Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Romanzo di una strage

Immagine
Di MT Giordana, con PF Favino, VMastrandrea, L Chiatti, L LoCascio, F. Gifuni. 2012, 130' Nel 1969 esplose la bomba depositata nella Banca Nazionale dell'Agricoltura, Piazza Fontana. Uno di quegli accadimenti che cambiarono, e contribuirono a scrivere, la storia d'Italia, e che la mia generazione praticamente non conosce, perché si situano nel "buco" tra ciò che abbiamo studiato a  scuola e quello che abbiamo visto con i nostri occhi. Dapprima sembrava che gli anarchici avessero rivendicato l'attentato, poi però l'indagine sembrò arenarsi ad un impasse. O meglio, un punto morto: dopo che il capo della sezione Anarchici locale, il retto Pinelli, fece un volo dal quarto piano di uno stabile della Polizia Politica, il punto era morto assai. La finestra da cui precipitò era quella del Commissario Calabresi, non presente nella stanza al momento della defenestrazione, e ucciso dopo un ulteriore, infruttuoso, proseguimento delle indagini.  Non è v

La Ciociara

Di V. De Sica, con S.Loren, JP.Belmondo. 1960 Cesira è felicemente vedova e tutta la sua vita ruota intorno alla figlia Rosetta, creatura immacolata e fiduciosa. Durante i bombardamenti di Roma le due donne sfollano in Ciociaria, dove affrontano fame, povertà e le conseguenze che esse hanno sull'animo umano. Al momento dell'armistizio la tragedia, invece di arrestarsi, arriva al suo culmine: prima Michele, loro amico idealista e profondamente morale, viene portato via da un gruppo di tedeschi in fuga, poi madre e figlia subiscono la violenza di gruppo di un plotone di soldati marocchini (alleati!) in una chiesa. Rosetta ne è a tal punto stravolta da tramutarsi subitamente in una donna più che disincantata. Grande De Sica, in una trasposizione magistrale del libro di Moravia che denuda in tutta la sua crudezza l'inutilità dell'orrore della guerra, la bassezza cui l'essere umano può giungere quando non c'è un principio sano a guidarlo e la violenza lo sp

Il ladro dalle mille facce

Immagine
CLAMP, 1990. Due volumi (Starcomics e JPop) Akira è un ometto perfetto, pulito, preciso e fa tutto in casa: pulisce, cucina per le (due!) mamme e, su loro richiesta, ruba in giro oggettistica varia. Nelle sue scorribande extrascolastiche incontra Utako, una bella coetanea con un carattere forte (deciso understatement) che gli ruba il cuore. E per una volta non finisce con una strage. Il ladro dalle mille facce è un'opera anomala per le favolose di Osaka: abbastanza divertente, infantile, leggera. Parla d'amore, senza dilungarsi troppo in riflessioni sul destino, sull'inevitabilità e sulla realizzazione forzata di desideri. Praticamente l'anti-RG Veda! Però è ampiamente godibile, grazie anche alla sua brevità, e richiama la grande tradizione di ladruncoli manga, da Lupin a Occhi di Gatto, che poi verrà ripresa anche da Saint Tail solo qualche anno dopo. Il disegno è di buon livello, con i topoi delle CLAMP dell'epoca , a partire dagli immancabili occhi c

Omicidio a luci rosse - Body Double

Immagine
Di B. DePalma, con M. Griffith, C.Wasson. 1984, 114' Un attorucolo di film horror viene scaricato da un set perché, soffrendo di claustrofobia, ha difficoltà a girare alcune scene. Un collega si propone di prestargli un magnifico attico pieno di piante in una specie di torre, e nella locazione è compreso uno spettacolino privato: la vicina, ben visibile grazie ad un cannocchiale, si diletta a rasserenargli le serate. Peccato che dopo qualche giorno uno sconosciuto che la seguiva la uccide crudelmente (con un mega trapano!). Di lì a poco il nostro protagonista scopre un'attricetta di film porno il cui cavallo di battaglia sembra proprio il siparietto della sua vicina ormai defunta... Sembra un'astronave, ma è un appartamento. Sono gli Eighties, baby... Non tutto è male in questo Body Double, e il meglio è sicuramente l'omaggio a Vertigo (La donna che visse due volte) e anche a La Finestra sul Cortile di Hitchcock. Certo, a livello di suspance il maestro era

Happy go lucky - La felicità porta fortuna

Immagine
di M. Leighs, con S. Hawkins. 2008 Poppy fa la maestra d'asilo e vede tutto attraverso splendidi filtri rosa. Tutti intorno a lei sono brave persone, e non potrebbe credere altrimenti. Il suo essere single è solo la manifestazione della sua libertà, il suo cattivo gusto nel vestire solo esternazione della sua vitalità. Insomma, più che Poppy, dovrebbe chiamarsi Polly(anna).  Mi piace S.Hawkins, l'ho vista per la prima volta in We want sex e la trovo brava interprete e simpatica. Però è anche bruttina, e sciatta e malmessa com'è in questo film a volte mi irrita un po', mi sembra troppo compiaciuta nella sua soddisfazione. Inoltre qui è l'unico motivo che ho trovato per vedere il film, perché a parte qualche passaggio gradevole e leggero (tipo le lezioni di tango o quelle di guida) il problema dell'insieme è la solenne assenza di trama e di costrutto. In linea teorica potrei anche apprezzare l'idea di base di dimostrare che chi non si  stressa per

