Allegro e divertente, è un profumo che porta con sé un sorriso. Nato per essere un racconto di favola nel panorama olfattivo, è un fruttato dolce con un po' di limone, tanta mela e una sfumatura di vaniglia.
Molto fresco, riesce ad essere comunque abbastanza persistente. Si adatta a ragazze di ogni età dal carattere vivace, categoria in cui decisamente mi riconosco. Non si lega con i musi lunghi!
Ryoko Ikeda è forse la più grande mangaka di cui abbia mai letto le opere e il suo Orpheus rappresenta l'acme della sua produzione, sia dal punto di vista grafico che da quello della complessità della trama. Appassionata storica, con una notevolissima preparazione in ambito europeo, ci porta per mano nella Mitteleuropa dei primi trent'anni del Novecento. Cominciamo da Ratisbona, bagnata dalle gelide acque del Regen e da quelle più torbide del Danubio, dove facciamo conoscenza con il solito trio di comprimari: stavolta sono due lui (il biondo, Klaus, e il bruno, Isaak) e una lei che per motivi testamentari deve fingersi un lui (Julius). Tutti e tre studiano al conservatorio e la leggenda della scuola vuole che due amanti che si incontrano scorgendosi dalla finestra "di Orfeo" siano destinati ad amarsi appassionatamente ma tragicamente. Sia Klaus che Isaak vedono Julius di là e non tardano a scoprire la sua natura femminile, fragile e oscura (alla tenera età di sedici
Di D.Villeneuve, con R.Gosling, H.Ford, R.Wright, J.Leto. 2017 Trent'anni dopo i fatti narrati in Blade Runner , un nuovo "eliminatore" si occupa ancora di "ritirare" dei replicanti antichi, imperfetti, disobbedienti. Mentre elimina uno dei più vecchi, scopre che trent'anni prima un bambino era stato dato alla luce da una di questi replicanti venuti male, e la notizia di questa riproduzione miracolosa sconvolge la gerarchia umana a capo dell'inchiesta : bisogna eliminare il prodotto di questo concepimento. Inizia cosi' la lunga caccia di Joe (il nostro replicante si è dato un nome, tutto da solo!) al bambino impossibile (o bambina?), e ai suoi genitori. Parallelamente, la stessa ricerca è condotta da M. Wallace, il nuovo fabbricante di replicanti perfezionati, che sogna di riuscire a produrre una replicante fertile per coltivare meglio il suo delirio di onnipotenza, e da un gruppo replicante radicale che sopravvive ai margini della società. C'
Di R.Riggs, 2011 (seguito da Hollow City e La biblioteca delle anime) Jacob potrebbe essere il classico adolescente a disagio col suo corpo e la sua epoca, e per primo pensa che non ci sia nulla di strano nel suo essere un po' fuori dal mondo. Mentre impara a convivere con questo quid di stramberia, spinto dalla dipartita dell'amato nonno, che gli raccontava storie magnifiche e inquietanti, si ritrova su un'isoletta sperduta al largo dell'Inghilterra, dove i mostri dell'immaginazione del suo avo si rivelano assai reali. Scritto piuttosto bene, sebbene la conclusione sia decisamente macchinosa, questa trilogia si rende diversa per il suo lato visivo. In ogni libro, tante cartoline d'epoca sembrano avallare i personaggi impossibili eppure tanto attraenti o respingenti o semplicemente teneri che si stagliano sullo sfondo. L'intrigo di per sé non è eccelso, anche se ha buon ritmo e qualche sorpresa qua e là, ma i comprimari e le comparse rimangono nella
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