Giorno XXI: Il titolo che tutti dicevano esser bello e quando l'hai visto hai adorato
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Star Wars. Mi sono occorsi anni per mettermi tranquilla a guardarlo con uno spirito aperto, senza lamentarmi per l'estetica pauperista e gli effetti speciali datati. Solo quest'estate ho trovato lo stato mentale adatto, e con mio marito abbiamo rivisto la trilogia classica, che mi è piaciuta davvero molto. Mi sono infine lasciata conquistare dalla costruzione a dir poco abile e accurata, dalla musica superba, da Han Solo e soprattutto dall'acuta sensibilità poetica di George Lucas, che fa sparire ogni accento vecchieggiante dalla pellicola. Il mio preferito è il secondo capitolo, ma anche il primo è molto bello. L'ultimo ha dei momenti di noia, ma è anche quello in cui viene più esplorato il mio personaggio preferito, Darth Vador (o Dark Fener o come diavolo si chiama in italiano): è lui il motore di tutta la vicenda, e la ragione dello splendore visivo e sceneggiativo della nuova trilogia. Indagare il suo passato è un po' come guardare l'orlo v