Un amore di testimone

Terribile versione maschile del più riuscito ed originale Il matrimonio del mio migliore amico, questo filmetto di secondo livello deve la sua aspirazione ad un minimo pubblico al cast, con una delegazione di Grey's Anatomy in trasferta tra New York e la Scozia.
Patrick Dempsey recita con poco brio il solito ruolo del maschio sciupafemmine con sindrome di Peter Pan, imitando malamente le storiche interpretazioni di Hugh Grant, nelle sue datate ma gradevoli incursioni nel genere. Il suo antagonista, con i denti aguzzi e i boccoli biondi (ebbene sì, boccoli: non c'è altro termine!) sembra preso a prestito da qualche fiaba con sfumature ridicolo-gotiche e non ricorda il militare ferito nello spirito cui ci siamo abituati in G'sA. La protagonista femminile è terribilmente amorfa ed innocua, e nel mio dizionario questi due aggettivi riassumono il peggior baratro in cui una donna possa sprofondare.
Non ci sono trovate divertenti, niente pathos... solo qualche vieta, grossolana volgarità travestita da battuta. Unico personaggio modicamente simpatico è il papà del protagonista, che perde continuamente il conto delle mogli.
Sciatto e piatto.

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