Vincere!

Claustrofobico dramma di Ida Dalser, amante di Benito Mussolini e sua prima moglie, con cui il duce concepì un figlio. Divenuta scomoda, venne interdetta e internata in un manicomio e separata dal figlio.
La trama sembra semplice, ma la storia non lo è mai e questa feroce ricostruzione ci mostra un Potere senz'anima che sembra adoperarsi per soffocare la verità, la natura e l'amore. Bellocchio è impietoso nel disegnare un Mussolini al limite della follia, che si espone nudo sui balconi di casa durante le notti in cui sogna di imprimere agli eventi il suo corso personale, come e più di Napoleone. Giovanna Mezzogiorno è ottima primattrice che rende bene le contraddizioni di Ida: comprensibile nell'amore verso il figlio e nella passione cieca per un uomo, non si capisce bene cosa l'abbia spinta a porsi in tale condizione di fragilità di fronte ad un uomo patentemente pericoloso e instabile come Benito. E di fronte agli eventi, perché questo ostinato accanimento nel gridare un segreto troppo inaccettabile, piuttosto che la scelta del silenzio e della salvezza?
Una parte fondamentale del film è data dalla colonna sonora maestosa, operistica, imponente fino a sconfinare nell'invadenza, sottolinea sempre le scene più liriche, come la nevicata durante la quale Ida affida il suo cuore al maltempo e suo figlio fracassa una testa in marmo dello sconsiderato genitore o il pezzo di Aida con cui si parte a spiegare come si arrivò a votare per la guerra.
Bello, senza dubbo, e meritatamente premiatissimo, ma pesante, pesante, pesante. 

Commenti

  1. Avevo già voglia di rivederlo, senza la tua recensione, ma ora...Filippo Timi si rivelerà un grande in futuro, lo so, anche se ha fatto dei passi falsi, specie al doppiaggio di film americani.

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  2. Ciao Cecilia, scusa il commento fuori tema ma è per una buona causa: hai vinto un premio http://componenteinstabile.blogspot.it/2013/03/premio-liebster-award.html (e sì, nuova catena in circolazione) :)

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  3. @Gegio : anche io lo trovo bravo!

    @Sailor Fede : grazie!!

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