kitchen stories

Senza dubbio è una favola sull'amicizia (alcuni sostengono possa essere amore) che lega i protagonisti, come recita la locandina; sull'incontro tra culture -svedese e norvegese- che per tradizione non si amano molto, ma soprattutto sull'ossessione di credere che il controllo di ogni variabile conduca alla verità e all'esattezza. In realtà cotanta esasperata obiettività rischia di sfociare nella sterilità e, curiosamente, alla fine del film scopriamo che l'unica relazione fertile e degna di nota è proprio quella condotta a quattro mani da Isak e Folke. L'osservatore che manca di un confronto si trasforma in un critico distante, e -come sosteneva Wilde- ogni forma di critica è in realtà solo un tentativo di autobiografia.
Mi sembra molto carino. Lo metto tra i film da recuperare :)
RispondiEliminaGrazie della segnalazione!
L'ho visto anch'io tempo fa, e non era affatto male, visto che sono single e in cucina ci entro poco (ossimoro neanche tanto difficile da risolvere).
RispondiEliminaDa parte mia mi diverto nel lavoro, nelle valutazioni della soddisfazione del cliente, a non influenzare eccessivamente il loro giudizio, anche se ogni tanto ci scappa il sorriso e la battuta, che potrebbero inficiare i risultati.