Neon Genesis Evangelion

Da un po' di tempo ripensavo a questo ultraclassico dell'animazione giapponese e per questo l'ho inserito nella mia lista natalizia. Da Natale ho perciò ripreso la visione integrale della serie, ma stavolta con mio marito! Che cosa incredibile, il tempo che passa, quando l'ho visto la prima volta avevo sostanzialmente l'età dei protagonisti e adesso ne ho il doppio.

A parte questa inutile introduzione, passo ai dati e alla trama. Serie in 26 episodi, 1995-96, Hideaki Anno.

Una serie di creature potenti e spaventose, detti Angeli, attacca la terra, o quello che ne è rimasto quindici anni dopo il Second Impact. Per cercare di arrestarne l'avanzata, la Nerv gli manda contro dei ragazzini a bordo di robottoni giganti, gli Evangelion (Eva, per gli amici).

Questo è il poco che ci viene detto nei primi episodi, ma in Evangelion niente è quello che sembra! Uno dei principali motivi per cui questa serie è stata capace di suscitare un entusiasmo ai limiti della follia (mi ci metto anche io, naturalmente) è che ogni singolo aspetto della narrazione si trasforma in una domanda su cui ci si arrovella furiosamente episodio dopo episodio.
Già solo dalle poche righe di trama che vi ho riassunto (episodi 1 e 2, in pratica), gli interrogativi saettano:
-chi sono gli angeli?
-cosa vogliono?
-che cosa è stato il Second Impact?
-cos'è la Nerv?
-chi c'è sopra la Nerv?
-perché bisogna mandare al macello questi poveri quattordicenni?
-cosa sono gli Eva, cosa c'è dentro, come funzionano?

Poi, invece di trovare risposte, per croce e delizia degli appassionati, aumentano i misteri: a che serve la lancia di Longino? (Io ero persino andata a cercare sull'enciclopedia, molto prima della mia era internet, chi era Longino. Non un parente di Carneide). Che cavolo c'è nelle pergamene del Mar Morto? (questo l'ho trovato, a sorpresa, nel mio libro di letteratura greca). E via così.

Per quanto concerne la trama, l'esegesi dei singoli episodi e le dissertazioni sulle intenzioni dell'autore vi rimando a 1)la bellissima recensione di Acalia, 2)un sito italiano completissimo for dummies (pun INTENDED), 3) il forum dei geeks e 4) un sito non autorizzato un po' completo su tutto quello che circonda la serie di base.



Per il resto, mi concentrerò sulle mie opinioni.
A parte il fitto intrico di mistero, i punti forti di NGE sono l'analisi della solitudine dell'adolescente attraverso l'analisi paradossalmente realistica di un po' di ragazzini dal vissuto diciamo pure triste e la profondità di ciascun personaggio. Anche in uno scenario post-apocalittico e davanti ad aberrazioni fantascientifiche con componenti horror nient'affatto trascurabili, i personaggi (almeno quelli umani), per quanto paranoici, si comportano in modo davvero umano. E sono capaci di grandi sentimenti come l'incertezza, la paura, la frustrazione, il senso di inadeguatezza, il desiderio di vendetta. Tutto quello che attraversiamo quotidianamente nel delicato equilibrio tra omeostasi e transistasi che ci interessa da vicino, anche se nessuno di noi deve salire su un'Eva (di cui non vi racconto la natura, tanto la trovate spiegata benissimo mei siti di cui sopra).
Certo, Shinji è il protagonista meno baldo della storia del Giappone, ma ha un animo delicato e sensibile. Misato è la tutrice meno affidabile che mi ricordi, ma si carica della responsabilità di un ragazzino problematico e cerca di sbloccarlo un po'. Nessun cartone Disney affronterebbe mai la solitudine del porcospino con questa efficienza, specialmente dopo la svolta zuccherosa e conformista degli ultimi anni (Biancaneve era molto più d'impatto di Frozen), né tantomeno mostrerebbe una stimata ingegnere, scienziata universitaria, che strangola una bambinetta di cinque anni e per questo fa un volo di dieci metri.
Una pietra miliare dell'anime, con un grosso problema a livello di finale. Nei prossimi mesi vedrò di recuperare il Death & Ribirth, o End of Evangelion, per cercare di capire qualcosa di più.

Commenti

  1. Diciamo anche che la Disney lavora per un pubblico di bambini, mentre Evangelion è destinato ad un pubblico molto più adulto. Ora, ponendo che per me l'equazione "bambino = adulto scemo ergo diamogli trame risibili e personaggi insipidi che tanto non capisce la differenza con una buona storia" per me è una cavolata galattica, comunque ci sono due cose che nelle opere per bambini vanno se non evitate, perlomeno limitate: la violenza e il sesso. Evangelion può permettersi di farcire la sua serie con componenti horror spinte, scene di violenza gratuita e sconcertante e ammiccamenti sessuali più (la scena di sesso tra Kaji e Misato) o meno (Shinji Ikari e le molestie sessuali che riceve da quasi tutto il cast) espliciti proprio per il suo target. Certo, in un film Disney non si vedrà mai un adolescente [SPOILER] palpare le tette al clone quattordicenne di sua madre [FINE SPOILER], ma bisogna anche dire che su questo discorso Evangelion ha avuto anche molta libertà. Già me le vedo, le associazioni dei genitori, che marciano con i forconi su Dinseyland se mai dovesse succedere una cosa del genere ;-P

    Il finale di Evangelion è, invece, una barbonata. Si rifanno con il film (cerca Evangelion, the featured film, che contiene solo i due spezzoni di Death e Rebirth e The End che non sono doppioni), in cui raccontano cosa succede fuori dalla testolina di Shinji, ma rimane il fatto che quei due episodi sono un trip acido e non una storia!

    PS: Grazie per il link :D

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