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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

Super 8

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Un gruppo di ragazzini si ritrova di notte per produrre un filmato da presentare ad un festival di provincia ed assiste incredulo ad un disastro ferroviario. Dai frantumi del convoglio si separano migliaia di cubi metallici semoventi e una via di mezzo tra la bestiaccia di Alien e il ragno di It . L'incidente provoca l'accorrere della milizia in forze, sotto lo sguardo attonito dei piccoli protagonisti e dei loro genitori, minacciando gravi conseguenze per chi curiosa eccessivamente nei dintorni del mistero. Buon film vintage , strizza forse un po' troppo gli occhi a Spielberg (che non a caso lo produce) nello stile, ma non troppo nei temi: certo, ci sono i quasi-adolescenti di provincia sulle biciclette e gli extraterrestri, ma quella profonda fiducia sia nell'Uomo che nell'Oltre-Uomo (la vogliamo chiamare Fede?) ha lasciato il posto ai timori, ai misteri, ai complotti che ormai affliggono le nostre menti post-Torri. Se J.J. Abrams dunque non ci sorprende con inven

Il Barbiere di Siviglia

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Il Conte d’Almaviva si è incapricciato della bella Rosina e l’ha seguita fino a Siviglia, dove ella vive col meschino tutore Bartolo. Il Conte, desideroso di farsi amare per se stesso e non per il suo patrimonio, si finge uno studente squattrinato di nome Lindoro e si ingrazia la giovane, ma Bartolo ha deciso di sposarla in tempi brevissimi per mettere le mani sul di lei patrimonio, con l’aiuto del viscido Don Basilio: chi altri se non Figaro, il factotum della città, potrebbe aiutare i due innamorati? Capolavoro del 1816, è una sintesi perfetta tra le vestigia del Belcanto barocco, con gli splendidi gorgheggi del primo atto, la lezione del canto a più voci di Mozart e il respiro ampio dell’Opera di metà Ottocento, con Sinfonie larghe e memorabili. Il genio di Rossini, artista profondamente pigro ma prolifico più di ogni altro, fu uno dei pochi ad essere riconosciuto già dai suoi contemporanei (che avevano appena sepolto Mozart in una fossa comune e lasciato Beethoven a insordire in po

Torn

Recuperato dal blog di Sailor Fede, ecco un giochino al limite tra il demenziale e il divertente, che consiste nel rispondere all'ennesimo questionario con le canzoni casualmente sorteggiate dal vostro lettore mp3. Pronti a fare un salto nel surreale? Via! 1. SE QUALCUNO TI CHIEDE COME STAI, COSA RISPONDI? Exogenesis – Symphony; Part III-Redemption (Muse) [wow, immagino sia un buon modo per dissuaderlo dal ritentare la sorte. Comunque, splendida canzone] 2. COME DESCRIVERESTI TE STESSO? Tu sei il mio amico carissimo (Riccardo Cocciante) [più che altro mi fa sembrare una narcisista] 3. COSA TI PIACE IN UN/A RAGAZZO/A? Exo-politics (Muse) [mi piacciono gli extraterrestri?? When the Zetas fill the skyes…] 4. OGGI COME TI SENTI? Emergency (Paramore) [cavolo, è vero che è un periodo duro, ma…] 5. QUAL E' LO SCOPO DELLA TUA VITA? Annunciatemi al pubblico (Caparezza) [e continuiamo sulla scia del narcisismo!!!!] 6. QUAL E' IL TUO MOTTO? Un’emozione da poco (Anna Oxa) [verament

Robin Hood

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L’acme dell’antropomorfizzazione animale viene forse raggiunta dal team Disney nel 1973 con questa squisita trasposizione della notissima storia di Robin dei boschi, nobile ridotto a vivere in clandestinità dal regno folle di Giovanni Senzaterra, avido usurpatore. Robin e il suo compare Little John rubano ai ricchi per donare ai poveri, in attesa del ritorno di Re Riccardo Cuordileone, zio della bella Lady Marian che nella prima gioventù aveva già rubato il cuore del protagonista. Questa meraviglia è uno dei film d’animazione che ho più amato nell’infanzia, per i suoi colori spettacolari (soprattutto gli acquerelli verdi degli alberi), le musiche orecchiabili che si scolpiscono nella memoria e la splendida caratterizzazione dei personaggi, anche quelli minori, come Lady Cocca e Fra’ Tuck. Da rivedere ad ogni singolo passaggio.

