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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Caravaggio ("La tavolozza e la spada" e "La Grazia")

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Di M.Manara. 2015-2019 Vita e opere del grande Michelangelo Merisi, dal suo arrivo a Roma fino alla fine dei suoi tragici giorni. Come conobbe la gloria strepitosa e l'abisso dell'assassinio, la fuga precipitosa, la malattia, la nostalgia per la città eterna sotto il peso di una condanna a morte emessa in contumacia. Caravaggio è la prima opera che leggo a firma di Manara, l'aura equivoca di quest'ultimo mi ha sempre tenuta lontana dai suoi scritti. Si tratta di una biografia pregevole, interessante, con due grandi assi nella manica: il disegno squisito dell'autore e la precisione filologica con cui viene ricostruita la vita dell'artista, con qualche concessione al romanzesco (come l'invenzione di alcuni personaggi mai esistiti), ma senza inverisimiglianze che sarebbero scadute nel ridicolo. La riproduzione, anzi la ri-creazione, di molte delle tele più famose del Merisi era una sfida tecnica di altissimo livello, che si puo' dire riusci

Hearth of the sea - Le origini di Moby Dick

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Di R.Howard, con C.Hemsworth, T.Holland, C.Murphy, B.Winshaw, B.Gleeson. 2015 La storia di quando Melville, scrittore ancora poco stimato dal grande pubblico ("perché Hawtorne, quello si' che sa scrivere), arriva in una sera buia e tempestosa a chiedere ad un marinaio ormai vecchio cosa successe davvero alla baleniera Essex, i cui pochi sopravvissuti tornarono con una storia al limite dell'incredibile presto finita nel dimenticatoio. E il vecchio inizia, e "Chiamatemi Ismaele" fu. La storia c'era (e che storia). I mezzi c'erano (e che mezzi, oltre 100 milioni di dollari). Gli attori c'erano (e che attori, ne ho messi un bel po', il calibro si spreca). Gli effetti speciali c'erano (e che effetti, sembra tutto credibile). Pure il dettaglio macabro c'era (e che dettaglio... no spoiler). Ma allora perché sembra di guardare un banale film d'avventura, senza ambizioni particolari? Tutto scorre, liscio come un pezzo di Pacifico s

Flags of ours Fathers

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Di C.Eastwood, con R.Philippe e A.Beach, 2006 Durante la battaglia di Iwo Jima, alla presa del monte Surimachi, fu issata dai soldati una bandiera americana e il momento, immortalato, fece il giro dei focolari in patria. In un momento in cui la popolazone ha il morale decisamente a terra e le casse delle milizie sono vuote, lo Stato Maggiore riporta a casa tre dei sopravvissuti alla battaglia (durata 40 giorni), visibili nella fotografia, per riportare la speranza e convincere tutti ad uno sforzo economico per rimpolpare le finanze del ministero della Guerra. Film raffinato, di costruzione complessa su tre piani temporali che pure si segue senza difficoltà di comprensione (c'è il presente, in cui il figlio dell'infermiere presente nella foto ricostruisce la storia e la riscrive; il passato più prossimo della tournée pro-bond dei sopravvissuti e infine il passato remoto -molto imperfetto...-della battaglia), resta una pellicola difficile perché amara e orribilmente dura.

Kingsman

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Di M.Vaughn, con C.Firth, S.L.Jackson, T.Egerton. 2014 Esiste in Inghilterra una sezione di Servizi Segreti non direttamente dipendente dallo stato (perché ogni stato ha la sua "agenda", direbbe Capitan America) che si occupa di eliminare invisibili pericoli che minacciano il mondo. Dopo una selezione rigidissima, il giovane Eggsy potrebbe entrare a farne parte e lasciarsi indietro la sua adolescenza travagliata. Lo addestra Galahad, per il posto vacante di Lancillotto (tutti i membri del Kingsman hanno per nome in codice uno dei cavalieri della Tavola Rotonda). Vi mancavano i vecchi James Bond con i cattivi grandguignoleschi e i servizi segreti con la licenza di uccidere ma allo stesso tempo la capacità di vestirsi squisitamente? Vaughn ha deciso di riportarci ai fasti del vecchio spy-movie modernizzandolo. L'origine, si vede subito, è più fumettara che letteraria: l'iperbole è la sua cifra stilistica in ogni minuto di filmato. Visto che i nomi sul com

Les Indes Fourbes

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Di J.Guarnido e A.Ayroles, 2019 Come giunge alla sua fortuna Don Pablo di Segovia, nato nei bassifondi della città e aduso agli spettacoli di autodafé e altre occupazioni da boia? Seguendo alla lettera i precetti del padre, che gli intima di non lavorare mai. A qualunque costo. Concepito come fosse il seguito di un grande classico della letteratura picaresca, El Buscon di Quevedo, ne riprende il protagonista che per sfuggire ai pastrocchi da lui orditi in Europa si esilia nelle Americhe, ove ha libera mano per combinarne altri e ben maggiori. Volume di grande formato, in edizione assai pregiata che vi verrà chiesto di pagare profumatamente, Les Indes Fourbes è uno di quegli animali da premio letterario (fumettistico e non) che affollano gli scaffali delle belle librerie. Altamente erudito e pieno di riferimenti alla tradizione picaresca, ha una storia interressante e soprattutto molto ritmata, dei disegni strepitosi : un Guarnido in grande spolvero. Pero'... c'è un