Il porto di Nizza

C'é un quartiere di Nizza che tutti i nizzardi doc amano appassionatamente: il Porto.

E' un luogo ammantato di un fascino particolare, internazionale nel senso più vero della parola, abitato da non troppi turisti (considerato lo standard della regione) ma piuttosto da persone interessate a ricreare una città a misura d'uomo, giunte da tutte le coste del Mediterraneo; ne risulta una curiosa mistura di case dalle linee austere e dai colori sgargianti, piena -come direbbe Corto Maltese- di ladri e di belle donne.

Proprio nel cuore del Porto abbiamo scoperto di recente un piccolo adorabile locale, con due spoglie stanze al coperto e qualche tavolino disposto sul marciapiede, in un improvvisato dehor, dove è possibile per pochi euro mangiare sur le pouce: un pasto rapido, economico e tipico del luogo. Il cavallo di battaglia di Chez Pipo -così si chiama- è la socca, una specie di farinata più pepata e meno unta, ma vanno assaggiati anche i crostini con la tapenade (patè di olive, verdi e nere), l'anchoiade (salsa di acciughe) e le altre paste e creme prodotte dalla casa, magari innaffiandoli con un bicchiere di Cote de Provence -con la socca il rosso è di rigore!

In rue Bavastro 13. Chi era Bavastro? Un pirata, naturalmente...

Commenti

  1. Pensa che io detesto Nizza, ma l'unico posto di cui conservo un bel ricordo è proprio il porto. Il resto è facilmente dimenticabile. La socca è sublime, l'ho riassaggiata quest'anno a La Brigue dove sono andata in gita.

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  2. Giuseppe Bavastro non era un pirata, ma un corsaro :)

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  3. ...affascinato dalla fluidità del linguaggio che fà affiorare un'ironia che è sempre segno di grande intelligenza. Roberto ( tsrm che lavora con la mamma )

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