Alabama Monroe - Una storia d'amore

Immagine
Di F.Groeningen, con J.Heldenbergh e V.Baetens. 2012 Elise e Didier si innamorano, due personaggi un po' fuori dalle righe che sembrano sbucati da un Sud americano atemporale. Lui è un cantante di bluegrass (un tipo di country music ritmatissimo e pieno di sonorità a corda: mandolino, banjo, violino, contrabbasso, chitarra), lei è una tatuatrice che porta sulla pelle ogni pietra miliare delle sua vita. Hanno una meravigliosa figlia, che si ammala e SPOILER muore di leucemia. La coppia regge malamente all'impatto con la valanga, ed Elise, mutato il nome in Alabama, abbandona anche il marito nel modo più definitivo che esiste, ma riafferma il suo essere, per sempre, sua moglie FINE SPOILER. Era il mio primo approccio al bluegrass, e me ne sono già innamorata. Le musiche meravigliose di questo film mi sono rimaste nel cuore, devo recuperare qualcosa per approfondire il genere. Mi sono molto piaciuti i due protagonisti, lei con un fisico nervoso che "parla" e

Noah

Immagine
D. Aronofsky. Con R.Crowe, E. Watson, J.Connelly, A.Hopkins, 2013. 145' Dopo l'assassinio di Abele, i discendenti di Caino hanno colonizzato la terra in maniera brutale; la discendenza di Set, il terzo fratello, è ridotta ad uno sparutissimo manipolo che abita sterili montagne e vive rispettando la Creazione. Noé, ultimo dei loro capifamiglia ha una visione: piogge mai viste scuoteranno il mondo e compito suo sarà preservare le specie animali, custodendo in un'Arca una coppia di ciascuna. Nel preparare il tutto, con l'aiuto dei Vigilanti (angeli caduti coperti di terra e pietra), assiste più volte alla barbarie efferata dei Cainidi e, schifato, interpreta gli eventi come la prova che Dio vuole riportare l'Eden al suo stato originario, ante homo. Così non solo nega una moglie ai suoi due figli minori, ma quando la moglie del maggiore concepisce crede sia suo compito sacrificare le creature all'Altissimo. Il cigno nero mi era piaciuto molto e quindi, non

To Rome with love

Immagine
Di e con W.Allen, con A.Baldwin, R. Benigni, E.Page, J.Eisenberg, P.Cruz. 2012. 111' Quattro episodi: 1) Sally porta i genitori americani a conoscere il promesso sposo italiano e la di lui famiglia. Il padre di lei (Allen), scopre che il consuocero ha un dono insolito nel canto lirico; 2) un tranquillo signor nessuno (Benigni) assurge agli onori della cronaca per nessun motivo comprensibile, ma passato il quarto d'ora di celebrità nessuno si ricorda di lui; 3) una coppia di ragazzi ospita un'amica (Page): lui (Eisenberg) se ne invaghische, ma il super-io collettivo del terzetto (Baldwin) lo consiglia diversamente; 4)una coppietta di americani viene a Roma in vacanza per conoscere gli zii di lui: lei si perde in città e finisce sul set di un film in cui viene insidiata dall'attore marpione, lui si ritrova in camera una prostituta (Cruz) che lo inizia all'allegria.  Avevo letto peste e corna di questo film, quindi sono partita piuttosto prevenuta: cercherò dunq

Nemico Pubblico

Immagine
Di M.Mann, con J.Depp, C.Bale, M.Cotillard. 2009, 143' Negli anni della Grande Depressione il banditismo era all'ordine del giorno. Nel '33 John Dillinger era uno dei fuorilegge più famosi, stravagante e presuntuoso, una via di mezzo tra un rapinatore di bassa lega e il Grande Gatsby. Sulle sue tracce, Melvin Purvis, segugio FBI che sembra uscito da Gli Intoccabili. E in mezzo, più come cuscinetto che come oggetto della contesa, la donna di Dillinger, Billie.  Un film d'altri tempi. Naturalmente la realtà è stata parecchio romanzata, con regista e sceneggiatore che si giustificano al grido di "questa è Hollywood, folks!", ma non ci sono momenti di noia nella narrazione. Purvis cerca John, che vuole vivere nell'oro e morire vecchio nelle braccia di Billie. E Billie lo ricambia. La romanticissima storia tra la ragazza e il protagonista sembra uscita da una canzone di Lana del Rey, una cosa tipo "Blue Jeans".  La fotografia nei toni del mar

