Young Adult
Di J.Reitma e D.Cody, con C.Theron. 2011
Mavis Gary è l’autrice di una
serie di libri per ragazzi, una young adult che vende parecchio, ma non col suo
nome. È una specie di ghost writer il cui massimo riconoscimento è una riga in
carattere minuscolo in seconda di copertina. Vive a Minneapolis, la “piccola
mela” dopo essere scappata da un paesello sperduto nel Minnesota, e si
barcamena tra cibo in scatola, editor che pressano, cane desideroso di coccole
e l’unico Apple col quale ha instaurato un rapporto di qualche tipo: il suo
computer. Questo finché la sua vecchia fiamma del liceo non le invia la foto
del suo bebè e lei si mette in testa di riconquistarlo, strappandolo alla
moglie e alla bambina.
Premetto che ho apprezzato
tutti i precedenti film di Reitman, in particolare Juno, con cui avevo
conosciuto anche la sceneggiatrice Diablo Cody, dunque mi aspettavo un grande
film. Sono delusissima. Benché riesca nel suo chiaro intento di far sentire lo spettatore a disagio e ridicoizzi una certa forma di adolescenza eternalizzata di cui il nostro secolo va fiero, non mi è piaciuto.
La virata profondamente
pessimista era già cominciata con Up in the air, ma qui si sconfina davvero nel
patetico. La protagonista è una depressa alcolista piena di tic con un umorismo
che non morde. Non riesce a costruirsi una vita, fa evolvere il suo personaggio
senza modificare se stessa e arriva, come nella canzone di Aznavour, alla
vecchiaia senza diventare adulta. Persino Hikari Shinji di Evangelion dispone
di più empatia e di maggiore capacità di gestire le relazioni umane. Il
personaggio più simpatico, il nerd Matt, non riesce comunque a penetrare la
scorza deragliante della protagonista.
In verità il tutto sarebbe
stato ottimo materiale per un film profondamente drammatico, anzi con toni di
tragedia. Il forzare il meccanismo, pur interessante, in una cornice di
commedia quasi-romcom nel paesetto col pub che non cambia mai nome non è stata
una scelta vincente, così come una sceneggiatura che manca colpevolmente di
frasi a effetto, battute fulminanti e guizzi di cinismo. Peccato, davvero,
anche perché C.Theron non se la cava affatto male nel ruolo e diretta meglio
avrebbe potuto offrire una performance più sofferta, mentre a tratti ricorda le
sgallettate disperate di K.Heigl e R.Whiterspoon (che non rinnego affatto ma
qui non c’entrano granché).
A me il film, che ho trovato in linea con la precedente produzione di Jason Reitman, è piaciuto. Però già ai tempi avevo notato come il mio parere non fosse in linea con i gusti del resto del pubblico italiano (l'abbiamo visto in quattro gatti). Di conseguenza non sono stato poi così sorpreso quando ho scoperto che l'ultimo suo film, Labor day, non ha trovato da noi una distribuzione al cinema, nonostante i protagonisti siano Kate Winslet e Josh Brolin.
RispondiEliminaConcordo sul fatto che ci sia una certa impostazione patetica nella caratterizzazione del personaggio della Theron, ma io intendo l'aggettivo nell'accezione positiva, ovvero non ci vedo una artificiosità o un compiacimento nella commovente descrizione della parabola autodistruttiva della protagonista. Che, detto per inciso, a me non sembra vecchia (questioni anagrafiche) ma una amica più giovane che pur avendo dei talenti non è riuscita a svilupparli ed ha finito per schiantarsi in un'area grigia da cui non riesce più ad uscire.
Non credo che rinunciare ai toni leggeri avrebbe fatto del bene alla narrazione, perché mi pare che J.Reitman riesca bene proprio nel presentare storie profondamente drammatiche come se fossero commedie. Ed è per questo che ho una certa inquietudine nei confronti di Labor day che, per quello che ne so, è stato scritto tenendo conto dei tuoi suggerimenti, puntando decisamente sul dramma.
Io invece rientro nella categoria di coloro che hanno apprezzato il film, sarà che parecchie persone ormai tendono a vivere in un'eterna adolescenza e quindi mi è sembrato l'eccesso di determinati comportamenti reali.
RispondiEliminaBravissima Charlize Theron, l'unica che riesce ad essere bella anche con un pigiama dell'odiosa Hello Kitty :D