Scott Pilgrim vs the world



Toronto. Scott è un geek di 22 anni, assorbito dall'Universo del Videogioco e dalla rock band per cui suona il basso. Nel suo recente passato, una storia d'amore infelice con la cantante di una band rivale; nel suo presente una ragazza adorabile, Knives, che non riesce ad amare, compreso com'è nel suo lutto sentimentale. Lutto che viene bruscamente interrotto dall'arrivo della newyorkese Ramona Flowers, esotica nel colore dei capelli e nel vestire sciatto. Per continuare ad uscire con lei Scott deve affrontare e distruggere i suoi sette (7!!!) malvagi ex (tra cui una donna: non sono io che moraleggio, è Scott a rimanerne tanto sconvolto) e -forse-capire qualcosa di sé. Ma ripensandoci, magari quest'ultimo achievement non è poi così essenziale.

Ci sono diversi lati positivi in questo film indie: il primo è il cast, con M. Cera (Juno), A. Kendrick (Tra le nuvole e Twilight Saga), M.E. Winstead e K. Culkin. Tutti bravi a reggere le loro parti, per quanto demenziali, e a rendere simpatici i personaggi ironici del film, tra cui spiccano la sorella perfida e il compagno di letto gay di Scott. L'altro lato interessante è l'innovazione grafica e di montaggio del film, a metà tra il fumetto coreano e il videogioco delle origini (con Scott che abborda le ragazze chiedendo loro "tu lo conosci Pacman?" -risposta intelligente: "non di persona").

I problemi -grossi- sono l'assoluta e colpevolmente deliberata assenza di trama, la ripetitività, la mancanza di introspezione, la violenza offensiva dei colori fosforescenti. Abbastanza sconclusionato, decisamente sopravvalutato.

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