Gli album della tua vita. GIorno 6/10

Si entra all'università, prosegue la fase conoscitiva, a ritroso nel tempo. E cosa scopro?

Giorno 6/10. Pink Floyd, The Wall

Ancora gente che scrive concept album. Dicono che ci sia sempre un momento in cui i gusti tornano verso le origini, io ho cominciato giovane.
La portata politica e rivoluzionaria dei PF mi ha sempre poco coinvolto, in realtà mi incantavano soprattutto musicalmente: partiva il CD e io ero già nello spazio a meditare su rumori prodotti da comete o forse dalla frizione tra i foglietti di un mitocondrio. E no, non ho mai fatto uso di droghe (sono una ragazza noiosa), in tutta la mia vita ho fumato mezza sigaretta, pero' avevo tanta immaginazione.
A cose veramente progressive tipo Atom Hearth Mother sono arrivata dopo (e a roba francamente allucinata come The Piper at the gates of the dawn non sono arrivata ancora). The Wall è uno degli album più "facili", con un continuum e dei pezzi arcinoti tipo Another brick in the wall, che fanno sentire a proprio agio i neofiti, nonché qualche brano capace di strapparti il cuore (Vera). Mio marito (all'epoca fidanzato) me ne ha anche regalato una versione live in Berlin, che sembra sempre un bel posto per parlare di muri, anche se a questo proposito Rostropovich che si porta il violoncello e suona Bach mentre smantellano tutto, mattone dopo mattone, non si potrà mai battere.


Commenti

  1. secondo me il personaggio ci guadagna a piangere sulle note dei PF. Persino Clint Eastwood potrebbe piangere senza ritegno qui sopra senza perdere niente :D
    E poi tanto hai gli occhialoni da sole!!!
    A secondo dei periodi ascolto altre cose magari molto diverse, dei PF, che sono altrettanto belle... the division bell, per esempio, e poi AHM ovviamente

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