Il grande Gatsby

Nick si trasferisce a New York, culla dei ruggenti anni Venti, a dimenticare le sue aspirazioni frustrate da scrittore malriuscito, e si trova vicino di casa di Jay Gatsby, uomo ricchissimo di cui nessuno sembra sapere nulla, a partire dall'origine del suo sterminato patrimonio. Al centro delle mire dell'enigmatico milionario c'è Daisy, cugina di Nick e sua primo e unico amore: per lei ha costruito il suo impero, per lei sarebbe disposto a rinunciarvi. Peccato che, invece di aspettarlo alla fine della guerra, Daisy si sia velocemente consolata con Tom Buchanan, ricco e tronfio erede di una blasonata famiglia WASP (che più di così si muore), che la tradisce con una specie di prostituta dai capelli tinti di rosso.
Non ho mai visto il film del '73 con Robert Redford, e il mio rapporto col romanzo non è stato idillico: in realtà in generale tra Fitzgerald e me non è mai scoccata la scintilla della passione, tanto che non ricordavo minimamente il finale del libro, ma mantenevo solo una vaga memoria di lusso sfrenato ai tempi del proibizionismo e un amore romantico totalmente fuori dal mondo. Questo mi ha permesso di godermi il film di Luhrmann dall'inizio alla fine, e ne sono assolutamente entusiasta. 
Tutto è bello in questa spettacolare rappresentazione di una città brulicante, piena di vita e di miseria, di fiumi di soldi e di alcool, di feste dissennate e giochi scellerati. La fotografia perfetta si accompagna stupendamente alle riprese veloci e pop del regista, che qui firma il suo capolavoro, sorpassando i fasti di Moulin Rouge! e facendosi perdonare quell'obbrobrio di Australia. I costumi sono splendidi, dal charleston intessuto di cristalli firmato da Prada agli splendidi completi di lino di Jay, si abbinano all'opulenza déco degli arredi ed esprimono con intensità lo sfarzo estremo che nasconde il vuoto desolante di una società irredenta.
Il cast è ottimo, ma Leonardo di Caprio sorpassa tutti gli altri di diverse lunghezze, lui non interpreta Gatsby, lui è Gatsby: quando finalmente lo conosciamo in tutta la sua pompa il suo sorriso ambiguo potrebbe nascondere un demone, ma a cui si rimetterebbe l'anima tanto è il fascino e il carisma che emanano da lui.  Jay è un incredibile romantico che cerca di far rivivere le illusioni del passato o un affarista senza scrupoli che ha spremuto denaro da sanguinose speculazioni? Non ha importanza, siamo comunque alla sua mercé.
Carey Mulligan è l'unica a non piacermi, con quella pelle bianchiccia e tutti quegli orribili nei sul naso largo, ma forse il problema è il personaggio che interpreta, una donna della società bene, ex ragazza di buona famiglia, vacua, superficiale e di cortissima memoria: insomma una donna che si merita il marito beota, razzista e fedifrago che la copre di gioielli e di corna.
Ancora due righe per lodare la squisita, onnipresente colonna sonora, piena di artisti contemporanei (Jay-Z, Florence + the Machine, Beyoncé e Lana del Rey su tutti) i cui pezzi si colorano di accenti jazz. Eccezione durante l'introduzione di Gatsby, sottolineata da una Rapsodia in blu su sfondo di fuochi d'artificio che urla Manhattan a pieni polmoni. 
Favoloso, e assolutamente da vedere al cinema. Noi siamo stati molto fortunati, avevamo la Sala 3 al Lux solo per noi (e una vecchietta sorda con auricolare in ultima fila): tra l'altro la sala è una delle mie preferite in assoluto, con lo schermo grande e poche poltrone comodissime. 

Commenti

  1. ottima recensione, ma non toccarmi la stupenda carey mulligan! :)

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  2. Ma Florence quando si è sentita? Io ricordo la sua voce solo nel trailer, eppure nella colonna sonora risulta la bellissima "Over the love". Spero non sia stata inserita nei titoli di coda perché (causa urgente necessità di raggiungere i servizi) ho dovuto lasciare subito la sala.
    Per quanto riguarda il film: bellissimi costumi, bellissima scenografia, bellissimi colori (visto in 2D), bellissima colonna sonora, bellissimi e bravissimi attori, ma nonostante ciò non riesco a gridare al capolavoro.

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  3. @ Cannibal Kid: grazie del complimento! Ok, ritratto: CM è molto brava, e probabilmente l'avversione istintiva e fortissima che ho provato ieri per tutto il tempo è legata al personaggio (il che sottolinea la sua bravura, del resto). Però fisicamente non mi piace, non ci posso fare nulla :)

    @ Sailor Fede: io non sapevo ci fosse (anche perché, unica al mondo, non avevo visto il trailer) ma ho sentito la sua voce in una scena in un bordello, credo, o durante una festa... insomma in un momento di ebrezza generale mi sono detta: ecco, questa è Florence! E' un pezzo molto breve, preso dall'inizio di una stanza, quindi manca degli stilemi sonori più tipici (percussioni, cori etc), è quasi un recitativo.
    D'altra parte tutta la colonna sonora del film secondo me va bevuta come dalla coppa di Dioniso, essendo altrimenti soverchiante rispetto all'azione.

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  4. sono d'accordo con Fede: non è un capolavoro, ma almeno 3 oscar (costumi, colonna sonora, sceneggiatura) li può beccare
    quanto agli attori, per me il migliore è Tobey Maguire (Nick); Carey (bravissima in altri ruoli, le ho dedicato un post) non è stata al massimo delle aspettative

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