Ciliegine
Parigi, momento attuale, ma potrebbe essere New York negli anni Settanta. Amanda non riesce a sentirsi in sintonia con nessun uomo, di ognuno non tollera quelle piccole imperfezioni e incoercibili manie che normalmente l'amore elide. Lo sguardo benevolente dell'amica Florence tenta di condurla verso un uomo che la soddisfi, il marito psicanalista dell'amica l'ha invece classificata nelle irredimibili "androfobe": qualunque pretesto è buono per non affrontare una relazione duratura. Ma ecco, la notte del veglione di Capodanno, arriva Antoine, bel tenebroso depresso che Amanda scambia per un gay...

Gradevole, frizzante e soprattutto con un'ottima -verosimile- scena finale.
Concordo. Una gradevole sophisticated Comedy.
RispondiEliminaTutti sono belli, eleganti, vivono in belle case; se i due protagonisti fossero disoccupati, costretti a bere Tavernello dal cartone, il tono sofisticato reggerebbe?
Bravo e charmant Pascal Elbé
Mi aggiungo al coro. Simpatica commedia sofisticata alleniana. Ovviamente, se bevessero tavernello e le case fossero in una qualche brutta periferia, la storia sarebbe diversa, o non reggerebbe. Segnalo anche la colonna sonora (Nicola Piovani) che accompagna bene l'azione.
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