Saturday Night Fever (La febbre del sabato sera)

Di J.Badham, con J.Travolta

Tony Manero ha 19 anni, un lavoro da poco come commesso, una famiglia per cui è un mezzo insuccesso, una ragazza di nome Annette che non gli interessa ma lo segue ovunque, la passione per il ballo. La discoteca dove danza il sabato sera è l'unico posto dove riesce a trovare un posto per brillare, e questo angolo gli sembra sempre più angusto, soffocato da una combriccola di amici di basse aspirazioni. In occasione di un concorso di ballo conosce Stephanie, una ragazza che ha come lui origini italiane, ma che ha attraversato il ponte di Brooklyn per tentare la sorte a Manhattan, con tanta fatica, qualche compromesso spiacevole (cui deve un caratterino difficile) ma un discreto successo.

Questo film è stato una grande sorpresa. Pensavo si trattasse di un'occasione per un prodotto semi-musicale la cui attrattiva principale fosse un bravo ballerino, un'operazione tra Grease e Dirty Dancing. In realtà somiglia molto più a Rocky, peraltro citato da un poster in camera del protagonista, per temi, ambientazione popolare, filosofia, espressione e scarsità di mezzi impiegati (che in entrambi i casi non inficiano in alcun modo il risultato). In effetti sembra addirittura che il regista di Rocky dovesse girare anche questo, ma la cosa non fu portata a termine. In compenso Stallone riprenderà il personaggio di Manero dirigendo il sequel Staying Alive.
Tony cerca soprattutto un'affermazione personale in una contingenza in cui è pressoché ignorato dai familiari, concentrati sul fratello prete, e al lavoro è gratificato solo dalla simpatia del proprietario del negozio, che non può offrirgli nulla di più; non è interessato a rivalse di tipo etnico con gli ispanici della porta a fianco (anzi ne riconosce i meriti se ci sono), ma desidera evadere da una prigione grande quanto la sua pista da ballo.
Stephanie gli suggerisce la possibilità di trovare qualcosa di meglio, ma curiosamente il personaggio cui viene dato più spazio oltre al protagonista è la tragica figura di Annette, condannata a restare vittima del quadro sociale a cui ha cercato di uniformarsi, anche se avrebbe avuto le qualità di introspezione e acume necessarie a distinguersi. I dialoghi crudi e quasi volgari fanno da contraltare alla rappresentazione fedele di una povertà che è soprattutto intellettuale.
Notevoli spunti nelle riprese e nelle angolature, nonché nella fotografia dai colori sovrassaturi, piena di effetti notte. Belle senza essere troppo convenzionali le immagini del ponte di Verrazzano, ma soprattutto superbe le scene di ballo. Perché la musica dei BeeGees è incredibile, e Travolta è un grande ballerino. Non mi ero resa conto che fosse anche un così bravo attore fin da giovane, che letteralmente buca lo schermo. Da vedere in lingua originale.

Commenti

  1. Ci credi se ti dico che non l'ho mai visto? (Come anche non ho mai visto Grease fino alla fine) Non è che sia prevenuta o qualcosa del genere, semplicemente non mi è mai capitata l'occasione XD

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    1. Sì, ci credo. Io l'ho scoperto due settimane fa, e sono più vecchia di te :)
      Il fatto è che non viene mai trasmesso, mentre Grease passa due volte all'anno, essendo MOLTO più disimpegnato.
      Recuperalo, vedrai che non te ne pentirai!

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  2. Per me, invece, è stata una pietra miliare
    Non è un film da oscar, naturalmente; ma ha fatto la storia della musica... e ha uno spessore drammatico che molti si sognano

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    1. vero, ti dico per spessore drammatico il primo confronto è con Rocky (anche quello molto sottovalutato nell'opinione comune)

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