Mika

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Mika sta per pubblicare il suo terzo album e per ora ci lascia ascoltare il primo estratto, " Elle me dit ", che ha due particolarità, considerato il panorama del pop internazionale (per quanto riguarda il pop italiano, preferirei per ora scotomizzare la generazione under-thirty ): primo, ha un testo molto divertente; secondo, non solo è buono il francese in cui è scritta, ma la pronuncia è impeccabile, cosa assai rara per la maggior parte dei cantanti anglofoni, poco abituati allo studio delle lingue straniere. Il suo primo album è giunto alle folle dopo che Mika si era già fatto conoscere su Myspace; nonostante i ripetuti dinieghi ricevuti dalle case discografiche, Life in Cartoon Motion ebbe un notevole successo, complice il ritmo allegro e sostenuto e la voce estremamente agile del giovanissimo artista. Sono stati fatti paragoni con Freddy Mercury, il mostro sacro, suggellati dalle manifestazioni di stima di Brian May: ascoltando Grace Kelly effettivamente il paragone n

Mediterraneo

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Chiusa della Trilogia della Fuga, dopo Marrakesh Express e Turnè, viene ritenuto da molti il più bello dei tre. Un gruppo scalcagnato di soldati viene inviato su una sperduta isoletta greca, dove si trova ben presto tagliato fuori da ogni possibilità di contatto con la madre patria; guidati dal Tenente Montini, un letterato con la passione per la pittura e poca inclinazione per la vita militare, gli altri soldati ricostruiscono un piccolo idillio, lontani dalle pressioni politiche e sociali che hanno forzatamente lasciato dietro di sé. Gli ospiti greci, dal canto loro, si accorgono presto che la natura placida degli "invasori" permette un incontro e uno scambio; nascono anche degli amori inusuali, come quello dell'attendente Farina per la prostituta locale e quello del terzetto fratelli-tirolesi-pastorella-fintamente-ignara-del-mondo. Dopo tre anni di permanenza giunge un biplano a portare la notizia dell'armistizio, e il plotone deve rimpatriare... c'è chi crede

Zodiac

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Dopo Milk, un altro film che a suo modo è un documentario, perché parla di fatti realmente accaduti; al contrario del primo, Zodiac ci mostra un approccio gaddiano alla realtà, che rimane fondamentalmente inconoscibile, tanto più quanto maggiore è il nostro sforzo per giungere alla verità. Dal 1969 ai primi anni Novanta un killer autobattezzatosi Zodiac si aggirò, praticamente indisturbato, per l'area di San Francisco, con gran scorno del corpo di polizia che impegava uomini e mezzi per individuarlo, uccidendo ragazze e tassisti, spaventando coppiette e spedendo ai giornali locali messaggi cifrati. Durante le quasi tre ore di film, più che seguire l'assassino, brancoliamo nel buio insieme al vignettista Robert Graysmith (J.Gyllenhaal, reduce da Donnie Darko), al reporter Avery (R. Downey Jr, a suo agio nella parte dell'alcolista) e ai poliziotti più coinvolti dal caso, lo stropicciato Toschi (M. Ruffalo), l'equilibrato Armstrong (A. Edwards) e il disincantato Mulanax (E

Jack Jackson

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Per una volta abbandoniamo i sentieri dell'emo-gotico: oggi pubblico un disegno ispiratomi dal personaggio di Jack Jackson, protagonista de I Pilastri della Terra . Me lo immagino con un viso buono e intelligente, gi occhi un po' a fessura e la barba non incolta ma un po' malrasata -nel medioevo immagino dovesse essere difficile avere perfetta cura di sé. Avrebbe potuto Aliena non cedere a quest'immagine?

Milk

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Siamo qui dalle parti del documentario. Milk, Harvey è stato praticamente costretto a lasciare la Grande Mela, dove le sue preferenze sessuali lo rendono un discriminato; sono i Seventies , e nonostante l'ondata sessantottina di amore libero e visioni aperte, essere omosessuale è ancora molto difficile. Proprio per far valere la sua causa Milk inizia una carriera politica piena di disfatte: dopo 4 tentativi falliti, nel 1977 riesce finalmente ad ottenere una poltrona in Consiglio Comunale, divenendo in tal modo il primo gay dichiarato ad occupare una carica pubblica negli Stati Uniti. I guai sono solo cominciati... il suo compagno storico, non tollerando che Harvey sia totalmente assorbito dalle continua campagne elettorali, l'ha lasciato; in Consiglio c'è un tal Dan White che assume un atteggiamento politicamente ambiguo e nasconde un'omofobia pericolosa. Gli eventi iniziano a precipitare quando l'amante di Milk si suicida (sia detto in parentesi, essere il fidanza

Inheritance

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Finalmente siamo arrivati alla fine e potremo sapere quale futuro attende Eragon Ammazzaspettri. Non avete dormito per l'impazienza? Adesso i vostri problemi sono stati risolti. Soffrivate d'insonnia? Adesso i vostri problemi sono stati risolti. Paolini inizia con un bel riassunto delle puntate precedenti, cosicché vi sia più facile ricordarvi non tanto quanto era successo nel primo capitolo (carino) o nel secondo (accettabile), ma soprattutto nel terzo, inutile dispiegamento di pagine ingarbugliate e prosa sciatta. Ora che siete pronti, si inizia in medias res con la battaglia e si prosegue, con un'altra battaglia, e poi con un assedio e poi una bella scena di sterminio. Tutti, tutti ce li racconta i singoli assassini, ammazzamenti e ferimenti di una guerra. All'autore è venuto il pallino macabro, perché non ci risparmia neanche una sciabolata, con il risultato che l'ottanta per cento del libro vede un personaggio con un'arma in mano, spada o martello che sia.

