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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Esme a caccia

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Uno dei personaggi più dolci e di secondo piano della Twilight Saga, quella che nessuno immagina mai alle prese con le sue necessità alimentari. Camicia di batista bianca New Penny, gilet tricot di Cacharel, gonna in crêpe di seta NoaNoa con sottogonna di pizzo inamidato (io ne ho una uguale, con una stampa a fiorellini viola, ma la metto -come è facile immaginare, visto che i mio luogo di lavoro è abbastanza poco fantasioso- senza sottogonna). Sandali di vernice color crema Miu Miu. Se non riuscite ad immaginare i colori, abbiate fede, non appena riguadagnerò la mia amatissima cassetta da disegno provvederò a pubblicarne una nuova versione. 

Oblomov

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Oblomov è un proprietario terriero che non ha mai più visto il suo feudo dalla maggiore età, non ha idea delle anime che lo lavorino, non sa di cosa vive ed è incredibilmente pigro, al punto da non alzarsi dal letto per intere giornate. La prima delle quattro parti in cui il libro è diviso passa dunque cosi', mentre il nostro si arrotola nella sua vestaglia orientale dalle otto di mattina a pomeriggio inoltrato, e una teoria di personaggi uno più fallito dell'altro si succede al suo capezzale. Per questo forse il libro viene considerato spesso un'opera satirica rivolta all'antica società russa, ritratta come un corteo di persone pigre, interessate più al cibo che al lavoro e profondamente reticente ad affrontare i grandi quesiti filosofici che risparmiano l'Uomo dall'abbrutimento. In effetti queste prime (150) pagine, spesso giudicate "illeggibili", ricordano un po' lo stile delle Anime Morte di Gogol; bozzetti grotteschi e a tratti divertent

The Wizard of Id (Il Mago Wiz)

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Il freudiano regno di Id (terzo, nascosto fratello di ego e super-ego) viene descritto dal geniale Johnny Hart come un depresso feudo medievale pieno di elementi disincantati dal sarcasmo corrosivo. A capo della banda c'è il Re di Id, vero protagonista della strip, che Holly Golightly definirebbe un "super-verme": trattasi di una nano mediocre e feroce, avido e sfacciato, pieno di sé e "dalla statura morale inversamente proporzionale a quella fisica" (J. Hart dixit). Mentre il Re si affaccenda a vessare i suoi contadini e vassalli, il Mago fa da placido osservatore: non che sia cattivo, ma certo non si scomoda in difesa dei suoi simili. Perlopiù occupato a pasticciare con le sue pozioni, cerca di accontentare il re nei suoi capricci e l’elefantesca e bruttissima moglie Blanche, suo vero tormento. Tutto intorno si affolla un microcosmo di cavalieri (Rodney, il cuordiconiglio per eccellenza), straccioni rancorosi (come il Prigione, in carcere da sempre), azz

Dot - Marc Jacobs

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Arrivo molto in ritardo con questa recensione, perché Dot è senz'altro una fragranza molto estiva, ma sono convinta che sia abbastanza piacevole da renderne possibile l'uso per una buona parte dell'anno. Custodito in una grossa coccinella tempestata di farfalle, il nuovo MJ si presenta con un bouquet di frutti di bosco e cerfoglio che evocano il rosso della confezione; La mescola di impatto visivo e di note di testa e di cuore, con gelsomino e fiori d'arancio, crea per momenti la suggestione di un profumo d'anguria, voglia di freschezza e spiaggie assolate poco lontane da pinete verdissime. Il fondo vaniglia e muschio è il punto più debole dell'insieme, essendo, ahimé, poco innovativo: bisogna dunque verificare la persistenza delle note iniziali e medie sulla propria pelle prima dell'investimento.  Dot non è destinato a sostituire Lola, ma è sicuramente in grado di scavarsi una nicchia di amatrici.

