Ella Enchanted (Il magico mondo di Ella)
Di T.O'Haver, con A.Hataway, M.Driver, H.Dancy, V.Fox. 2004
Le fate madrine combinano spesso disastri e quella di Ella non fa eccezione: le fa dono dell'Obbedienza, obbligandola di fatto ad acconsentire ad ogni imperiosa richiesta le venga rivolta da chicchessia. Il fatto di vivere con una perfida matrigna e due sorellastre non migliora la situazione, ed Ella fugge per ritrovare la madrina e convincerla a riprendersi il dono infelice. Lungo il viaggio incontra l'ambitissimo principe Charmont (Charming, in realtà, cioè Azzurro), un belloccio un po' idealista e completamente avulso dal mondo in cui vive: non si è mai reso conto che il suo tutore zio è un regicida che progetta di farlo fuori al più presto, dopo aver schiavizzato legioni di elfi, orchi e giganti per i suoi loschi scopi (far cantare gli uni nei cabaret, far coltivare ortaggi agli altri).
Pastiche sparluccicante e ridondante che riunisce sotto un unico titolo Cinder(Ella), Bella addormentata nel bosco, Alice nel paese delle meraviglie e molto altro, ho cominciato a guardarlo con scetticismo e sufficienza, ma mi sono ritrovata a ridere come una bambinetta cretina e a cantare Somebody to Love insieme al coretto di giganti commensali ad un matrimonio.
Dire che la storia è esile sarebbe come sparare sulla croce rossa! Oltretutto è talmente palese lo svolgimento che l'effetto sorpresa può essere chiamato in causa solo davanti ad un pubblico pre-elementare.
Ciononostante gli attori sono discreti, la Hataway mi piace anche con quella sua bocca troppo grande, Minnie Driver e Parminder Nagra, nonostante le particine sottoesposte, sono sempre brave, e il fanciullo Dancy è belloccio -che poi è tutto quello che la parte gli chiedeva, è molto simile ai principi Disney prima maniera che non fanno quasi niente, arrivano, baciano la ragazza e via con l'anello.
Le incursioni nel genere musicale sono molto godibili, non solo la Somebody to Love che citavo prima, ma anche Don't go Breaking my Hearth, in un finale molto Bollywood, e plauso alla Hataway che canta con la sua voce.
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