César et Rosalie (E' simpatico ma gli romperei il muso)



Di C.Sautet, con R.Schneider, S.Frey e Y.Montand. 1972

César è più vecchio, e fa un lavoro poco glamour, ma è sposato con la bellissima Rosalie, che lo ama teneramente. Ad un certo punto, pero', la coppia diviene trio suo malgrado quando una vecchia fiamma di Rosalie torna fra loro: è David, giovane, intellettuale, fumettista, l'anti-César.
Rosalie non gli è certo indifferente, ma non riesce a risolversi tra i due, senza cattiverie ma anche senza solidità.


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Con una faccia cosi' (e il fisico è anche meglio), come fai a dirle qualcosa di cattivo?

Un trio amoroso come ne esistono tanti nel cinema francese, sostenuto soprattutto dai suoi attori. Almeno, due su tre, perché l'interprete di David è abbastanza dimenticabile: non che sia malvagio, è che i due mostri sacri che gli hanno affiancato se lo mangiano a colazione. Questo squilibrio è un po' la pecca più grave dell'insieme, poiché rende poco credibile il profondo trasporto di Rosalie per questa figura un po' scialba e costantemente offuscata dalla presenza di scena di un "brutto che piace" come Montand. Romy Schneider è bellissima e il suo personaggio, a sorpresa, è molto meno irritante di quanto dovrebbe, considerando che è per colpa della sua indecisione che due bravi signori si ritrovano completamente sconvolti dall'amore infelice. In realtà il suo personaggio femminile rappresenta con arguzia, a mio parere, quel tipo di donna che si vuole credere "libera" -siamo ormai negli anni Settanta-, ma non sa bene cosa farne, di tutta questa libertà piombata d'un colpo fra capo e collo della sua generazione.

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