Oblivion



2013. di J.Kosinski, con T.Cruise, O.Kurylenko, M.Freeman

Nel 2077 la terra è semidistrutta da una guerra contro degli extraterrestri. Glu umani hanno vinto ma devono andarsene su Titano, cercando di recuperare il massimo delle risorse dal pianeta azzurro. Jack Harper è un tecnico che veglia, con la partner Vika, al buon funzionamento dei meccanismi di estrazione dell'energia e del suo invio sul Tet, la base in orbita. Ma un giorno una navetta spaziale precipita sulla zona di sua pertinenza, e Jack vi trova una sopravvissuta che vuole a tutti i costi salvare, senza saperne il perché.

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Oblivion è solo il secondo film di Kosinsky, che aveva cominciato con Tron-Legacy. Giovane, ma si farà, vien voglia di dire. Il suo punto di forza è l'estetica, come già nella prima opera ("Vogue meet nerd", per autocitarmi, ed è ancora vero): atmosfere iper asettiche, in cui neppure i fiori hanno diritto di asilo, vinile, lattice, vetro e alluminio, cui si contrappone una rappresentezone terrestre fatta di crosta argillosa, rossastra, spoglia. In una parola, belle immagini.
La storia è più che decente, sebbene non originalissima. Più che altro il colpo di scena è un po' scontato per chiunque conosca un po' il genere, soprattutto visto che la perdita di memoria della vita antecedente al presente non viene mai spiegato in modo chiaro, e dunque conduce facilmente a sospettare la verità.Apprezziamo inoltre che il film si autoclassifichi "di genere", senza manifestare ridicole ambizioni filosofiche senza poi riuscire a mantenerle.
Tom Cruise regge la gran parte del gioco, facendo quello che sa fare meglio: interpreta Tom Cruise (e chi ci riesce meglio di lui?); la Kurylenko, invece, è piuttosto anonima, il suo personaggio è abbastanza privo di pathos e lei non riesce a infondervi un'anima.Fa tutto sommato meglio la meno bella ma anche meno plasticosa Riseborough che interpreta Vika. Quanto al personaggio di Morgan Freeman, gli viene riservata una parte talmente minuscola che sarebbe da definire un cammeo.

Il limite maggiore del film è il suo citazionismo, quasi estremo. A me piace anche, ma qui siamo a livelli tra l'enciclopedia del film di sci-fi e il ridicolo. Ci vuole un capitolo intero solo per elencare i vari film che ha depredato (ehm... citato) e che ho riconosciuto (immagino che ce ne saranno altri che non ho individuato. I droni e il loro modo di volare sono presi direttamente da Star Wars, cosi' cominciamo con l'hommage alla sci-fi per eccellenza e nessuno si offusca; poi c'è il sogno di Titano e una scala a chiocciola a forma di doppia elica che richiamano Gattaca, la storia dei cloni arriva dritta da Moon e la loro rappresentazione nell'alveare da Matrix (da dove arriva anche il personaggio di Morgan Freeman). Chiude il tutto l'altro massimo capolavoro della fantascienza, 2001 Space Odissey, cui Jack deve il nome della sua nave e la forma del Tet, col suo occhio rosso.

Commenti

  1. Super estetica, peccato che mentre lo guardi ti viene da pensare “Questo pezzo è preso da Matrix” e via così. Kosin… Kosins…. Kosoquello lì si farà, anche se ancora gli devo perdonare di avermi “rovinato” il mio amato Tron. Cheers!

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    1. Confesso candidamente che non avevo visto il Tron originale... ma "originale" ancora non è arrivato per Kosoquello :)

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  2. L'originalità è "chiusa per ferie"; ma il film è bello lo stesso (più per la scenografia e la fotografia che per la bravura del cast)

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    1. eh, ieri sera guardavo col marito "Il colore viola", e quasi ci sorprendavamo di coe si facessero film originali, stilisticamente raffinati, belli da vedere, ben recitati, etc... tutto insieme! ormai, se si riesce ad avere anche solo una palma, bisogna farsela bastare. Staremo diventando vecchi?

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  3. La Kurylenko io l'ho vista solo in Quantum of Solace e anche lì non brillava per personalità. Mi sa che, a prescindere dalla parte, è proprio lei a essere scarsina di carisma.

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    1. In effetti mi sa che hai ragione tu!

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    2. Ecco, ho appena scoperto che Gal Gadot aveva fatto il provino per la parte che poi è andata alla Kurylenko in Quantum of S. Ma come si fa, dico io, a scartare la Gadot??
      Troverai qualche mio commento sparpagliato in giro per il blog, mi sto leggendo un po' alla volta anche i post dell'inizio.

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