Jude
Di M.Winterbottom, con C.Eccleston e K.Winslet, 1996

Anche senza voler indulgere in più spoiler di quanto abbia già distribuito, non posso non dire che questo dramma è brillante e recitato in modo luminoso, ma ha un finale pesante come un macigno. Cio' che non poteva mancare considerando l'origine della sceneggiatura, cioè Jude de Obscure di Thomas Hardy. Per questo autore, uno dei più grandi del romanticismo inglese, natura e società (col suo correlato religioso, esenziale all'epoca) sono due essenze che si sono scurite nel corso della sua lunga carriera, come legni tropicali: non che sia mai stato propriamente gioioso, ma quale parabola da Via dalla pazza folla a Tess dei d'Urberville fino al povero Jude...
La regia è un po' anonima, ma i due attori sono ottimi. Non conoscevo lui, ma ho sempre apprezzato moltissimo lei, che qui era giovanissima e già superba. La fotografia è essenziale, minerale, e soffusa di grigi che richiamano quella pietra che Jude è costretto a lavorare nonostante tutta la sua erudizione. Secondo me Ken Follet ha cercato di rubargli qualcosa, nella stesura de I pilastri della terra. In conclusione, il film è meritevole, ma non riservatelo ad una serata depressa.
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