Kissing Jessica Stein

Sull'amore omosessuale maschile è stato detto un po' di tutto, dai film in costume (Another Country in testa) alle commedie di Ozpetek, ma il lesbismo rimane in molti casi ancora coperto da una sorta di tabù. Questa felice commedia alla Woody Allen, piena di ebrei colti e nevrotici, affronta il tema con allegria e curiosità.
Jessica è una redattrice ventottenne delusa dalla popolazione maschile che le appare rozza e sciatta, timida, precisa, insicura al punto da vivere la sua passione per l'arte in modo quasi clandestino. Grazie ad un'inserzione galeotta conosce Helen, disinibita gallerista che la coinvolge in una relazione affettiva sfumata tra l'amore e l'amicizia. Le due protagoniste ci presentano le due facce opposte dell'approccio all'amore: Jessica è fautrice del "sto cercando quello perfetto", Helen le risponde "quello perfetto non esiste, dai retta a me. Mischia". Vale per i rossetti, vale per l'anima gemella.
Il finale interlocutorio aggiunge complessità, invece di proporre le solite trite semplificazioni da vignetta che sono distribuite come volantini dalla maggior parte dei film che trattano lo stesso argomento.
Un particolare plauso alle due attrici coprotagoniste, belle in modo inusuale, brave a recitare e a scrivere: sono infatti anche autrici della sceneggiatura, responsabili dei dialoghi frizzanti e limati. Si nota un lavoro raffinato, è chiaro che hanno lasciato marinare le loro idee.

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