Spectre

Di S.Mendes, con D.Craig, R.Fiennes, C.Waltz, Ben Winshaw, L.Seydoux, M.Bellucci. 2015

Bond uccide un certo signor Sciarra agli ordini della defunta M e scopre l'esistenza di una misteriosa organizzazione malefica che desidera, fra le altre cose, il completo controllo dell'informazione globale. La capitana Blofeld, un ometto complessato corredato di gatto che unisce visioni di stupefacente grandeur a un interesse malsano per il nostro agente segreto preferito. Seguono esplosioni, scene di tortura insensata e inseguimenti in auto varie.

Da un anno aspettavo Spectre. Ancora di più, lo aspettavo dagli ultimi cinque minuti di Skyfall, e dopo aver letto un po' di recensioni iniziavo a temere il peggio. Pero' ieri mi sono detta che dovevo sfidare l'irragionevole e disgustosa paura di infilarmi in un posto affollato come un cinema a meno di ventiquattr'ore dalla mattanza della capitale, e che vedere, almeno nella finzione, un agente segreto che fa il suo lavoro bene sarebbe stata una forma di sollievo... uno che spara al cattivo e riesce a bloccare un attentato in uno stadio pieno di civili.

All'inizio si parte il gran spolvero: festa macabra in luogo esotico, sequenza molto spettacolare, cattivo n.1 morto dopo intenso volo in elicottero, tutto bene e perfetto, ironia nella giusta dose. Qualcuno ha detto a Sam Mendes che bisognava tornare alle origini, al Bond col botto, che "fa cose", bello e vincente: molto bene, sarà un film avvincente.
Dopo mezz'ora, pero', iniziano le prime smagliature che sono principalmente di sceneggiatura: piccole incongruità, tipo la torrida (?) scena d'amore con Monica Bellucci, invecchiata ed imbruttita gratuitamente, contro la specchiera del salone. Ma che idea!! Provate a mettere le spalle nude contro uno specchio, basterebbe a spegnere il desiderio di un satiro.
Lo scorrere dei minuti ci porta attori che recitano bene, anche se C.Waltz sembra un po' sopra le righe, scene dai colori disperantemente esausti ma sempre ben girate, Q favolosamente british e una sceneggiatura sempre più sgangherata.

Chi hanno preso per scrivere storia e dialoghi? Apparentemente sono in quattro, capitanati da un certo Logan, e spero che abbiano il buon gusto di vergognarsi e nascondersi in una piccola buca sotterranea fino all'espiazione dei loro peccati contro la cinematografia. 
Biplani degni di Saint-Exupery con cui Bond salva situazioni disperate senza che si capisca come, anelli con simboli semi-esoterici che vengono analizzati su touchpad a riconoscimento biologico, cattivoni che non sanno cosa vogliono dalle loro azioni. Perché Blomfeld ha costruito tutta la sua rete? Denaro? Potere? Ad un certo punto sembra che tutto il teatro sia stato montato perché da adolescente è stato geloso del cugino James. La storia dell'anello, con le sue impronte DNA di vecchi antagonisti, le cui foto sparse in giro turbano gli occhi azzurri del protagonista, ha un significato qualunque? E la Bond girl (bruttarella...!) che si corica col vestito beige e si rialza con il negligé bianco?

Lo spreco insensato di mezzi, macchinari e attori è completo, e anche un'altra figura cardine viene spietatamente gettata alle ortiche: parlo di M, il nuovo M attesissimo, per cui si aveva a disposizione il non plus ultra, l'uomo che riesce a rendere credibile Voldemort e M Gustave. Innanzitutto Mallory non ha presa sui suoi, non ce n'è uno che non ignori i suoi ordini, senza contare che Bond gli disobbedisce per prendere mandato dalla defunta Judi Dench. Invecchiato e imbruttito peggio della Bellucci, con un taglio di capelli mortificante, l'M che doveva essere l'antiburocrate giunto direttamente dai campi di battaglia è lasciato completamente fuori dai giochi, impotente spettatore.
La colonna sonora non si puo' neanche commentare.

In conclusione:

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decostruzione del Mito








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Assassinio del Mito, con aggravante di vilipendio del cadavere

Commenti

  1. Ahimè...
    sarebbe bello sognare che basta un buon tiratore per sconfiggere il Male
    nella realtà abbiamo capito che non serve colpire un leader nemico (uccidere Bin Laden non è servito a niente) e che sono milioni quelli che esultarono l'11 sett di 14 anni fa e che esulteranno quando (spero non subito) verrà distrutta la Tour Eiffel
    P.S. Ralph Fiennes è un grandissimo; prima o poi l'Oscar lo porta a casa

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    Risposte
    1. Non sono molto d'accordo con la tua opinione, che mi sembra un po' disfattista e molto rassegnata, ma la rispetto, e soprattutto vorrei evitare di dilungarmici su qui, perché nonostante la violenta (inteso come INTENSA) reazione provocatami dagli attentati questo blog rimane in generale lontano dalla politica :)

      PS: io ADORO Fiennes!

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  2. condivido la tua ammirazione per RF; a breve gli dedicherò un post (ma forse aspetterò AVE CESARE, che esce a Febbraio)
    quanto alla rassegnazione e al pessimismo... è la vecchiaia!!!

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  3. avevo dunque ben ragione di preoccuparmi... Sono contenta che ti piaccia l'immagine che ho scelto, anche se il David originale resta di tutt'altro livello ;)

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