Super 8


Un gruppo di ragazzini si ritrova di notte per produrre un filmato da presentare ad un festival di provincia ed assiste incredulo ad un disastro ferroviario. Dai frantumi del convoglio si separano migliaia di cubi metallici semoventi e una via di mezzo tra la bestiaccia di Alien e il ragno di It. L'incidente provoca l'accorrere della milizia in forze, sotto lo sguardo attonito dei piccoli protagonisti e dei loro genitori, minacciando gravi conseguenze per chi curiosa eccessivamente nei dintorni del mistero.
Buon film vintage, strizza forse un po' troppo gli occhi a Spielberg (che non a caso lo produce) nello stile, ma non troppo nei temi: certo, ci sono i quasi-adolescenti di provincia sulle biciclette e gli extraterrestri, ma quella profonda fiducia sia nell'Uomo che nell'Oltre-Uomo (la vogliamo chiamare Fede?) ha lasciato il posto ai timori, ai misteri, ai complotti che ormai affliggono le nostre menti post-Torri. Se J.J. Abrams dunque non ci sorprende con invenzioni miracolose in quest'omaggio ai tempi della mia infanzia, è pur vero che non ci addormenta, avendo donato alla sua creazione un'ottimo ritmo, brioso con gusto.
Ottima poi la scelta dei piccoli attori, tutti di buon livello, fra cui spicca Elle Fanning, nuovo genio di casa e sorella di Dakota, già piccola musa di Spielberg. Tra gli adulti salverei il padre poliziotto del protagonista: non che sia straordinario, ma è piuttosto caruccio.

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