X-Men, le origini

Blockbuster di qualità, prosegue nel solco dei precedenti X-Men con la poetica della paura del diverso senza grandi novità ma neanche improvvide cadute di stile. Prequel della successiva trilogia, ci spiega dettagliatamente come James divenne prima Logan e poi Wolverine, fino al sopraggiungere dell'amnesia per gli eventi remoti con cui lo abbiamo conosciuto.
Poche sorprese, poche pretese, trama abbastanza intricata ma non irritante, belle scene d’azione, belli gli addominali in mostra di Hugh Jackman, assolutamente adatto alla parte del supereroe stropicciato e scontroso. Gli altri attori sono quasi di corredo, travolti da questo insolito mutante un po’ licantropo.
Film ideale per una serata di disimpegno, lodevole nella sua onestà intellettuale, senza promesse di rivelazioni in merito ad oscuri sofismi; vanta anche qualche battuta divertente.

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