Into the wild




Christopher McCandless si è laureato con ottimi voti, ha qualche risparmio da parte, Harvard gli ha proposto un PhD prestigioso che i suoi sarebbero felici di finanziare. Anche perché niente sembra interessare i due orgogliosi genitori come una carriera ambiziosa e remunerativa, almeno secondo l’impressione che Chris ha ricevuto negli ultimi anni, in cui ha appreso a disprezzarli per le loro infedeltà e per la mancanza di rispetto e di amore che informa il loro rapporto.
Si decide dunque ad un gesto radicale e fugge, privo di documenti e di denaro, in un lunghissimo viaggio attraverso gli Stati Uniti, a contatto con la natura anche nella sua forma più aspra. Incontra molte persone con cui stringe dei legami profondi, ma nessuno sembra abbastanza forte da trattenerlo con sé; il suo rifiuto della società occidentale lo spinge a sottrarsi all’amore delle sue molteplici, nuove famiglie, oltre a rifiutare quella vecchia.
Il percorso di liberazione assume forme sempre più estremiste e lo conduce in Alaska, dove l’isolamento è totale e pericoloso, la morte dietro l’angolo. Qui raggiunge la saggezza, che come per quasi tutti noi, giunge di solito poco prima della morte. La felicità è tale solo se condivisa, ma chi perde il senso della misura coglie questa verità solo quando ha pervicacemente lavorato per negarsela. Vero è che la saggezza porta con sé anche la rassegnazione…
Quarto film di Sean Penn da regista, con scenari favolosi e commoventi e una fotografia e un montaggio di tutto rispetto. Molto curata la colonna sonora, premiata ai Golden Globes nella sezione Miglior Canzone Originale. I due Academy Awards sono stati aggiudicati invece per il Miglior Montaggio e Miglior Attore non protagonista.


Emil Hirsch è un giovane attore di estrema bravura, perfetto per esprimere la profonda disperazione di un ragazzo fragile e buono, che ha dimostrato grande coraggio nell'affrontare le asperità psicologiche e fisiche della parte. Molto bene.

Commenti

  1. Ho visto questo film grazie al cinetvforum. Vero, scenari favolosi, ma per il protagonista ho provato un'antipatia istantanea. Tenta di risolve il conflitto con i suoi genitori con la fuga, ma non sarebbe stato tanto più semplice parlare?! :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Le conseguenze dell'amore

Blade Runner 2049

La finestra di Orfeo - Orpheus no mado