Nelle sue scorribande extrascolastiche incontra Utako, una bella coetanea con un carattere forte (deciso understatement) che gli ruba il cuore. E per una volta non finisce con una strage.

Il ladro dalle mille facce è un'opera anomala per le favolose di Osaka: abbastanza divertente, infantile, leggera. Parla d'amore, senza dilungarsi troppo in riflessioni sul destino, sull'inevitabilità e sulla realizzazione forzata di desideri. Praticamente l'anti-RG Veda!
Però è ampiamente godibile, grazie anche alla sua brevità, e richiama la grande tradizione di ladruncoli manga, da Lupin a Occhi di Gatto, che poi verrà ripresa anche da Saint Tail solo qualche anno dopo.
Il disegno è di buon livello, con i topoi delle CLAMP dell'epoca
, a partire dagli immancabili occhi con i "triangolini" (canto laterale penso sia la parola giusta), ma preferisco lo stile un po' più tardo ed estetizzante.
Il personaggio più carino è certo Utako, donnina di carattere che aspira in fondo alla normalità: marito amato, lavoro onesto e una capanna; è capace anche di qualche insight decente.
Opera non indispensabile, ma devo dire che per il prezzo per cui l'ho acquistata (2€ completa e nuova) direi che non si poteva lasciare lì!  

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