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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Il Conte di Montecristo

1844, A. Dumas. Per la prima volta mi sono accostata a questo grande classico di letteratura popolare, il feuilleton per eccellenza, cui sono stata condotta, com'è per tutti evidente, da un desiderio di... evasione.  Tutti confinati, impauriti, incastrati da un microbo insulso eppure temibile; chiusi nelle nostre magioni e asserragliati dietro una mascherina, abbiamo bisogno del respiro del mare. Sono andata a recuperarlo in questo best-seller d'epoca. Edmond, come tutti sapranno, è un giovane non ricco ma di belle speranze, pronto a sposarsi con Mercédés, una catalana dagli occhi di brace che gli assicura eterno amore e fedeltà sconfinata. A causa dell'invidia e delle passioni dei suoi presunti amici, finisce in carcere, nella fortezza d'If al largo di Marsiglia, per quattordici anni. Quivi conosce l'Abate Faria, che gli insegna la Storia, la Filosofia, le Lettere e soprattutto la Chimica e la Matematica e lo fa depositario di un'immensa fortuna, che