In una lontana città - Quartieri Lontani

Immagine
Jiro Taniguchi, 420 pagine circa. Coconino Press Hiroshi torna quasi per caso nella sua città natale e dopo un breve momento d'incoscienza si risveglia quattordicenne, in pieni anni Sessanta. Sta per rivivere l'anno più intenso della sua adolescenza, tra amoretti giovanili, doveri scolastici e segreti familiari. Dopo qualche giorno si rende conto però che può riscrivere qualcosa del suo passato, evidentemente non fissato nella pietra. In Italia Quartieri Lontani è edito in due volumi piuttosto belli ma anche discretamente cari, mentre in Francia si trova facilmente in una bellissima edizione con volume unico cartonato con sovraccoperta ad un prezzo più modesto (strano ma vero). Trovo che in questo caso l'edizione francese sia più meritevole, non solo per l'alta qualità della carta, della trasposizione e del lettering, ma anche perché questo formato fa somigliare l'opera ad una vera e propria graphic novel. Questo è, un romanzo a fumetti, e davvero ben riu

Le letture con cui sono cresciuta: la giovinezza

Immagine
E il seguito delle letture della crescita: dai quattordici ai venti, gli anni del liceo e l'inizio dell'università. Furono anni in cui lessi soprattutto grandi classici della letteratura internazionale, perché tutto sommato mi piaceva andare sul sicuro. Mi dicevo che se un libro aveva superato i secoli resistendo all'oblio, probabilmente non doveva essere così male. Alla faccia di tutti i finti radical-chic-ismi del mondo, continuo a pensare che sia vero, perché non esiste giudice più severo della posterità. Sono anche gli anni in cui cominciai a leggere fumetti in quantità industriale e a collezionare attivamente qualcosa di più che Sailor Moon; non esiste età migliore della malinconica adolescenza per apprezzare un manga, magari che culmini in un bel bagno di sangue! 1)Il Gattopardo: la fine del Ginnasio. Quando l'estetica del Bello incontra la poetica della malinconia e un certo gusto per il grottesco politico, nasce un capolavoro. C'è il genio del Decaden

Le letture con cui sono cresciuta: l'infanzia e la prima adolescenza

Immagine
Anche io partecipo ad un altro dei tanti meme nostalgici del Cannibal Kid, che come sempre potete apprezzare qui, nella sua pagina . La mia carriera di lettrice comincia molto presto, assai prima che quella di cinefila e infinitamente prima di melo-appassionata (ché melomane mi sembra pretenzioso, non sono all'altezza). Si divideva equamente tra libri e fumetti, e in verità tale suddivisione ancora mi accompagna. 1)Titì: erano le avventure di Titti e Silvestro, raccolte in un giornalino che sta ancora insieme con l'aiuto dello Spirito Santo e, più profanamente, di una bustina di plastica che lo contiene. E' il mio cimelio, praticamente sta alla mia collezione di fumetti come il primo cent a Paperone. Me lo leggeva papà prima di dormire prima ancora che imparassi a leggere (cosa che ho comunque fatto molto presto perché ero troppo curiosa per poter vivere senza) e se per una sera non lo si aveva sottomano, il poverino di futura canonizzazione lo "leggeva sulle

Non dire mai addio

Immagine
Produzione Bollywood, 2006. 215' Dopo il film di ieri, anche oggi il tema è l'infedeltà coniugale. Maya e Dev sono entrambi già sposati, ma i rispettivi matrimoni stanno naufragando. Trovano conforto l'uno nell'altra, ma quando i coniugi li scoprono le due famiglie si spaccano. Potranno vivere la loro felicità o passeranno la vita ad espiare le proprie colpe? A differenza di tanti prodotti europei o americani, questo film è pieno di vitalità e di energia. La trama c'è, forse un po' scontata ma solida, e il resto del comparto tecnico lavora ai soliti buoni livelli a cui l'industria cinematografica indiana ci ha abituato. Perché tutto si può dire di Bollywood: che sia un  concentrato di kitsch, che le trame siano prevedibili, che ogni inquadratura sia palesemente sottoposta ad una rigida censura. Però tutti i suoi prodotti sono chiaro risultato di duro lavoro, fatto forse senza tanta retorica poetica, ma con un sano ottimismo programmatico e cura per

L'amante inglese

Di C.Corsini, con K.Scott Thomas. 90', 2009 Susan è un'inglese maritata con un medico di provincia francese, Samuel. La loro vita scorre tranquilla nella bella casa di campagna, con i due figli. Dopo vent'anni di inattività, Susan decide di rimettersi a fare la fisioterapista e restaurare una parte del fienile per farne il suo studio, ma durante i lavori si innamora perdutamente, ricambiata, del manuale spagnolo Ivan, divorziato problematico da poco uscito di prigione. Samuel cerca di riprendersi sua moglie con ogni mezzo a disposizione, e soprattutto interrompendo sistematicamente ogni fonte di guadagno della nuova coppia, finché Susan non si sente costretta a svaligiare la sua stessa casa per poter racimolare un po' di liquidità. Ma la responsabilità del furto e del tentativo seguente di ricettazione viene addossata a Ivan... Questo film è triste, piatto e superfluo. La pur brava K. Scott Thomas non riesce a fermare il disastro di proporzioni transatlantich