Lanterna Verde

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Poiché il nostro mondo, con sommo sconforto di grandi pensatori, ha ancora bisogno di eroi, e ancora più bisogno di supereroi, normalmente la loro presenza basta ad assicurare un paio d'ore di divertimento confezionate in un film di profilo più o meno alto. In questo caso le premesse non erano malvagie: un personaggio non troppo noto, con un potere limitato solo dalla sua fantasia, una tutina terribilmente ridicola su cui poter fare dell'ironia, un cattivo con un nome attraente (Parallax) e la costante minaccia della caduta nel Lato Oscuro della Forza. Ah, dimenticavo gli enormi budget sempre messi a disposizione per questo tipo di progetti e gli effetti speciali disponibili oggidì. Oggidì è desueto, dite? Forse lo stanno diventando pure i supereroi... Hal Jordan si trascinava in una vita noiosa e inconcludente quando dal cielo gli piomba in testa un alieno morente che lo designa come nuovo fante della milizia intergalattica, gli regala una lanterna e un anello e lo manda

Innamorata di un angelo

Si capisce che a casa ci si è rotta la televisione, proprio l'oggetto, dico, esposto in salone? Dopo tanto onorato servizio ci ha lasciato, in un momento in cui contingenza vuole che passi circa tre ore al giorno della mia vita su un mezzo di trasporto pubblico. Il risultato combinato di questi due eventi apparentemente non in relazione tra loro è che leggo compulsivamente qualunque cosa mi capiti sotto il naso, compreso questo YA trovato in un autogrill. Ebbene si', io anche negli autogrill compro libri: sono il sogno proibito dell'editoria italiana economica. Completo l'introduzione sottolineando che sarò prodiga di spoiler, quindi leggete a vostro rischio e pericolo. Mia è una di quelle adolescenti problematiche e piene di talento con una famiglia disastrata da fare pena persino a Tolstoj, che aspira ad entrare in una scuola selettiva e costosissima sita in London, UK. Suoi unici conforti sono l'amica Nina, che sembra rasentare la perfezione ma ad un occhio

La Leggenda di Earthsea

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Se le grandi (non spesse, ma Grandi) saghe fantasy vi piacciono, questa fa per voi: tutto un mondo a disposizione, con uomini, maghi, draghi e antiche lingue che hanno il potere di creare. Questo ciclo è un 3+2, un po' come le nuove lauree italiane, con una prima parte più tradizionale, epica e maschile, e una seconda più introspettiva e femminile. Ged/Sparviero è il filo guida di cui seguiamo le gesta adolescenziali (il Mago di Earthsea), il primo amore (Le tombe di Atuan), la maturità di Arcimago (L'ultima spiaggia). Poi comincia a fare da spettatore, lasciando il posto alla moglie e alla figlia putativa, nel duetto Tehanu-I venti di Earthsea. Ged fin da ragazzo è troppo dotato nelle arti magiche per non combinare presto un grosso pasticcio: evoca uno spirito dal mondo delle ombre, e poi non riesce a gestire la situazione; di qui prende spunto la sua odissea, in un microcosmo poetico e ricco di simboli, che tanti autori successivi hanno omaggiato, e qualcuno depredato (

The Hunger Games

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Dopo l'invasione mediatica prodotta dallo spandimento a tappeto delle immagini del film, e dopo aver osservato il mio fidanzato staccarsi a fatica dal libro, prima di affrontare la versione filmata ho deciso di aggredire quella cartacea. Posso dire assai poco della forma letteraria, avendo io la versione francese, ma già dalla prima pagina siamo partiti malissimo: la narrazione in prima persona non mi disturba, ma al presente dell'indicativo mi provoca grosse eruzioni pomfoidi. Senza dubbio il senso di immediatezza e immanenza dell'accadimento contribuiscono alla suspence, pero', e in questo senso la forzatura diventa estremamente funzionale alla riuscita del trucco. Che trucco? Quello per cui un libro non certo bello vi incolla a sé. La storia, nota ai più, racconta di un mondo post-atomico in cui ognuno dei dodici distretti sottomessi alla Capitale sono costretti ogni anno a mandare due tributi, un ragazzo e una ragazza sacrificali che si affronteranno fra loro i