Verso l'Eden


Una nave carica di emigranti clandestini viene fermata al largo di una non meglio identificata isola mediterranea. Sulle sue coste giunge Elias, scampato al naufragio e spiaggiato tra un gruppo di nudisti. Tra un'avance omo e una eterosessuale (ché Elias ha la gran bella faccia e il fisico nervoso di Riccardo Scamarcio) riceve un invito a Parigi che decide di accettare: si mette perciò in viaggio con mezzi di fortuna e fa incontri improbabili con personaggi generosi, meschini, crudeli, buoni, violenti, inverosimili. A Parigi arriva...
Costa Gravas filma una favola amara piena di ironia tagliente, graffiante e tristissima, in quest'epoca di migrazioni continue ed esagitate. Scamarcio non è solo bello, ma anche bravo attore che si trova a recitare quasi muto, proveniente da un paese altro di cui volutamente non conosciamo nome né idioma, e affida alle espressioni facciali la comunicazione di un disagio profondissimo.
Il finale non definito rovina un po' l'insieme, ma la poesia di molti passaggi salva il risultato.

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