Magnifica Presenza

Pietro (E. Germano) si trasferisce nella capitale e trova la casa infestata da una serie di presenze. Magnifiche, alcune, e inquietanti, tutte. Solo lui vede i sette componenti (più un bambino) della Compagnia Teatrale Apollonio che sono insediati nell'appartamento dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e non riescono ad uscire, intrappolati da ciò che ancora non sanno sulla loro fine e sull'ultima attrice del gruppo, Livia Morosini (A.Proclemer).

Film che riesce a sposare felicemente due topoi del regista turco, il dialogo tra passato e presente (La finestra di fronte) e la visione corale della realtà (Saturno Contro su tutti), si regge anche grazie ai consueti hommages al cinema e teatro contemporaneo, da Provaci ancora Sam a Tutto su mia madre (il personaggio della prostituta travestita che cita Blanche Dubois). La differenza rispetto ad altri film "di gruppo" è che in questo caso tutto è introiettato, con i membri della compagnia che forse sono reali e forse sono proiezioni della personalità del protagonista e -personificatisi- lo aiutano a manifestare il suo io con più pienezza.
Scena massima, il ricongiungimento tra epoche diverse tramite internet.
Malinconico ma pieno di poesia, fotografato in un seppia rossiccio che fa tanto vintage, complesso e surreale, splendidamente accompagnato dalla colonna sonora orientaleggiante: un'ottima serata.

Commenti

  1. ... e terrei presente anche i riferimenti a Pirandello (come suggerisce anche la presenza della Proclemer nel cast).

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  2. Vero: qui i personaggi in cerca d'autore sono 7+1, invece che 6, ma la tragicità e la bellezza di ognuno non cambia!

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  3. A me non ha convinto del tutto, nella trama ci sono troppe forzature che mi hanno fatto storcere il naso.

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