giorno XI: la saga che ti ha appassionato per più tempo

Senza esitare, Harry Potter.

Iniziai le letture nel luglio 2001, all'ombra di un gazebo maltese, dopo passavo il tempo libero ciondolando nella piscina del lussuoso albergo in cui ci ospitavano per la vacanza studio più strana della mia vita.

Se le permanenze inglesi mi avevano abituato a campus in un certo senso abbastanza simili a Hogwarts, con i fields, i grounds, la sala comune e i cottages con le camerette doppie, nulla mi aveva lasciato presagire la versione mediterranea dell'esperienza, che si estrinseco' cosi': quattro stelle lusso a due passi da una caletta naturale, con tre piscine (secondo la temperatura e l'esposizione), ristorante internazionale rinomato per delle prime colazioni degne di un Hobbit, appartamentino da quattro persone con cucina interna e sala da bagno padronale.
L'altra faccia della medaglia era la desolazione del panorama appena fuori dall'albergo, e la sostanziale impossibilità di uscirne. Niente o quasi da vedere fuori, compagni di viaggio in perenne sonnellino dopo le notti passate in discoteca (sino alle tre, cinque giorni a settimana). Io ero molto poco interessata ai locali notturni e scelsi invece il pacchetto di escursioni del weekend, che ci trascinava a visitare calette seminascoste e a fare il bagno in mare aperto tuffandoci da un catamarano. Con mia grande sorpresa, rimasi quasi sola, perché gli italiani preferivano le luci della pista da ballo al sole delle isole. 
All'interno dell'albergo vi erano solo un parrucchiere e una libreria, dove recuperai i primi quattro volumi. Il quarto era appena uscito e cartelloni pubblicitari campeggiavano ovunque, ivi compresa la hall dell'hotel. Se il primo mi sembro' caruccio, il secondo freno' un po' le mie speranze. Ma cosa mi ero imbarcata? E in men che non si dica finii il quarto, pochi mesi prima del First Certificate. La prosa polita di JKR è uno dei migliori esempi di inglese contemporaneo, insieme a Ian McEwan e P.Pullman. Le traduzioni sono vietatissime!!

A quel punto cominciarono le tribolazioni. Le allerte spoiler e la paura di finirci su per caso. Le scommesse sugli sviluppi. 
Sarebbero giunti tutti vivi alla fine del settimo anno? Io, già avida lettrice di manga, pensavo di no. JKR non è tenera con le sue creature. Ce l'avrebbe fatta Snape ad avere la cattedra di DATDA? (già allora le mie preoccupazioni da universitario mi assalivano!! Scommisi che gliela avrebbero data nel Sesto tomo...) Voldemort era parente di Harry per linea materna, dacché il cognome da nubile di Lily si scopre solo negli ultimi libri?
Rammento bene la lettura del Quinto, a cavallo dell'esame di Biochimica. Di giorno studiavo, e dunque lo lessi in due notti, da mezzanotte alle tre. Risultato: ventidue di Biochimica, che dovetti ridare a settembre.

E poi, le incomparabili elucubrazioni durante le riletture bibliche, alla ricerca di indizi che sapevamo disseminati tra le pagine. Correva l'anno 2006, ero in piena preparazione di qualche noiosissima clinica chirurgica (Gastro, credo), quando mi imbattei in un... locket. Nessuno dei miei amici ne aveva mai parlato prima... poiché quasi tutti leggevano la versione italiana, in cui la traduttrice traslittero' erroneamente il vocabolo in "lucchetto". Alle otto di sera chiamai Angela, tutta elettrizzata, e le dissi "ho trovato una cosa incredibile... apri il volume 5 alla pagina X e leggi dal secondo capoverso". Mi rspose "... ma tu sei matta...", ma era addicted anche lei, e anche lei leggeva in originale, e lo fece.
Dopo qualche secondo di silenzio, una voce strozzata mi diceva "... no... è matta lei!...". Avevamo trovato un horcrux.

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