Ecco lo stesso modello dipinto con tecnica mista: acquerello, matite colorate e chine rossa e nera. Alice è nata negli anni Venti; di qui la scelta della maison Chanel, dei materiali e dei colori, che mi sembravano in linea sia con l'attitudine artistica del personaggio sia con il suo retaggio storico e culturale.
non ho ancora visto il film, ma da come è stato sapientemente raccontato mi è venuta voglia di andarlo a vedere molto presto. La Vita di coppia è un universo difficile da comprendere, e da vivere con coerenza senza evitare di entrare in contrasto con l'altro. E' proprio nei momenti difficili, parlo per esperienza personale, che affiorano le complessità,le incomprensioni, l'immaturità di un rapporto mai cresciuto per mancanza di fiducia, per pigrizia, per comodità, per una forma di paura che caratterizza le classi meno abienti. Le decisoni quando riguardano un cambiamento della propria esistenza spaventano,soprattutto quando bisogna tagliare con un passato che può diventare il fantasma dei nostri incubi peggiori. Personalmente non ho tutto questo coraggio ma attualmente mi piacerebbe averne tanto se non altro per provare a me stessa che sono ancora viva.
Questo commento va ovviamente riferito a Revolutionary Road... grazie, mi fa molto piacere che la mia recensione spinga qualcuno a vedere un film, o, in altre parole, a investire due ore del proprio tempo e compiere una scelta attiva.
Ryoko Ikeda è forse la più grande mangaka di cui abbia mai letto le opere e il suo Orpheus rappresenta l'acme della sua produzione, sia dal punto di vista grafico che da quello della complessità della trama. Appassionata storica, con una notevolissima preparazione in ambito europeo, ci porta per mano nella Mitteleuropa dei primi trent'anni del Novecento. Cominciamo da Ratisbona, bagnata dalle gelide acque del Regen e da quelle più torbide del Danubio, dove facciamo conoscenza con il solito trio di comprimari: stavolta sono due lui (il biondo, Klaus, e il bruno, Isaak) e una lei che per motivi testamentari deve fingersi un lui (Julius). Tutti e tre studiano al conservatorio e la leggenda della scuola vuole che due amanti che si incontrano scorgendosi dalla finestra "di Orfeo" siano destinati ad amarsi appassionatamente ma tragicamente. Sia Klaus che Isaak vedono Julius di là e non tardano a scoprire la sua natura femminile, fragile e oscura (alla tenera età di sedici
Di D.Villeneuve, con R.Gosling, H.Ford, R.Wright, J.Leto. 2017 Trent'anni dopo i fatti narrati in Blade Runner , un nuovo "eliminatore" si occupa ancora di "ritirare" dei replicanti antichi, imperfetti, disobbedienti. Mentre elimina uno dei più vecchi, scopre che trent'anni prima un bambino era stato dato alla luce da una di questi replicanti venuti male, e la notizia di questa riproduzione miracolosa sconvolge la gerarchia umana a capo dell'inchiesta : bisogna eliminare il prodotto di questo concepimento. Inizia cosi' la lunga caccia di Joe (il nostro replicante si è dato un nome, tutto da solo!) al bambino impossibile (o bambina?), e ai suoi genitori. Parallelamente, la stessa ricerca è condotta da M. Wallace, il nuovo fabbricante di replicanti perfezionati, che sogna di riuscire a produrre una replicante fertile per coltivare meglio il suo delirio di onnipotenza, e da un gruppo replicante radicale che sopravvive ai margini della società. C'
Di R.Riggs, 2011 (seguito da Hollow City e La biblioteca delle anime) Jacob potrebbe essere il classico adolescente a disagio col suo corpo e la sua epoca, e per primo pensa che non ci sia nulla di strano nel suo essere un po' fuori dal mondo. Mentre impara a convivere con questo quid di stramberia, spinto dalla dipartita dell'amato nonno, che gli raccontava storie magnifiche e inquietanti, si ritrova su un'isoletta sperduta al largo dell'Inghilterra, dove i mostri dell'immaginazione del suo avo si rivelano assai reali. Scritto piuttosto bene, sebbene la conclusione sia decisamente macchinosa, questa trilogia si rende diversa per il suo lato visivo. In ogni libro, tante cartoline d'epoca sembrano avallare i personaggi impossibili eppure tanto attraenti o respingenti o semplicemente teneri che si stagliano sullo sfondo. L'intrigo di per sé non è eccelso, anche se ha buon ritmo e qualche sorpresa qua e là, ma i comprimari e le comparse rimangono nella
non ho ancora visto il film, ma da come è stato sapientemente raccontato mi è venuta voglia di andarlo a vedere molto presto. La Vita di coppia è un universo difficile da comprendere, e da vivere con coerenza senza evitare di entrare in contrasto con l'altro. E' proprio nei momenti difficili, parlo per esperienza personale, che affiorano le complessità,le incomprensioni, l'immaturità di un rapporto mai cresciuto per mancanza di fiducia, per pigrizia, per comodità, per una forma di paura che caratterizza le classi meno abienti. Le decisoni quando riguardano un cambiamento della propria esistenza spaventano,soprattutto quando bisogna tagliare con un passato che può diventare il fantasma dei nostri incubi peggiori. Personalmente non ho tutto questo coraggio ma attualmente mi piacerebbe averne tanto se non altro per provare a me stessa che sono ancora viva.
RispondiEliminaQuesto commento va ovviamente riferito a Revolutionary Road... grazie, mi fa molto piacere che la mia recensione spinga qualcuno a vedere un film, o, in altre parole, a investire due ore del proprio tempo e compiere una scelta attiva.
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