Inside Out

Di P.Docter, 2015

Film dell'anno!!! Film dell'anno!!!

Breve viaggio all'interno della mente affettiva di una ragazza di undici anni, alla scoperta di come le emozioni condizionano il nostro comportamento e la nostra memoria.
Riley viene sradicata un po' bruscamente dal Minnesota, dove ha vissuto un'infanzia felice, a San Francisco. All'improvviso, e senza sapere bene perché, Tristezza e Gioia sono sbalzate via dal Quartiere Cerebrale (una specia di sala comando emozioni, tra amigdala e corteccia prefrontale) e finiscono perse nella Memoria a Lungo termine, lasciando la fanciulla in balia di Rabbia, Disgusto e Paura.

Bellissimo. Stupendo. Un capolavoro.
Vediamo perché: 
1) perché è pieno di idee allo stesso tempo intelligenti ed originali
2) perché fa ridere davvero
3) perché fa piangere davvero
4) perché disegni e colori e animazioni sono superlativi, curatissimi ed eleganti.

La rappresentazione della personalità come il risultato tra il temperamento (l'assemblea dei sentimenti) e l'esperienza (le isole) è ormai classica, ma è stata portata in scena con fantasia e buon gusto, estrema cura dei particolari psicofisiologici e persino qualche coerenza scientifica interna. Ho trovato davvero sorprendente l'idea di rappresentare le emozioni come personaggi veri e propri, riuscendo pero' a far comprendere che essi sono personaggi parziali... ognuno di loro concorre a formare il personaggio vero, l'umano che racchiude questi quanta di animo.


Per rendere più immediatamente comprensibile l'essenza energetica, più che fisica, dei nostri sentimenti, essi sono stati ritratti con lineamenti assai essenziali e una caratteristica comune: la loro pelle sembra distaccarsi in particole infinitesimali da loro, con un effetto costato sforzi immani al comparto tecnico e un dissanguamento di quello economico. Sinceramente trovo che l'idea sia buona da un punto di vista concettuale, ma il risultato finale forse non vale i quattrini impiegati. Non sto cercando dei difetti ad ogni costo, vorrei invece sottolineare come la storia e la messa in scena fossero cosi' brillanti da rendere questi artifici quasi superflui.
Sono stata colpita e commossa da Tristezza, che parte in sordina e si guadagna il rispetto di Gioia, di Riley e nostro. Chi l'ha detto che solo i momenti felici vanno ricordati? Anche quelli tristi hanno un grande valore, anzi spesso (in)formano la nostra personalità con ancora più pregnanza. Non a caso, nel quartier cerebrale della Mamma (gran personaggio), a tenere il timone c'è proprio la donnina blu, e non per questo la madre di Riley ci sembra piagnucolosa o poco propositiva. E tutte le emozioni hanno un ruolo importante e sono fondamentali per la completezza di una persona... come disgusto, uno dei sentimenti più trascurati nei tempi attuali ("perché è snob"), che in realtà preserva Riley dall'essere presa in giro e la conduce ad essere più a suo agio nella sua pelle.
Film dell'anno 2015, salvo novità impreviste.

Commenti

  1. Io lo attendo con estrema impazienza!! Chissà se riesco a trattenermi fino all'uscita in sala... ;)

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    1. in ogni caso ti consiglio di andare a vederlo anche in sala, perché il grande schermo optenzia sempre la magia!

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  2. Anche io lo sto aspettando, ma qui fino a settembre non se ne parla ç__ç

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