Robin Hood

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Robin Longstride (Russel Crowe) è uno dei soldati al servizio di Riccardo Cuor di Leone, reduce dalla sua ultima crociata. In territorio francese il re e il suo favorito, Robert di Loxley, vengono uccisi, e Robin e i suoi allegri compagni si assumono la responsabilità di riportare in patria e alle loro famiglie la triste novella e i loro averi. A sorpresa, il padre (Max von Sydow) del defunto sir Robert chiede a Robin di fermarsi in sua vece, facendosi carico della gestione del feudo e delle responsabilità matrimoniali contratte dal baronetto con Lady Marian (Cate Blanchett), proprio quando le spie doppiogiochiste anglo-francesi cercano di far vacillare la Corona. Avevo sentito parlare così male di questo film che avevo scarsa voglia di vederlo, considerati anche il mio scarso amore per Crowe e il mio rapporto conflittuale con Ridley Scott: sono perciò stata molto contenta di scoprire un'opera divertente, storicamente più accurata dei precedenti che ho visto e -tutto ommato- ben re

The ambassadors

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Strether ha attraversato l'Atlantico per riportare a casa il figliol prodigo della sua non giovanissima fidanzata, la vedova Newsome. Chad ha lasciato casa e famiglia a Woollet, un paesino del Massachusetts, per trasferirsi a Parigi, dove è trattenuto, secondo i suoi parenti, dalle mire di una donna malvagia e corrotta. Pronto a trovare uno scioperato perditempo, Strether fatica a riconoscere il ragazzotto provinciale nel nuovo Chad, un essere evoluto e raffinato, intelligente, circondato di artisti e letterati, innamorato -ricambiato- di una donna di maniere impeccabili e mente pronta. Peccato abbia qualche anno di più, un marito e una figlia invaghita del giovanotto. Mentre il futuro patrigno si fa "corrompere" dal fascino sotterraneo del Vecchio Mondo, dalla sua eleganza decadente e dalla sua malinconia, un secondo drappello di ambasciatori viene inviato: la sorella di Chad, Sarah, con il marito e la cognata. In questo caso l'incontro è destinato allo scontro, perc

Donnie Darko

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Donnie è un adolescente del Midwest americano, carino, maturo e tenero. Ha solo un problemino, che secondo la sua psicoterapista è una forma di schizofrenia paranoide (oh-la-la, che etichetta altisonante!), per cui assume psicofarmaci e subisce ipnoterapia con dubbio beneficio. La sua famiglia lo ama nonostante i suoi problemi, ricambiata, ma i sonni del protagonista cominciano ad essere turbati da un coniglio antropomorfo che lo salva dalla inspiegabile caduta di un reattore aereo sulla sua camera da letto, gli predice la fine del modo entro 28 giorni e lo incita ad atti sempre più pericolosi e violenti, dall'allagare la scuola a dar fuoco al domicilio di uno degli insegnanti. Mentre procede per queste irte vie, inizia a interessarsi dei viaggi nel tempo e di dimensioni parallele, fino a visualizzare i wormhole , correnti energetiche/portali spazio-temporali che procederebbero dal petto di ogni umano dimostrando come la rotta di ognuno di noi sia già scritta. Di tutto ciò si era o

AVVISO per Janeites

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Attenzione, battaglione!!! Ho visto oggi (e prontamente acquistato) in edicola la riedizione dello sceneggiato ("sceneggiato", non "fiction") di Orgoglio e Pregiudizio che MammaRai aveva prodotto nei lontani Fifties. Non sapevo di questa riduzione, tutta contenuta nel cofanetto da due DVD, e mi sono incuriosita: penso che questa sera inizierò a vederla e vi saprò dire prossimamente. Nel frattempo posso dirvi che la nostra Elizabeth è interpretata da Virna Lisi -una Virna ventenne, non il rudere che ci propinano ripetutamente nelle fiction odierne- e tra gli altri comprimari si contano Elsa Merlini, Sergio Tofano (o STO, il disegnatore del Signor Bonaventura, la striscia settimanale in rima che nella mia infanzia seguivo sul Corriere dei Piccoli), Franco Volpi (Darcy) ed Enrico Maria Salerno (Wickham). Che dirvi? In attesa di recuperare la versione BBC con Colin Firth e di dimenticare l'ultima declinazione cinematografica con Keira Knightley, fredda e impersonale