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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

Young Adult

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Di J.Reitma e D.Cody, con C.Theron. 2011 Mavis Gary è l’autrice di una serie di libri per ragazzi, una young adult che vende parecchio, ma non col suo nome. È una specie di ghost writer il cui massimo riconoscimento è una riga in carattere minuscolo in seconda di copertina. Vive a Minneapolis, la “piccola mela” dopo essere scappata da un paesello sperduto nel Minnesota, e si barcamena tra cibo in scatola, editor che pressano, cane desideroso di coccole e l’unico Apple col quale ha instaurato un rapporto di qualche tipo: il suo computer. Questo finché la sua vecchia fiamma del liceo non le invia la foto del suo bebè e lei si mette in testa di riconquistarlo, strappandolo alla moglie e alla bambina. Premetto che ho apprezzato tutti i precedenti film di Reitman, in particolare Juno, con cui avevo conosciuto anche la sceneggiatrice Diablo Cody, dunque mi aspettavo un grande film. Sono delusissima. Benché riesca nel suo chiaro intento di far sentire lo spettatore a disagio e

Ayako

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Alla fine della seconda guerra mondiale il giappone si ritrova con una serie infinita di cocci rotti: gli americani invasori si sono installati nelle stanze dei bottoni dell’Impero vinto, anche grazie a una fitta rete di spie, frange di sinistra si organizzano in partiti estremisti ben costituiti, i vecchi latifondisti si vedono espropriare le terre e le antiche convenzioni familiari decadono lasciando come eredità solo la loro parte deteriore. Jiro Tenge è scampato agli orrori dei campi di lavoro proprio diventando una spia per gli americani. Quando fa ritorno a casa ritrova una famiglia assolutamente anacronistica il cui padre (pronto scopritore del motivo della salvezza del figlio) ha promesso al primogenito le redini della famiglia in cambio dei favori della nuora Sue. Da questa riprovevole relazione nasce Ayako, l’innocente figlia del peccato, beniamina dei giovani della famiglia e del vegliardo, finché non diviene scomoda testimone di uno dei crimini di Jiro. Per protegger

Ne le dis à personne (non dirlo a nessuno)

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Di G.Canet, 2006, con F.Cluzet, K.S.Thomas, N.Baye. 125' Alexandre e Margot si conoscono e si amano fin da bambini. una terribile sera, mentre i due tornano da un bagno notturno su un lago, lei viene brutalmente picchiata e uccisa, lui malmenato e gettato in acqua privo di sensi. La morte di lei viene ascritta all'attività di un serial killer, nessuno si spiega come lui possa essere uscito dal lago e chi abbia chiamato i soccorsi. Trascorrono otto anni, durante i quali il ricordo di Margot non lascia un istante l'ancor giovane pediatra, finché questi non riceve un'email con la registrazione di una telecamera pubblica in cui si vede la moglie... ancora viva! nella loro proprietà che comprende il lago vengono ritrovati due cadaveri, e c'è chi tiene sotto controllo il computer del dottore: ma chi? e perché Margot aveva mentito sull'incidente occorsole qualche tempo prima della sua sparizione, in cui era stata battuta a sangue? La polizia sospetta sempre più

Saturday Night Fever (La febbre del sabato sera)

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Di J.Badham, con J.Travolta Tony Manero ha 19 anni, un lavoro da poco come commesso, una famiglia per cui è un mezzo insuccesso, una ragazza di nome Annette che non gli interessa ma lo segue ovunque, la passione per il ballo. La discoteca dove danza il sabato sera è l'unico posto dove riesce a trovare un posto per brillare, e questo angolo gli sembra sempre più angusto, soffocato da una combriccola di amici di basse aspirazioni. In occasione di un concorso di ballo conosce Stephanie, una ragazza che ha come lui origini italiane, ma che ha attraversato il ponte di Brooklyn per tentare la sorte a Manhattan, con tanta fatica, qualche compromesso spiacevole (cui deve un caratterino difficile) ma un discreto successo. Questo film è stato una grande sorpresa. Pensavo si trattasse di un'occasione per un prodotto semi-musicale la cui attrattiva principale fosse un bravo ballerino, un'operazione tra Grease e Dirty Dancing. In realtà somiglia molto più a Rocky, peraltro cita

Billy Elliot

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2011, S.Daldry. Con J.Bell, J.Walters, G.Lewis. 110' Undicenne ama la danza, ma il suo contesto sociale non lo avvantaggia: orfano di madre, vive con un'adorabile nonnina parkinsoniana, il papà e il fratello maggiore entrambi impiegati nelle miniere del nord-est che la Thatcher vorrebbe chiudere. L'anno è il 1984 e gli scioperi degli operai attraversano una fase calda. Come se non bastasse la contingenza economico-politica che non favorisce un'istruzione costosa e privata come il balletto richiede, la danza -in particolare quella classica- è vista in ambiente popolare come il preludio dell'omosessualità.  Nella società dell'epoca nessuno sembra essere felice: i minatori ulteriormente prostrati dallo sciopero, il migliore amico di Billy, Michael, già dichiaratamente gay, che ha un padre en travesti, l'insegnante di danza con un marito alcolista e fedifrago, però in tanti si sforzano a loro modo do fare del loro meglio. Spiccano le figure del padre

Marigold Hotel

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2012, J. Madden. Con J.Dench, B.Nighy, M.Smith, D.Patel,T.Wilkinson. 124' Sette anziani si ritrovano in un albergo nel Rajastan, che dovrebbe essere una sorta di ospizio di lusso. Una cerca un ennesimo ricco marito, un altro una giovane moglie che lo faccia sentire meno solo e ancora prestante, una dolce signora fugge dalla morte (e dalle bugie) del marito, una coppia ha bisogno di una sistemazione economica dopo un investimento assai malriuscito, una vecchia governante vuole un'anca nuova e un anziano giudice è sulle tracce di un passato ancora scavato nel suo cuore. Si ritrovano in un complesso fatiscente e insieme trasudante fascino, in cui -bloccati da costrizioni esterne o anche solo dalla situazione psicologica che vivono- riescono ancora ad evolvere, perché alla fine tutto deve andare per il meglio, e se non va bene... è perché ancora non è la fine! La storia sarebbe delle più classiche e la regia è praticamente assente. Allora perché questo film non si può&#

riso selvaggio con crema di asparagi e guanciale

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Lunedì scorso mi sono diplomata. Adesso sono Neurologo. Un neurologo a spasso, per ľesattezza. In attesa di cominciare la questua per un impiego, mi godo un paio di giorni di casalingaggio disperato. Ergo, vi beccate la ricetta. Perchè la Tosca sa pure cucinare (Puccini non ve ľaveva detto, ma adesso vi informo io). Quando la signora del mercato vi frega e, in luogo dei meravigliosi asparagi esposti, dal sottobanco vi rifila praticamente delle spighe spampinate e senza punta, che fare? Non imprecare. Già vi hanno beffato miseramente, non è il caso di aggiungere cadute di stile alla vostra onta. Prendetevi un'ora circa per questo piatto. Lavate con cura il riso integrale (un selvaggio o un venere) e mettetelo a sobbollire con 270 ml di acqua ogni 100 g di riso. Aggiungete il sale e dimenticatevelo: deve stare lì tranquillo finché non beve tutta ľacqua,  a fuoco basso. Nel frattempo mondate e lavate i vostri asparagi (sempre mantenendo un decoro degno di Flor